In questa pagina ti spiego in modo semplice:

  1. Le terapie più efficaci per il dolore all’anca, mediche e naturali,
  2. L’origine del dolore,
  3. Quali sono le cure efficaci e quelle che non funzionano.

Le cure che ti spiego mi hanno permesso di guarire tanti pazienti.

La cosa più interessante?

Ti spiegherò tante terapie naturali che non hanno controindicazioni o effetti collaterali:

  1. Gli esercizi specifici per l’anca, per migliorare l’equilibrio muscolare,
  2. Come migliorare la circolazione sanguigna.

Ok, vediamo cosa fare.

 

Perché sento dolore all’anca?

Prima di parlare delle terapie, bisogna capire l’origine reale del dolore.

Molte persone pensano che le alterazioni anatomiche visibili negli esami (Radiografia, risonanza magnetica, ecc.) siano l’unica causa possibile.

In realtà, la presenza di artrosi all’anca, calcificazioni, lesione del labbro acetabolare ecc., raramente  è l’origine del dolore.

Per esempio tutti pensano che l’artrosi sia una causa di dolore.

Artrosi anca

@ shutterstock.com

Ma perché i pazienti con artrosi ad entrambe le anche hanno dolore solo da una parte?

Perché dopo aver fatto alcune terapie il dolore può passare, ma l’artrosi rimane?

Il motivo è che la causa del dolore è un’altra, generalmente:

  1. L’infiammazione,
  2. Trigger point attivi, sono dei piccoli nodulini di tessuto muscolare indurito che possono causare dolore anche a distanza,
  3. Stress e insonnia (abbassano la soglia del dolore),
  4. Un danno ai nervi,
  5. Riduzione della circolazione sanguigna,
  6. La pressione su un nervo o un altro organo che può essere causata da una massa (un tumore), l’infiammazione, ecc.
  7. Alcuni farmaci, in particolare le statine (per il colesterolo alto) e i bifosfonati (per i problemi ossei).

Perché?

I segnali del dolore sono trasportati dai nervi al cervello,

L’infiammazione è caratterizzata dal rilascio di sostanze chimiche che stimolano le terminazioni nervose dolorifiche.

 

Quindi, cosa fare?

Aspetta, bisogna avere la giusta diagnosi e agire sulle cause dell’infiammazione.

In caso di trauma importante, se il dolore è forte e i movimenti sono limitati, meglio andare in pronto soccorso.

Negli altri casi, senza lesioni o malattie, io consiglio di aspettare 2 giorni prima di chiamare il fisioterapista o l’osteopata.

Perché?

Semplice, il corpo crea un’infiammazione acuta per riparare un danno, questa è molto dolorosa, ma dura 2-3 giorni.

Dopo si passa ad un’infiammazione sub-acuta che è molto meno dolorosa.

Però, spesso dopo 2 giorni il dolore passa o quasi.

Naturalmente, se ci sono patologie gravi come un tumore, bisogna parlare con il medico per trovare la terapia più adatta.

Negli altri casi, il medico può prescrivere:

  1. Correzione della postura e degli squilibri muscolari che provocano degli schemi motori scorretti.
    La conseguenza è il sovraccarico di alcuni muscoli.
  2. Miglioramento della circolazione se è causata soprattutto dalla sedentarietà.

Terapia farmacologica

La terapia per il dolore all’anca che non è causato dall’artrite è molto variabile.

Il dolore può essere curato in tanti modi diversi, quindi il medico prescrive la causa in base alla causa.

Tra le terapie mediche ci sono:

  1. I farmaci per via orale,
  2. Le iniezioni terapeutiche guidate dall’ecografia (Kelly et al. 2003).

Se i sintomi non migliorano con la cura non chirurgica, può essere preso in considerazione un intervento chirurgico.

 

Fisioterapia

In caso di trauma o infortunio, la fisioterapia può ridurre oltre il 50% i tempi di recupero.

