Che cos’è la frattura del bacino?

La frattura del bacino è un infortunio particolarmente grave perché può causare la morte dell’individuo, infatti nella maggioranza dei casi, il trauma provoca delle lesioni anche in altre strutture corporee, in particolare il sistema nervoso e gli organi interni.
Generalmente le fratture del bacino avvengono a seguito di incidenti stradali, in minor misura per cadute dall’alto o per schiacciamento.

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© Massimo Defilippo

Circa il 3% delle fratture corporee sono localizzate a livello del bacino, l’incidenza aumenta fino al 25% nei pazienti politraumatizzati.
Questo infortunio colpisce particolarmente i giovani e gli adulti con meno di 50 anni, raramente interessa gli anziani, questo dato è importante per capire quali conseguenze di tipo sociale ed economico comporti.
La mortalità a seguito di una frattura del bacino è piuttosto alta, inoltre i soggetti che sopravvivono possono recuperare solo parzialmente, nel 20/30% dei casi rimane un invalidità residua.
Le conseguenze che può portare una lesione al bacino possono essere: il dolore, l’incontinenza urinaria, disturbi sessuali come l’impotenza o deficit neurologici (parestesie, formicolio, perdita di riflessi ecc.)
La corretta presa in carico dei pazienti che hanno subito questa lesione prevede un lavoro di equipe e una collaborazione tra chirurgo, radiologo, ortopedico, urologo, neurochirurgo e internista perché generalmente il trauma interessa più distretti corporei.
La morte a seguito di una lesione del bacino può avvenire a causa di:

  • shock emorragico (perdita di sangue);
  • lesioni del sistema nervoso centrale;
  • sepsi (infezione sistemica) e febbre alta.

La frattura del bacino colpisce più i maschi delle femmine perché sono più facilmente colpiti da traumi.

Che cos’è il bacino?

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Valutazione bacino in piedi
© Massimo Defilippo

Il bacino è una struttura anatomica formata da tre ossa: iliaco, ischio e pube, che sono saldati insieme.
L’osso iliaco è quello che si trova più in alto, infatti la cresta iliaca si può palpare circa 10 centimetri sotto alle costole.
L’ischio è il più inferiore, premendo sul gluteo, l’unico tessuto osseo duro che si avverte è la tuberosità ischiatica, mentre il pube è il più anteriore e si può palpare tra le gambe davanti agli organi sessuali.
Il bacino ricopre una posizione cruciale perché collega il femore alla colonna vertebrale, in particolare si articola con l’osso sacro.
La forma di queste ossa ricorda una coppa con l’apertura in alto verso l’addome, visto dall’alto è come un ovale.
Nel corpo umano serve per contenere gli organi sessuali, gastrointestinali e le vie urinarie, oltre ad alcune strutture vascolari e nervose di fondamentale importanza.
Le tre ossa si incontrano in basso formando una cavità chiamata acetabolo, dove si inserisce la testa del femore, insieme formano l’articolazione dell’anca o coxofemorale.
Posteriormente le due ossa del bacino sono interconnesse tramite l’osso sacro formando l’articolazione sacro iliaca, mentre anteriormente si articolano tramite la sinfisi pubica.
La stabilità delle ossa è permessa da articolazioni poco mobili e perfettamente combacianti, oltre a robusti legamenti che le collegano con il sacro (legamento sacrotuberoso) e con le vertebre lombari (legamenti ileo-lombari).

Come avviene la frattura del bacino?

