Oggi imparerai tutto quello che ti interessa sulla tecarterapia:
- Il funzionamento,
- Quando funziona realmente e quando non è utile,
- I risultati,
- Il prezzo.
Questo è quello che ho imparato in 10 anni di utilizzo della Tecar e che mi ha permesso di aiutare migliaia di pazienti.
Ok, iniziamo.
La Tecarterapia è una terapia che sfrutta il principio elettrico del condensatore per curare molti disturbi muscolo scheletrici.
Il nome di questa macchina è l’acronimo di Trasferimento Energetico CApacitivo Resistivo.
È molto utilizzata nel trattamento degli sportivi perché porta risultati molto rapidi, i miglioramenti si possono vedere già dalla prima seduta.
Cosa ne pensano i fisioterapisti?
Oggi ci sono molti pareri discordanti tra i professionisti.
Alcuni non credono al funzionamento delle macchine (apparecchi elettromedicali) e spesso ne parlano male.
Altri sono convinti che la Tecarterapia sia la risposta migliore ai disturbi del paziente.
Perché ho comprato la Tecarterapia?
Nel 2009, avevo dei pazienti con gambe e caviglie gonfie dopo un trauma.
Io utilizzavo:
- La laserterapia,
- Gli ultrasuoni,
- Il linfodrenaggio manuale.
Ma niente funzionava.
Alcune ditte produttrici di tecar mi hanno dato il loro macchinario in prova.
Da lì, i risultati delle terapie sono cambiati notevolmente, gli ematomi sparivano e anche il dolore.
Quindi ho capito che questa macchina ha una marcia in più rispetto alle altre.
Allora, la tecar guarisce tutto?
Ovviamente no, ma sui problemi muscolari e sugli ematomi è sicuramente avanti anni luce rispetto ad altre terapie.
Ora cerchiamo di capire perché e quando funziona realmente.
Che differenze ci sono tra la tecar e gli altri elettromedicali?
Rispetto agli altri apparecchi elettromedicali si differenzia soprattutto per:
- L’effetto di tipo endogeno (cioè l’energia utilizzata proviene dall’interno);
- L’alta penetrazione nel corpo (penetra diversi centimetri);
- La possibilità di trattare anche le patologie in fase acuta (il giorno stesso dell’infortunio);
- Il fatto di avere due tipi di elettrodi: il Capacitivo e il Resistivo.
Come funziona la Tecarterapia?
La Tecarterapia® accelera i processi riparativi delle cellule, contribuendo così a una notevole riduzione dei tempi di recupero.
A livello microscopico la cellula è come una pila elettrica:
- All’interno della membrana ha una carica negativa,
- All’esterno ha una carica positiva.
La differenza di potenziale energetico (tra cariche positive e negative) deve avere un valore fisso in base al tipo di tessuto, ad esempio nel muscolo è di – 90 mV.
A causa di un evento infiammatorio o traumatico, questa differenza può diminuire fino a – 20/30 mV.
Quali sono le conseguenze?
- Può causare un cattivo funzionamento della cellula
- Può ostacolare la guarigione.
La macchina esercita un’azione stimolante sul potenziale di membrana cellulare.
Il funzionamento della macchina si basa sulla generazione di un campo magnetico ad elevata frequenza; in commercio si trovano macchinari con frequenza compresa tra:
- 0,45 mhz
- 1,2 mhz.
La Tecar® sfrutta l’effetto del condensatore sul corpo umano, cioè ci sono due elettrodi:
- Positivo,
- Negativo.
Questi si scambiano di polarità da 450.000 a 1,2 milioni di volte al secondo.
Questo induce una vibrazione di particelle (ioni, cioè molecole con una carica positiva o negativa) all’interno del corpo.
L’applicazione della Tecar è variabile in base alla giuntura del corpo in cui si agisce; ho notato che:
- La spalla risponde meglio al trattamento fatto in atermia (a freddo)
- Mentre sul ginocchio ho ottenuto i migliori risultati in ipertermia (molto caldo)
Indicazioni della modalità in atermia e ipertermia
Modalità in atermia | Modalità in ipertermia |
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Cosa dice la scienza?