Queste terapie non sono indicate per problemi posturali o per l’artrite.

La tecarterapia dà può essere utile nel trattamento di:

  1. Un ematoma,
  2. Una lesione muscolare.

Questa cura migliora la circolazione e permette l’assorbimento dell’ematoma.

Inoltre aumenta il metabolismo cellulare e velocizza la riparazione delle lesioni.

In caso di frattura dell’anca, la magnetoterapia dà ottimi risultati:

  1. Nella diminuzione del dolore,
  2. Nella riduzione dei tempi di recupero (fino al 50%) perché aumenta la velocità di formazione del callo osseo.

Efficacia della terapia manuale

Guarda:

La terapia manuale agisce sui muscoli, tendini e tessuti connettivi accorciati e contratti.

La disattivazione dei trigger point è fondamentale per ridurre il dolore se questi sono i responsabili.

Inoltre, può agire indirettamente sui nervi attraverso le manipolazioni vertebrali.

In questo modo sblocca le articolazioni e permette di migliorare il movimento senza dolore.

Tuttavia, per avere dei risultati duraturi si consiglia di fare anche:

  1. Gli esercizi per il dolore all’anca,

  2. La correzione posturale (spiegata più avanti in questo articolo).

Hoeksma and Coll. Hanno pubblicato uno studio sulla terapia manuale per il dolore all’anca.

La terapia consisteva in mobilizzazione, trazione e manipolazione con trazione.

I risultati sono un miglioramento di:

  1. Dolore,

  2. Rigidità,

  3. Funzionalità dell’anca.

Questo è stato più efficace di un programma di esercizi, anche se non è specificato quali esercizi.

Consigli fondamentali

1. Calo di peso per ridurre la sollecitazione sull’anca.

Inoltre l’obesità favorisce lo sviluppo dell’infiammazione perché le cellule grasse producono delle sostanze che possono causare l’artrite;

2. Utilizzo di un bastone di sostegno, permette di scaricare un po’ l’anca.

Molte persone si vergognano e preferiscono non utilizzare le stampelle perché pensano di sembrare più anziane.

In realtà, questo aiuta a ridurre il carico su alcuni muscoli, inoltre bisogna considerare che anche zoppicare non è bello da vedere.

3. Ghiaccio: è utile solo in caso di trauma diretto.

Il ghiaccio non serve per ridurre l’infiammazione dell’articolazione perché è molto profonda.

Si può usare per ridurre il dolore superficiale perché può “addormentare” le terminazioni nervose.

4. Tenere un cuscino tra le ginocchia in posizione sdraiata per evitare di tenere i muscoli glutei in allungamento tutta la notte.

 

Cosa non fare?

Bisogna evitare alcune attività pesanti come la corsa o il sollevamento pesi.

Non accavallare le gambe in posizione seduta perché i muscoli rotatori dell’anca sono stirati.

gambe accavallate, seduto

© Massimo Defilippo

Non appoggiare il peso su una sola gamba quando sei in piedi. Questo atteggiamento provoca l’adduzione dell’anca (il ginocchio si sposta all’interno).

La conseguenza è lo stiramento dei muscoli abduttori (che spostano la coscia verso l’esterno).

Queste posture scorrette prolungate possono causare il sovraccarico di alcuni muscoli.

La conseguenza è il dolore e l’infiammazione.

Esercizi per il dolore all’anca

Guarda:

Il dolore all’anca è causato spesso da squilibri muscolari e posturali.

La buona notizia è che si possono correggere in poche settimane.

Tuttavia, bisogna impegnarsi ed effettuare gli esercizi quotidianamente.

Nella maggioranza dei casi, la persona ha un problema di debolezza dei muscoli rotatori esterni dell’anca, in particolare:

  1. Il medio gluteo,
  2. Il piriforme.

Spesso, anche il grande gluteo è debole, mentre i muscoli posteriori della coscia sono contratti.

