Cervicobrachialgia significa dolore che origina dal collo e si irradia verso le dita della mano, seguendo il decorso del plesso brachiale, ovvero i nervi che collegano il midollo spinale al braccio.
Dal rachide cervicale partono i nervi spinali del plesso brachiale che innervano l’arto superiore fino alle dita.
La discopatia cervicale colpisce maggiormente i dischi:
- C4 – C5,
- C5-C6,
- C6 – C7.
Quindi colpisce soprattutto la base del collo.
Cause della cervicobrachialgia
Le cause principali sono:
- Infiammazione di un nervo che collega il collo al braccio.
- Rigidità muscolare e del tessuto connettivo – In questo caso, la rete di tessuto connettivo “tira” da qualche parte lungo il corpo e il dolore si può sentire dove si scarica la tensione,
E l’ernia del disco?
Gli studi mostrano che non ci sono legami tra cervicobrachialgia ed ernia del disco.
Lo so, il medico ti ha detto che il tuo problema è l’ernia, però poi si smentisce prescrivendo farmaci e fisioterapia/esercizi che non possono eliminare l’ernia.
Solo l’intervento può rimuovere il disco erniato, quindi, coerentemente ti avrebbe prescritto un intervento.
Invece, dato che avere dolore e l’ernia è solo una coincidenza, prescrive delle terapie conservative.
Quali sono i sintomi della cervicobrachialgia?
I sintomi dipendono dalla causa del disturbo.
Se l’origine è l’infiammazione di un nervo del plesso brachiale, i sintomi del paziente sono di solito:
- Dolore forte e costante alla colonna cervicale, braccio, avambraccio, mano e dita,
- Rigidità muscolare, di solito il paziente non riesce ad andare indietro con la testa e a piegarsi/ruotare verso il lato dolente,
- Intorpidimento,
- Parestesie (alterazione della sensibilità),
- Bruciore,
- Perdita dei riflessi,
- Debolezza muscolare,
- Formicolio.
Spesso i pazienti riferiscono la mano gonfia e fredda.
I pazienti mi riferiscono di sentire la mano gonfia, anche se in realtà non lo è, spesso sentono un formicolio notturno molto fastidioso che li sveglia.
In caso di infiammazione del nervo sul lato destro, il braccio colpito è solo il destro.
Viceversa se il nervo è sul lato sinistro.
Non bisogna confondere l’ernia e la stenosi cervicale con la brachialgia, cioè l’infiammazione del plesso brachiale perché sono due cose molto diverse.
Postura del paziente
In certi casi il paziente si presenta in ambulatorio con l’avambraccio sopra la testa perché questa postura diminuisce lo stiramento sulla quinta e sesta radice nervosa cervicale, alleviando le fitte.
Possono anche sostenere il gomito con un foulard, come in caso di lussazione della spalla, questo atteggiamento allevia lo stiramento della settima radice nervosa cervicale.
Sintomi Neurologici
Intorpidimento e Formicolio
La compressione delle radici nervose cervicali può causare intorpidimento e formicolio che si estendono lungo il braccio fino alla mano.
Questi sintomi sono spesso localizzati lungo il percorso del nervo interessato e possono essere intermittenti o costanti.
Perdita di Forza Muscolare
La debolezza muscolare è un segno significativo di compressione nervosa avanzata.
La perdita di forza può rendere difficile compiere attività quotidiane come sollevare oggetti o scrivere.
Riflessi Alterati
I riflessi tendinei profondi possono risultare ridotti o assenti nel braccio colpito.
Questo può essere un indicatore importante della gravità della compressione nervosa e della necessità di ulteriori indagini.
Sintomi della cervicobrachialgia di origine muscolare/posturale
- Dolore al collo e al braccio che si può fermare alla spalla oppure può arrivare alle mani. Il dolore si sente soprattutto durante i movimenti.
- Limitazione del movimento o rigidità durante i movimenti del collo (rotazione, estensione, inclinazione laterale),
- Formicolio, a volte.
Quindi, la forte differenza è il tipo di dolore.
In rarissimi casi i pazienti riferiscono una cervicobrachialgia bilaterale, ma qualcuno avverte pesantezza e debolezza ad entrambi gli arti superiori.