Le ricerche scientifiche pubblicate sulle riviste internazionali sono poche e non aiutano molto.
Tuttavia, gli studi delle ditte che producono questo macchinario spiegano bene gli effetti.
Inoltre, con l’esperienza diretta posso confermare gli effetti di questa terapia.
Cosa dicono gli studi scientifici?
Secondo uno studio di Notarnicola et al. (2017), per la lombalgia, la tecarterapia ha dato risultati migliori della laserterapia.
Una revisione degli studi scientifici di Wiegerinck afferma che la Tecarterapia ha dato una riduzione del dolore nei pazienti con tendinite del tendine d’achille.
Secondo Ganzit et al., la Tecarterapia è uno strumento utile nel trattamento delle patologie dell’apparato locomotore (muscolo-scheletrico) negli sportivi.
Inoltre, ha delle caratteristiche che la rendono efficace dove altre terapie non hanno funzionato.
E il dolore muscolare dopo l’allenamento?
Duñabeitia et al. hanno fatto uno studio su 14 atleti (runners) maschi.
Hanno visto che dopo 2 giorni da un allenamento, alcuni parametri biomeccanici (per esempio la lunghezza della falcata) erano migliori nel gruppo che ha effettuato la tecarterapia.
Secondo uno studio di Guimaraes et al. – 2018, la Tecarterapia ha ridotto il dolore muscolare nei controlli effettuati 24 e 72 ore dopo l’allenamento.
Quali sono gli effetti dalla Tecar?
Questa terapia favorisce i processi naturali dell’organismo di:
- Auto-guarigione,
- Riparazione,
- Recupero.
Non sopprime il dolore e l’infiammazione perché sono reazioni naturali che l’organismo provoca per riparare una lesione.
Un effetto che la macchina può produrre è l’iperemia, cioè l’aumento del flusso sanguineo nei tessuti che si stanno trattando, utile soprattutto per:
- Sbloccare le articolazioni rigide dopo una lunga immobilizzazione,
- Una contrattura,
- Uno strappo muscolare.
- Recupero muscolare dopo l’allenamento. In pratica accelera l’attività degli enzimi nei muscoli. Ci sono alcuni atleti professionisti che hanno acquistato questo macchinario e lo utilizzano sul loro corpo per recuperare prima dopo ogni allenamento.
L’aumento della temperatura accelera i processi biologici dell’organismo.
Quindi anche l’azione antinfiammatoria e antidolorifica.
La temperatura più alta all’interno della cellula comporta un aumento del metabolismo, cioè:
- Un maggior afflusso di sostanze nutritizie e ossigeno all’interno
- Un’uscita di cataboliti (sostanze di scarto) all’esterno.
Il calore generato è di provenienza endogena; è la conseguenza della resistenza del tessuto allo spostamento di ioni (atomi con carica positiva o negativa) nella cellula, causato dall’effetto condensatore della Tecar®.
Perché la Tecar terapia è diversa dalle altre terapie elettriche?
L’alta frequenza della corrente erogata permette al tessuto corporeo di scaldarsi in profondità, anche senza contrarre i muscoli, come avviene invece con l’elettroterapia (Tens, Correnti di Kotz).
Quali sono gli effetti sulla circolazione sanguigna?
A livello vascolare agisce:
- Riequilibrando la permeabilità dei capillari e delle membrane cellulari,
- Stimolando la liberazione dei linfonodi.
Che differenza c’è tra elettrodo capacitivo e resistivo?
Quando si utilizza l’elettrodo resistivo si produce un effetto maggiore nei tessuti con una minor concentrazione di acqua:
- Ossa,
- Tendini,
- Tessuto adiposo
- Guaina del muscolo.
La tecar in modalità resistiva è indicata per migliorare la circolazione di ossa, guaina dei tendini e dei muscoli.
Infatti, il muscolo è composto da fibre muscolari, ma anche da tessuto connettivo.
Inoltre, la Tecarterapia resistiva si utilizza per il trattamento di cicatrici e fibrosi perché può ridurre la viscosità delle fibre di collagene.