Un esempio di esercizio per il rinforzo del medio gluteo è il seguente:

  1. Sdraiarsi sul fianco opposto del muscolo da rinforzare,
  2. Piegare il ginocchio inferiore,
  3. Stendere l’arto da rinforzare, la coscia dev’essere sulla stessa linea della colonna vertebrale.
  4. Da questa posizione bisogna sollevare il piede più possibile ruotando la punta verso l’alto e spingendo la coscia posteriormente.
  5. Ripetere 10 volte.
esercizio medio gluteo

© Massimo Defilippo

Questo esercizio permette di rinforzare il medio gluteo perché abduce e ruota esternamente l’anca.

Attenzione: Non spostare la coscia in avanti per evitare il coinvolgimento del tensore della fascia lata, un altro muscolo abduttore.

Esercizio di estensione dell’anca per il rinforzo del grande gluteo

Questo è il mio preferito.

  1. Sdraiarsi a pancia in giù.
  2. Mantenere le ginocchia distese.
  3. Sollevare lentamente la gamba contraendo i muscoli glutei.
  4. Aspettare 2 secondi e ritornare alla posizione iniziale.
  5. Ripetere 10 volte al giorno per ogni gamba.
esercizio-grande-gluteo

© Massimo Defilippo

Guarda l’articolo sugli esercizi per il dolore all’anca.

Il trattamento non dovrebbe essere limitato all’anca

Secondo Sims bisogna valutare anche le altre articolazioni dell’arto inferiore, per esempio se il piede è troppo flessibile potrebbe influenzare anche l’anca.

 

Migliorare la circolazione

Raramente si parla di questo, ma la circolazione sanguigna è fondamentale per portare ossigeno e nutrienti ai tessuti e per eliminare gli scarti.

In caso di congestione venosa, c’è una riduzione del flusso sanguigno ai tessuti.

Questo può provocare dolore.

Cosa bisogna fare?

C’è una soluzione molto semplice.

Il cuore pompa il sangue nelle arterie in tutto il corpo, ma per ritornare dalle gambe al cuore, il sangue deve salire lungo le vene contro la forza di gravità.

La contrazione dei muscoli del polpaccio pompa il sangue verso l’alto.

Quindi per migliorare la circolazione bisogna camminare circa un ora durante il giorno perché in questa attività si contrae il polpaccio tante volte.

Si consiglia di camminare:

  • 20 minuti al mattino,
  • 20 minuti dopo pranzo,
  • 20 minuti la sera.

E lo stretching?

Molti pensano che lo stretching sia una terapia.

Quindi, tanta gente allunga i muscoli colpiti anche se questo stretching provoca dolore.

Anzi, più dolore sentono, più sono contenti.

In realtà lo stretching non ha nessuna validità scientifica come terapia per il dolore.

Anzi, può aumentare il dolore nei giorni successivi.

Quindi, si consiglia di evitare in ogni caso.

Ora tocca a te:

Hai imparato le cure più efficaci per il dolore all’anca,

Adesso è il momento di provare.

Qual è il primo passo?

Scrivi un commento con la terapia che farai per prima.

Pronto per gli esercizi di rinforzo?

O preferisci iniziare cambiando alimentazione?

In ogni caso, inserisci un commento qui sotto.

dOLORE ANCA E GLUTEO, GUIDA passo passo

Leggi anche:

Bibliografia:

  1. Kelly BT, Williams RJ 3rd, Philippon MJ. Hip arthroscopy: current indications, treatment options, and management issues. Am J Sports Med. 2003 Nov-Dec;31(6):1020-37.
  2. Hoeksma HL, Dekker J, Ronday HK, Heering A, van der Lubbe N, Vel C, Breedveld FC, van den Ende CH. Comparison of manual therapy and exercise therapy in osteoarthritis of the hip: a randomized clinical trial. Arthritis Rheum. 2004 Oct 15;51(5):722-9.
  3. Sims K. Assessment and treatment of hip osteoarthritis. Man Ther. 1999;4:136-144.

Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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