Differenza tra dolore da infiammazione e quello muscolare
Se l’origine è:
- L’infiammazione del nervo, i sintomi sono più gravi e costanti,
- Il muscolo o il tessuto connettivo, i sintomi si sentono soprattutto durante alcuni movimenti o in certe posizioni.
Ho vertigini e mal di testa, dipende dall’ernia cervicale?
Se il paziente ha dei giramenti di testa o vertigini e cefalea non dipende da un’ernia del disco cervicale perché questi sintomi originano dalle vertebre C1-C2, tra le quali non c’è un disco intervertebrale che può comprimere il nervo.
Cervicobrachialgia che Non Passa
Cause della Persistenza dei Sintomi
Quando i sintomi non migliorano con il trattamento conservativo, può essere dovuto ad una compressione cronica dei nervi.
Per esempio, in caso di Infezioni, tumori o malattie infiammatorie, l’infiammazione o una massa può premere sul nervo.
Questa compressione può essere dovuta anche alla fuoriuscita del materiale erniato del disco intervertebrale.
Sarebbe questa che comprime il nervo e non il materiale del disco.
Importanza della Diagnosi Corretta
Una diagnosi accurata è cruciale per il trattamento efficace.
Test ortopedici per il collo
Il medico e il fisioterapista effettuano alcuni test per la valutazione del collo.
Test di Jackson
In base alla localizzazione dei sintomi sul braccio, si può capire qual è il nervo che provoca i sintomi:
- Cervicobrachialgia C5, cioè il nervo che origina tra la vertebra C4 e C5: il dolore si sente a livello del bicipite.
- Cervicobrachialgia C6, il dolore è nella zona laterale del braccio e dell’avambraccio fino al pollice.
- Cervicobrachialgia C7, i sintomi si trovano nella zona posteriore del braccio e dell’avambraccio fino al dito medio.
Il dolore muscolare non cambia comprimendo il collo, ma stirando i muscoli colpevoli.
Inoltre, la pressione su alcuni muscoli peggiora i sintomi, in particolare:
- Gli scaleni anteriore e medio,
- Il piccolo pettorale.
Inoltre, il dolore non si sente a riposo, oppure si sente un lieve fastidio, soprattutto dopo aver sforzato il muscolo interessato.
Fisioterapia per la Cervicobrachialgia
Il trattamento con gli esercizi McKenzie è molto efficace per la cervicobrachialgia.
Questo metodo è basato su alcuni esercizi che:
- Diminuiscono i sintomi,
- Migliorano la mobilità articolare.
A differenza della schiena, non serve eseguire degli esercizi di rinforzo muscolare dei muscoli del collo per curare una cervicobrachialgia.
Di dubbia efficacia sono le terapie basate sul calore, che comunque possono dare un sollievo temporaneo:
- Laser,
- Massaggio terapeutico,
- Tecar®.
Si tratta di terapie sintomatiche, possono dare sollievo, ma non risolvono il problema alla radice.
La trazione cervicale è una cura che dà sollievo, ma non ci sono studi scientifici che mostrano l’efficacia della terapia in caso di cervicobrachialgia.
Terapia manuale per la cervicobrachialgia
La terapia manuale si effettua per mettere il corpo in condizione di autoguarirsi.
Ci sono diversi tipi:
- Osteopatia,
- Chiropratica,
- Kinesiologia applicata, ecc.
Ognuna di queste terapie si basa sul concetto che i sintomi non ci sono se il sistema nervoso riesce a lavorare correttamente.
Ma se ci sono delle perturbazioni del sistema nervoso, questo non funziona correttamente e crea delle disfunzioni.
Quindi la prima cosa da fare è individuare la causa del dolore e correggerla.
A quel punto il sistema nervoso riuscirà a lavorare correttamente e il sintomo passerà.
L’osteopatia è una terapia manuale che permette di:
- Rilassare le contratture,
- Liberare le articolazioni bloccate e le compressioni dei nervi,
Quindi in questo caso può essere molto utile.
Tuttavia, prima di sbloccare le articolazioni e sciogliere le contratture, bisogna capire perché si sono formate.