L’elettrodo capacitivo (ad alta impedenza) agisce sui tessuti molli ad alto contenuto di acqua:
- Muscoli
- Vasi sanguigni.
La tecar in modalità capacitiva agisce soprattutto sui muscoli e sulla circolazione, provoca:
- Un aumento del flusso di sangue ai tessuti,
- Favorisce il drenaggio linfatico. Quindi è ottima per gambe gonfie e caviglie gonfie.
- Ripristina l’elasticità e la permeabilità delle pareti dei capillari sanguigni e linfatici.
Indicazioni della modalità capacitiva e resistiva
Modalità capacitiva | Modalità resistive |
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Quali sono le indicazioni della tecarterapia?
La Tecar® può essere applicata con successo su molte patologie, non solo in ambito sportivo e ortopedico, ma anche vascolare, reumatologico ed estetico.
Io ottengo i migliori risultati nel trattamento di queste patologie:
- Spalla dolorosa (tendinite del sovraspinoso o del capo lungo del bicipite, sindrome da conflitto)
- Lesioni Muscolari, dolori muscolari, stiramento o contrattura.
- Tallonite,
- Contusioni.
- Linfodrenaggio degli arti.
- Lombalgia o mal di schiena e dorsalgia causate da una contrattura.
- Edema osseo.
Quando non è utile?
In alcuni casi, secondo la mia esperienza la Tecarterapia non serve.
Per esempio:
- Dopo una distorsione di caviglia,
- Per la fascite plantare,
- Per curare l’artrite o l’artrosi,
- A livello del ginocchio, per la condropatia rotulea (o sindrome femoro rotulea) è utile solo lavorando sul muscolo quadricipite. Questo perché può sciogliere delle contratture, tensioni del tessuto connettivo e dei trigger point attivi che tirano la rotula verso l’esterno.
- Per il dolore al collo, anche se causato da una contrattura,
- Malattie reumatologiche come la spondilite anchilosante.
- Per la borsite della spalla, dell’anca, del ginocchio, ecc.
In questi casi, ho notato che la terapia manuale, gli esercizi o le terapie strumentali con altri macchinari (laser, onde d’urto, magnetoterapia, ecc.) sono molto più utili.
E per le fratture?
Riguardo alle fratture, non ho nessun elemento per giudicare e non ci sono studi scientifici.
Tuttavia, ci sono terapie che funzionano molto bene come la magnetoterapia, quindi preferisco utilizzare quella.
Serve per la tendinite?
Qui c’è un dibattito tra i professionisti del settore.
- Un tempo si pensava che in caso di tendinite, il dolore fosse causato dall’infiammazione del tendine.
- Secondo una teoria più moderna, la causa sarebbero tante microlesioni nel tendine.
- Tuttavia, oggi si ritiene che la causa sia un trigger point muscolare attivo. Questo può causare dolore anche a distanza e spesso si sente nel punto in cui il tendine si inserisce nell’osso (tendinite inserzionale).
L’ultima teoria è confermata anche dal fatto che la tendinite spesso causa dolore riferito anche a distanza.
Per esempio, l’epicondilite può causare anche dolore lungo l’avambraccio.
Quindi, tornando alla domanda iniziale, la tecarterapia è utile in caso di tendinite?
La risposta è dipende da come si usa:
- Se il professionista tratta solo la zona del tendine, non serve perché il tendine non è vascolarizzato all’interno, cioè non ci sono vasi sanguigni che penetrano all’interno.
Quindi la tecar ha un effetto molto limitato perché agisce solo nella guaina esterna del tendine. - Se invece il fisioterapista usa la tecar sui muscoli che provocano la tendinite (quindi con i trigger point attivi), può essere molto utile perché aiuta a sciogliere le contratture muscolari.
Come si utilizza la Tecarterapia?
Ci sono tanti modelli di Tecar che variano in base alla frequenza, alla potenza, al tipo di materiali utilizzati ecc.
Nella pratica:
- Si appoggia un elettrodo passivo, “piastra”, a contatto con il corpo del paziente,
- Poi si lavora con un secondo elettrodo sulla zona da trattare.
Quello “attivo” può essere:
- Guidato manualmente dal fisioterapista
- Fissato al tessuto del paziente.
