Che cos’è una contusione?

La contusione è la conseguenza di un violento trauma diretto su un’area del corpo.
Una contusione può provocare dei danni gravi, per esempio:

  • In caso di trauma cranico il paziente può avere una frattura o un emorragia cerebrale che può danneggiare i neuroni nel cervello con conseguenze gravi o addirittura mortali.
  • Un trauma alla spalla o al braccio può provocare solo un ematoma, ma in rari casi causa la lussazione della spalla.
  • In caso di caduta sul sedere, la contusione lombosacrale o a livello del coccige può causare un forte mal di schiena nella zona inferiore.
  • La contusione al femore e in particolare al ginocchio può essere molto dolorosa perché può causare un edema osseo che guarisce lentamente.
  • A volte la distorsione della caviglia è causata da un trauma durante una gara, in questo caso l’ematoma è più esteso, ma le conseguenze sono le stesse.
  • La contusione ad un dito (per esempio durante una partita a pallavolo) può causare una sublussazione e la lesione del tendine flessore, quindi serve un’ecografia per verificare i danni.

Ciò che colpisce e causa la contusione si chiama corpo contundente, non è un oggetto appuntito perché non può penetrare all’interno.
Raramente si verifica il taglio dei tessuti superficiali: derma ed epidermide.

In alcuni casi si forma un’escoriazione, ovvero una piccola lacerazione della pelle (come quando si cade in bicicletta e si striscia sull’asfalto).

L’urto o la botta causano una rottura dei capillari e una congestione di sangue che forma il classico ematoma di colore violaceo-bluastro-verdastro visibile anche dall’esterno.

I piccoli colpi provocano la formazione di un piccolo livido, molte femmine lo sviluppano in seguito a traumi leggeri:

  • Alle cosce,
  • Alle gambe.

Questo tipo di infortunio è frequente negli sportivi:

  • A causa di scontri diretti durante il gioco o pallonate (calcio, rugby, pallavolo, basket, football, pallamano, pallanuoto, ecc.),
  • In seguito a cadute in chi pratica arti marziali (judo, aikido, karate ecc.),
  • Nei bambini.

Tanti calciatori e altri sportivi hanno degli ematomi subungueali che si formano a causa di contusioni:

  • Calciando il pallone,
  • Se vengono pestati.

L’unghia si spezza o si stacca completamente e questo provoca un ematoma visibile dall’esterno.

Gli incidenti domestici e lavorativi sono eventi frequenti e provocano contusioni prevalentemente agli arti superiori.

Se la rottura dei capillari è profonda lede i vasi sanguigni e linfatici meno superficiali che formeranno un ematoma intramuscolare non visibile dall’esterno.

Dopo una settimana è possibile vedere una macchia violacea in una regione del corpo più in basso perché la forza di gravità spinge il sangue in giù.

Un altro segno della contusione è il gonfiore che si forma come risposta infiammatoria del corpo umano.

L’ematoma o livido con il tempo tende a riassorbirsi e diventa di colore più chiaro e giallastro.

 

Come si classificano le contusioni?

  • Contusione cutanea: se interessa solo gli strati superficiali del corpo con la lesione o lacerazione della cute.
  • Contusione muscolare: il tessuto colpito è il muscolo, si forma un ematoma e un edema in ogni caso, se il trauma contusivo è stato forte e violento è possibile arrivare ad una lesione o strappo muscolare (per esempio un calcio di un cavallo).
  • Contusione tendinea: il tendine è una struttura connettivale fibrosa, rigida e resistente, la lesione o infiammazione colpisce la guaina sinoviale che lo circonda ed è più vulnerabile.
    In questo caso provoca una tendinite.
  • Contusioni ossee: se il trauma giunge direttamente sull’osso può danneggiare e infiammare il periostio, ovvero la membrana che lo circonda. Queste contusioni sono molto dolorose.

 

Quali sono i sintomi di una contusione

Il paziente che subisce una contusione avverte subito dolore intenso nella zona colpita.

Dopo poche ore o alcuni giorni sarà visibile la macchia dell’ematoma e in base alla sede di lesione è possibile accusare una perdita di forza o limitazione di movimento a causa delle fitte che si avvertono muovendosi.

Una delle zone più colpite è il piede, molti calciatori hanno l’unghia dell’alluce nera e spezzata, oppure l’hanno persa completamente.

 

Quali sono le possibili complicanze di una contusione?

Se ci sono delle lesioni ossee, si presenteranno i sintomi delle fratture.

In caso di danno al nervo sono possibili formicolio e parestesie, per esempio un danno al nervo ulnare provoca dolore e perdita di sensibilità dal gomito al mignolo e all’anulare.

Se l’ematoma non si riassorbe può organizzarsi e diventare un ematoma duro, molto più difficile da risolvere.

Dopo tanti mesi o anni l’ematoma può arrivare a ossificarsi, ovvero unirsi al tessuto osseo con la formazione di cellule ossee intorno.

Se oltre alla contusione c’è una lacerazione della pelle o taglio cutaneo, può originare un’infezione.

Se il trauma è molto violento e l’ematoma blocca l’afflusso di sostanze nutritive alle cellule, può avvenire la morte cellulare o necrosi.