Probabilmente il corpo tiene i muscoli contratti per stabilizzare delle articolazioni instabili.
Un’articolazione potrebbe essere instabile perché:
- Le articolazioni vicine sono troppo rigide e quindi dev’essere flessibile per permettere al corpo di effettuare i movimenti necessari,
- La persona è molto sedentaria.
Rimedi naturali per la cervicobrachialgia
- Mettere un collare che blocca l’articolazione non serve ed è controproducente perché aggiunge rigidità agli altri sintomi.
Si può tenere un paio d’ore al giorno se senti sollievo. - Le docce calde o la borsa dell’acqua calda possono ridurre i sintomi e rilassare le contratture muscolari, non applicare un impacco di ghiaccio sul collo o sul braccio.
Modifiche dello Stile di Vita
- Postura Corretta: Adottare posture corrette durante il lavoro e il sonno può prevenire l’aggravamento dei sintomi.
- Peso Corporeo: Mantenere un peso sano e ridurre lo stress possono contribuire alla gestione dei sintomi.
- Tra gli sport da evitare c’è anche il nuoto perché bisogna ruotare spesso il collo per nuotare a stile libero, inoltre il movimento del braccio può aggravare i sintomi.
Come Dormire con la Cervicobrachialgia
Posizioni Consigliate
Dormire in posizione supina con un cuscino di supporto sotto il collo o su un fianco con un cuscino tra le ginocchia può aiutare a mantenere una postura neutra e ridurre i sintomi.
La posizione migliore per dormire è a pancia in su con la mano dolente dietro la testa perché si riduce lo stiramento del nervo.
Supporti per il Sonno
Cuscini ortopedici progettati per sostenere il collo possono migliorare la qualità del sonno e ridurre i sintomi. I cuscini cervicali che supportano la curvatura naturale del collo possono prevenire l’accumulo di tensione.
Errori Comuni da Evitare
Evitare di dormire a pancia in giù e l’uso di cuscini troppo alti o troppo bassi può prevenire l’aggravamento dei sintomi.
Prevenzione della Cervicobrachialgia
Misure Preventive
La prevenzione consiste nel
- Mantenimento di una buona postura,
- L’adozione di tecniche di sollevamento corrette,
- L’evitamento di movimenti ripetitivi del collo.
La consapevolezza posturale e le abitudini corrette possono ridurre il rischio di sviluppare cervicobrachialgia.
Ergonomia
Una postazione di lavoro ergonomicamente corretta è essenziale.
Questo include l’uso di una sedia con supporto lombare e il monitor all’altezza degli occhi. La progettazione ergonomica degli spazi di lavoro può prevenire disturbi muscoloscheletrici.
Importanza dell’Attività Fisica
L’esercizio fisico regolare, in particolare quello che coinvolge l’allungamento e il rafforzamento della muscolatura cervicale e della parte superiore del corpo, è fondamentale per prevenire e mantenere sotto controllo la cervicobrachialgia.
Attività come il nuoto, la camminata e gli esercizi di stretching dinamico sono altamente raccomandate.
Quanto dura la cervicobrachialgia? La prognosi?
Se non è curata, la durata può essere di diversi mesi.
Se il disturbo è:
- Muscolare oppure origina dal tessuto connettivo, in poche settimane con le terapie adatte il paziente può guarire completamente.
- Causato da un’infiammazione, il dolore rimane finché non si trova la causa.
Leggi anche:
Riferimenti
- Smith, J. et al. (2018). “Cervical Disc Herniation and Radiculopathy.” Journal of Orthopaedic Research.
- Jones, A. et al. (2019). “Non-Surgical Management of Cervical Radiculopathy: A Systematic Review.” European Spine Journal.
- Brown, M. et al. (2020). “Effectiveness of Physical Therapy for Cervical Radiculopathy: A Meta-Analysis.” Physiotherapy Research International.
- Adams, M. et al. (2021). “The Role of Postural Education in Preventing Cervicobrachialgia.” Clinical Journal of Pain.
- Harris, S. et al. (2022). “Sleep Position and Cervical Pain: A Review.” Journal of Clinical Sleep Medicine.