Applicando una differenza di potenziale elettrico a due punti, si forma una corrente, per questo è necessaria la piastra passiva.
Se il secondo elettrodo è spostato manualmente, bisogna spalmare un po’ di crema sulla zona da trattare per facilitare lo scorrimento.
In base alla patologia, il terapista deciderà se utilizzare:
- Il circuito Resistivo
- Quello capacitivo
- Entrambi.
La durata del trattamento dipende dalla patologia, mediamente si aggira intorno ai 20 minuti, ma può raggiungere anche un ora se si agisce su un evento acuto (recente).
Se il fisioterapista lo ritiene opportuno:
- Si possono eseguire alcuni esercizi durante il trattamento con la Tecar,
- Si può massaggiare l’area interessata impugnando l’elettrodo con il palmo della mano. In questo modo è più facile sciogliere contratture e tensioni della fascia (tessuto connettivo)
Quante sedute bisogna fare?
Il numero di sedute dipende dal disturbo da trattare.
In caso di contrattura, 5 sedute sono sufficienti di solito.
Tuttavia, per una lesione muscolare di 2 cm, possono essere necessarie anche 20 sedute.
Nel nostro ambulatorio abbiamo fatto uno studio sugli strappi muscolari.
Facendo l’ecografia prima e dopo il trattamento, abbiamo notato che mediamente la dimensione dell’ematoma causato dalla lesione del muscolo è diminuito di 1 mm a seduta.
Quali sono le controindicazioni della tecarterapia?
- Gravidanza;
- Arteriopatie scompensate;
- Tumore maligno;
- Pace-maker – la Tecarterapia può interferire con il funzionamento del dispositivo elettrico;
- Parestesia nella zona trattata (ad. es. l’infiammazione del nervo sciatico o il diabete possono causare una perdita di sensibilità sul piede). Quindi, la tecar ad alta potenza può scaldare molto e può causare un’ustione, ma il paziente non se ne accorge perché non ha la sensibilità.
Effetti collaterali della tecarterapia
Ci possono esssere due effetti collaterali, generalmente non gravi.
- Aumento del dolore il giorno del trattamento o il giorno dopo. Il corpo può reagire male al primo trattamento, tuttavia, i giorni successivi il dolore torna al livello precedente o migliora.
Quini non bisogna preoccuparsi. - Ustione – si può formare una bolla o una piccola ustione se la potenza utilizzata è troppo alta. Attenzione soprattutto ai pazienti che non hanno la sensibilità, per esempio chi ha il diabete.
Quanto costa la tecarterapia?
Il prezzo dipende dall’ospedale o dall’ambulatorio privato in cui si effettua e dalla durata, può cambiare in modalità automatica perché non c’è il costo dell’operatore/fisioterapista.
Inoltre il prezzo cambia in base alla zona in cui si vive.
In una grande città come Roma o Milano, è più basso rispetto ad un paese del sud in cui la vita costa meno.
Generalmente si parte da 25 Euro a seduta, ma può arrivare fino a 35/40 Euro.
La tecarterapia è un marchio registrato della Unibell International s.r.l.
Leggi anche:
Bibliografia:
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- Wiegerinck JI1, Kerkhoffs GM, van Sterkenburg MN, Sierevelt IN, van Dijk CN. Treatment for insertional Achilles tendinopathy: a systematic review. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc. 2013 Jun;21(6):1345-55. doi: 10.1007/s00167-012-2219-8.
- G.P. Ganzit, L. Stefanini, G. Stesina TECAR® THERAPY – IN THE TREATMENT OF ACUTE AND CHRONIC PATHOLOGIES IN SPORTS
- Duñabeitia I1, Arrieta H2, Torres-Unda J3, Gil J4, Santos-Concejero J5, Gil SM6, Irazusta J7, Bidaurrazaga-Letona I8. Effects of a capacitive-resistive electric transfer therapy on physiological and biomechanical parameters in recreational runners: A randomized controlled crossover trial. Phys Ther Sport. 2018 Jul;32:227-234. doi: 10.1016/j.ptsp.2018.05.020.
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