L’elettrostimolazione o Correnti di Kotz è una serie di impulsi elettrici a media frequenza di tipo eccitomotorio, ovvero inducono la contrazione del muscolo.
È un particolare tipo di elettrostimolazione che si utilizza anche nella preparazione atletica degli sportivi.

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Paziente post-intervento di trapianto di legamento crociato anteriore che rinforza il quadricipite.
© Massimo Defilippo

Oggi sono utilizzate a livello mondiale sia in ambito sportivo che terapeutico.
La media frequenza dà un effetto di contrazione massimale con il minimo affaticamento del muscolo.
Le correnti di Kotz sono di tipo alternato, bidirezionale e sinusuidale a 2500Hz, la durata dell’impulso è di 10 secondi seguito da una pausa di 50 secondi.
Il dottor. Kotz applicò queste impostazioni perché scoprì che

  • dopo 12/15 secondi il muscolo si affatica eccessivamente;
  • una pausa di soli 20/30 secondi circa provoca l’accomodazione del nervo che quindi si contrae sempre meno.

Il modo migliore per applicare le correnti al paziente è incollare 2 – 4 elettrodi adesivi che consentono un contatto completo con la pelle. Alla fine del ciclo di terapie si consegnano i tappetini al paziente, questo garantisce una condizione di massimo igiene.
L’apparecchio ha da 2 a 4 uscite per poter stimolare i muscoli più grandi in maniera completa.
Gli elettrodi vanno posizionati vicino alle estremità del muscolo per causare la contrazione di più fibre muscolari possibili.

Quali sono gli effetti biologici?

Le correnti di Kotz provocano la contrazione delle fibre muscolari normalmente innervate. Questo trattamento agisce più in profondità rispetto agli impulsi a bassa frequenza perché la resistenza cutanea è inversamente proporzionale alla frequenza delle correnti che l’attraversano.
Il paziente avverte poco fastidio perché utilizzando questa frequenza si stimolano solo le terminazioni nervose motorie, ma non quelle che trasmettono il dolore.

Quali sono gli effetti terapeutici? Perché si utilizzano queste correnti?

Elettrostimolazione

© Massimo Defilippo

Elettrostimolazione
L’effetto terapeutico consiste nel miglioramento del tono e del trofismo muscolare, quindi aumenta la forza e la massa del muscolo trattato.
L’indicazione in fisioterapia è per i pazienti che hanno un atrofia da non uso, quindi:

  • in fase post-intervento chirurgico;
  • dopo un infortunio che ha immobilizzato un arto;
  • in seguito ad una frattura;
  • nei pazienti con scoliosi idiopatica, anche se in questo caso è un metodo superato.

È importante che le correnti di Kotz vengano utilizzate correttamente, cioè il paziente deve muovere l’arto mentre riceve l’impulso elettrico, altrimenti l’effetto non è rilevante.
La potenza emessa è regolabile dall’apparecchio, deve provocare sia la contrazione muscolare che un accenno di movimento.

Qual’è la durata della terapia?

Si devono eseguire cicli da 10 sedute quotidiane da 20-30 minuti circa, se il medico lo ritiene necessario può prescrivere un altro ciclo di terapia alla fine del primo.

Quali sono le controindicazioni delle correnti di Kotz?

La controindicazione principale è il pace-maker perché ci può essere un interferenza con l’apparecchio e quindi con il battito cardiaco.
Altre controindicazioni sono:

  • la gravidanza;
  • le neoplasie che hanno dato metastasi;
  • le protesi metalliche;
  • le ferite cutanee (in questo caso è sufficiente spostare l’elettrodo in una zona di pelle intatta).

 
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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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