Il meccanismo lesivo più frequente è l’incidente in auto sia per il guidatore che per il passeggero sul sedile anteriore, questo può causare la lussazione o perdita dei rapporti articolari dell’anca e la frattura del cotile (bordo dell’acetabolo).
Un tamponamento molto violento, un incidente frontale o un arresto dell’auto molto brusco possono provocare una botta molto forte contro il cruscotto del veicolo.
L’urto sul ginocchio causa una spinta violenta e indiretta dell’epifisi del femore contro l’acetabolo che può provocare la frattura acetabolare e la lussazione dell’anca.
Per provocare danni simili bisogna che l’incidente sia molto grave perché la testa del femore è ben inserita nel cotile e perché la capsula articolare che unisce le due ossa è molto spessa e robusta.
Per causare una lesione, l’articolazione dell’anca dev’essere in flessione. Se L’anca è in adduzione, la forza dell’urto causa solo una frattura posteriore dell’acetabolo, mentre se l’anca si trova in abduzione, l’urto può provocare anche una lussazione o una sublussazione.
Se l’incidente spinge la testa del femore contro il fondo dell’acetabolo con una forza tale da sfondarlo, può provocare una lesione interna. In certi casi la frattura può essere scomposta con la spostamento di un moncone del cotile oppure comminuta, cioé con la scomposizione in tanti frammenti ossei.
Nei casi meno gravi la frattura è composta, cioè non c’è uno spostamento dei frammenti tra di loro.
La lussazione dell’anca può avvenire a distanza di tempo dal trauma che ha causato la frattura del bacino per mancanza di sostegno osseo.

Come si classificano le fratture del bacino?

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© alamy.com

Le ossa del bacino sono molto grandi, quindi ci sono tante possibili fratture diverse, alcune meno gravi e stabili, altre pericolose perché instabili.
Le ossa della pelvi formano un anello esterno al bacino, se la frattura non interrompe la continuità di quest’anello, non si modifica la stabilità a livello pelvico, ne fanno parte le lesioni della cresta iliaca, della branca ischio pubica, delle spine iliache antero-superiori e inferiori.
Secondo l’autore “Tile”, le fratture instabili solo sul piano orizzontale causano uno slivellamento dell’osso pubico di un lato rispetto a quello dell’altro lato. Lo spostamento avviene in senso verticale o antero-posteriore e i legamenti sacro-iliaci e sacro spinali si stirano o si strappano.
Le lesioni più gravi sono instabili sul piano sagittale e orizzontale, un lato del bacino viene spinto più in alto rispetto all’altro. Queste lesioni possono essere accompagnate dalla frattura per strappamento dell’apofisi trasversa della quinta vertebra lombare (L5) ad opera del legamento ileo-lombare oppure la lesione del sacro e dell’articolazione sacro-iliaca.

Frattura dell'acetabolo,tac 3d

Frattura dell’acetabolo,tac 3d
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Le lesioni più pericolose sono spesso associate a lesioni neurologiche del plesso lombosacrale, possono coinvolgere le radici nervose da L4 a S3, in particolare:

  • Quelle che interrompono la continuità dell’acetabolo in senso orizzontale;
  • Una frattura monolaterale dell’iliaco;

I nervi che originano da questi livelli sono lo sciatico, il pudendo, il nervo cutaneo posteriore della coscia ecc., innervano la gamba, gli organi genitali, gli sfinteri ecc.

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Quali sono i sintomi e i segni delle fratture del bacino?

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© Massimo Defilippo

La sintomatologia comprende: dolore nella zona lesa e tumefazione per il trauma subito, il gonfiore è associato all’ematoma che,se è situato in profondità, può non essere visibile.
Immediatamente dopo la caduta o l’incidente, a caldo, il paziente può muoversi, camminare o pedalare in bicicletta per il primo quarto d’ora, ma appena si raffredda, il dolore diventa insopportabile.
I sintomi possono essere localizzati a livello dell’inguine, del coccige o dell’anca.
Ci sono casi di pazienti caduti in bici a 10 km da casa che riescono a salire in sella con difficoltà e a raggiungere la propria abitazione.
In base al tipo di lesione, il paziente può avere sintomi di tipo neurologico come parestesie, perdita di forza e sensibilità, dolore e formicolio. In un caso su 5, una frattura dell’acetabolo causa un danno al nervo sciatico che può provocare il piede cadente per paralisi del muscolo tibiale anteriore.
Quando si verifica una lesione agli organi come: l’intestino, la vescica urinaria, gli organi genitali o i tronchi arteriosi e venosi, il paziente avvertirà sintomi viscerali specifici.

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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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