 

Terapia Casalinga per una contusione

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Contusione, terapia con Tecar
© Massimo Defilippo

Il trattamento consigliato dal medico in fase acuta consiste nell’applicazione di ghiaccio e riposo o immobilizzazione con l’arto sollevato, bendaggio compressivo per cercare di fermare lo stravaso ematico e l’infiammazione (protocollo RICE).

Ma serve veramente?

Cerchiamo di analizzarlo nel dettaglio!

Il ghiaccio a cosa serve?

Il freddo ha un effetto di vaso costrizione, quindi dovrebbe ridurre il flusso di sangue alla zona colpita e quindi l’accumulo di liquido o la dimensione dell’ematoma.

Tuttavia, la gente non lo sa applicare e spesso ottiene l’effetto contrario.

Infatti, non serve a niente mettere il ghiaccio a contatto con la pelle o quasi, se non a provocarsi un’ustione.

Bisognerebbe mettere qualche cubetto di ghiaccio nella borsa dell’acqua calda con un bicchiere di acqua a temperatura ambiente e poi ci vuole un pannetto sopra la pelle.

In questo modo si rinfresca l’area senza che la temperatura della pelle scenda troppo.

Invece, la gente di solito applica il ghiaccio in modo sbagliato e questo provoca un raffreddamento eccessivo.

Quando si toglie il ghiaccio la pelle è rossa, quindi è avvenuta una vasodilatazione.

Cosa significa?

Che abbiamo ottenuto l’effetto contrario a quello voluto.

In realtà, quando ho un trauma o una distorsione, io non applico nemmeno il ghiaccio.

Questo perché non ha un effetto antinfiammatorio, quindi preferisco che il corpo auto-curi la contusione con i suoi mezzi, senza essere disturbato.

Infatti, penso che il corpo sia più intelligente di me e sappia benissimo cosa gli serve.

Il bendaggio blocca l’accumulo di liquido?

Per quello che ho visto no, anzi, può essere fastidioso.

Per questo evito bendaggi classici, si può utilizzare invece il Taping Neuromuscolare perché non ha effetti collaterali e può dare sollievo.

L’immobilizzazione è una naturale conseguenza del dolore.

Inoltre, il gonfiore limita molto il movimento, quindi è normale stare fermi.

Consiglio sempre di seguire i messaggi del corpo.

E l’elevazione?

Ecco, questo può essere d’aiuto, in teoria basta la posizione sdraiata.

Quando abbiamo una contusione con del gonfiore, al mattino la zona traumatizzata è più sgonfia.

Questo perché la posizione ha aiutato a drenare il liquido infiammatorio.

Quindi, anche questa azione potrebbe aiutare a dare sollievo temporaneo.

Naturalmente, se il corpo ritiene di dover mantenere il gonfiore, non basterà sollevare un arto per sgonfiarlo.

 

Fisioterapia per una contusione

Le contusioni muscolari, ossee, tendinee o articolari dovrebbero risolversi spontaneamente in pochi giorni.

Il dolore dovrebbe calare di intensità rapidamente e il livido o ecchimosi tende a riassorbirsi.

Tuttavia, se il paziente ha fretta di guarire oppure se i miglioramenti non arrivano, la terapia più consigliata dai medici è la Tecar terapia® per drenare il sangue.

In teoria questo macchinario dovrebbe alterare la permeabilità della membrana cellulare e favorire il riassorbimento del liquido e del sangue in eccesso.

In realtà non ci sono studi scientifici che lo provano.

Inoltre, non dimentichiamo mai che la Tecarterapia si usa quasi solo in Italia.

Se una persona prova ad andare in Francia, Inghilterra o Stati Uniti, noterà che i fisioterapisti non la usano.

Questo perché si utilizzano delle tecniche manuali e degli esercizi su nervi e muscoli per risolvere i problemi che in Italia trattiamo con la Tecar.

Queste tecniche sono supportate da studi scientifici.

 

Rimedi Naturali per le contusioni

Tra i rimedi naturali, generalmente la gente spalma delle creme che contengono:

  • Arnica,
  • Artiglio del diavolo.

Non credo nella loro utilità perché il corpo deve completare il suo processo riparativo prima di lasciar sgonfiare la zona colpita.

Un massaggio leggero sulla zona dolorosa può essere utile per drenare il liquido e favorire la circolazione, ma bisogna aspettare almeno 2 giorni dal trauma.

Dopo le prime 24 ore il ghiaccio non serve più, anzi è controindicato perché tende a congestionare ulteriormente il sangue e blocca i processi riparativi dell’organismo.

Il giorno dopo il trauma, bisognerà iniziare a muovere la zona colpita.

Dopo due giorni, si può applicare del calore che velocizza il metabolismo e i meccanismi di guarigione propri delle cellule.

Se l’ematoma è troppo voluminoso e ci sono dei rischi, è possibile che sia necessario l’intervento del chirurgo per svuotarlo chirurgicamente, dovrà valutarlo attentamente il medico.

Tuttavia, stiamo parlando di un’eventualità molto rara.

 

Quanto dura? La prognosi

I tempi di guarigione dipendono dalla gravità dei danni.

Senza terapie la contusione muscolare guarisce completamente in circa 2/3 settimane, se non ci sono complicanze.

In certi casi l’ematoma può diventare duro o organizzato, cioè si disidrata e rimane solo la parte solida.

In questo caso, il medico valuterà come intervenire.

I danni agli organi devono essere curati dal medico o dal chirurgo se necessario.

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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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