Cos’è la rottura dei legamenti del ginocchio?
Il ginocchio ha dei robusti legamenti importanti per la stabilità.
In particolare i crociati si chiamano così perché si incrociano al centro dell’articolazione, sia:
- Sul piano sagittale (guardando di fianco),
- Su quello frontale (guardando il ginocchio davanti).
La lesione del LCA (Legamento Crociato Anteriore) è la conseguenza di traumi diretti o indiretti
È quasi sempre è monolaterale.
La rottura può essere completa o parziale, in questo caso si parla di LCA assottigliato o sfilacciato.
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Questo danno non è sempre isolato, quasi sempre è combinato con la lesione meniscale.
Può capitare anche la lesione di altri legamenti (crociato posteriore o Legamenti Collaterali).
Chi colpisce?
La maggior parte dei soggetti colpiti sono di genere maschile.
Raramente si vede questa lesione nei bambini sotto i 13 anni.
Fattori di rischio della lesione del crociato anteriore
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Ci sono alcuni fattori che possono predisporre alla rottura come:
- Sport praticato,
- Terreno di gioco troppo duro,
- Attrezzi utilizzati.
Statisticamente, chi pratica sport è più soggetto alla lesione del Crociato Anteriore rispetto alle persone sedentarie.
Tuttavia, ci sono differenze tra le varie discipline.
Sport a rischio
Gli sportivi che più facilmente subiscono una lesione del LCA praticano:
- Calcio,
- Calcetto,
- Football,
- Basket,
- Sci,
- Ginnastica
- Pallavolo.
Ho avuto diversi pazienti che hanno avuto la lesione cadendo dalla mountain bike.
Come si rompe il legamento crociato anteriore?
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I meccanismi con cui si rompe il legamento sono sostanzialmente tre:
- Violenta iperestensione, spesso causa una lesione isolata ma completa del LCA, caso tipico è il calcio a vuoto.
- Extrarotazione in valgo, è il tipo di trauma che più frequentemente porta alla lesione del Crociato Anteriore. Colpisce soprattutto il collaterale mediale, ma nei traumi più gravi interessa anche il LCA, è tipico degli sciatori.
- Intrarotazione in varo, trauma distorsivo più frequente nei calciatori.
Quali sono i sintomi e i segni della lesione del crociato anteriore?
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I sintomi principali sono:
- Il dolore al ginocchio, spesso nella parte posteriore,
- La limitazione del movimento, la persona non riesce a piegare il ginocchio completamente,
- Gonfiore (edema),
- L’ematoma,
- Il rossore e il calore del ginocchio, tipici dell’infiammazione.
Dato che spesso si verifica anche la lesione del menisco, possono essere presenti altri sintomi come il blocco durante alcuni movimenti del ginocchio.
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Nel momento in cui si lede il legamento, il soggetto avverte un rumore simile ad un “crack”, forte dolore e instabilità, inoltre non è in grado di terminare la partita o gli allenamenti.
Dopo 2/3 giorni dall’infortunio, l’infiammazione acuta passa, quindi:
- Il dolore e il gonfiore si riducono,
- I sintomi regrediscono parzialmente.
Con il crociato anteriore rotto, il ginocchio può essere instabile.
Tuttavia, se il soggetto ha una forte muscolatura della coscia l’articolazione resta stabile.
Il dolore dipende dalla quantità di versamento (liquido) presente nel ginocchio.
Manovra del ballottamento rotuleo.
Esecuzione:
- Paziente sdraiato,
- Il medico sposta la rotula lateralmente o superiormente/inferiormente.
- Il test è positivo se la rotula tende a rimbalzare indietro.
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Se il crociato anteriore è leso completamente il dolore è molto intenso per i primi giorni.
L’esame clinico prevede il controllo della storia clinica in cui il paziente spiega:
- Che trauma ha subito,
- Eventuali patologie pre-esistenti,
- Fattori di rischio.
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Lo specialista eseguirà anche dei test per il ginocchio:
- Lachman,
- Il Cassetto Anteriore, attenzione perché finché il ginocchio è gonfio il test può dare dei risultati falsi positivi,
- Il Pivot shift.
Guarda il video con il test per il ginocchio
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Fisioterapia per la rottura del legamento crociato anteriore
Dopo l’infortunio si dovrebbe seguire il protocollo RICE (Riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione).
Le cose più importanti sono:
- Il ghiaccio (non oltre 20 minuti perché può essere controproducente),
- L’elevazione (tenere la gamba sollevata).
Dopo i primi 2/3 giorni, esistono due possibili trattamenti:
- Conservativo,
- Chirurgico.
La scelta dipende dal tipo di paziente colpito.
Generalmente:
- I soggetti giovani e sportivi si operano,
- I pazienti con oltre 50 anni scelgono il trattamento conservativo.
Tuttavia non è una regola perché ho avuto una paziente di 55 anni che si è operata a entrambi i crociati (con successo) perché sentiva le gambe che cedevano.
Cosa considerare prima dell’intervento?
Bisogna sempre considerare che la riabilitazione è molto lunga e si deve aspettare molto prima che il nuovo Crociato si stabilizzi.
Inoltre, i tendini da cui è prelevato il tessuto da impiantare diventano più piccoli e deboli.
Infatti, a volte dopo un intervento al crociato con prelievo dal tendine rotuleo, le probabilità di sviluppare una sindrome femoro-rotulea sono più alte.
Lo svantaggio del trattamento conservativo è che senza riparare questo legamento, il ginocchio non ha un movimento fisiologico.
Un ginocchio non operato con il legamento crociato rotto può:
- Sviluppare l’artrosi al ginocchio precoce, ma qui ci sono diverse teorie contrastanti,
- Non avere la stabilità necessaria.
Tuttavia, non dimentichiamo che anche con l’intervento le probabilità di artrosi precoce aumentano.
Inoltre aumenta il rischio di distorsioni perché è meno stabile.
Fisioterapia per la lesione del crociato
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Senza intervento chirurgico, la fisioterapia consiste in un programma di esercizi progressivi e graduali per:
- Migliorare l’ampiezza di movimento,
- Rinforzare la muscolatura,
- Ripristinare il controllo dell’articolazione e dell’equilibrio.
Naturalmente se la lesione è associata anche a frattura meniscale e/o della cartilagine, si seguirà un percorso diverso.
Il protocollo prevede di poter appoggiare il peso corporeo sull’arto leso, utilizzando una ginocchiera o un tutore ed eventualmente aiutandosi con le stampelle per i primi giorni.
Inizialmente si effettuano le contrazioni isometriche (cioè senza movimento):
- Del Quadricipite,
- Dei muscoli flessori della gamba.
Per esempio, per il rinforzo del quadricipite e del grande gluteo si può fare la sedia romana.
Quando il gonfiore diminuisce, bisogna dare maggior importanza al rinforzo muscolare dei muscoli posteriori della coscia e dei gemelli che stabilizzano il ginocchio.
Per esempio è fondamentale il leg curl.
Appena il dolore si riduce, bisogna iniziare un programma di rieducazione propriocettiva che consiste in:
- Esercizi di equilibrio,
- Mantenimento di posizioni in condizioni di equilibrio instabile.
In questo modo si migliora il controllo posturale.
Solo un terzo dei pazienti circa riesce a recuperare completamente, gli altri soggetti avranno una degenerazione articolare precoce e/o un’altra distorsione nell’arco del primo anno dal trauma.
Se si decide di intervenire chirurgicamente, l’operazione al Crociato si effettua in artroscopia con un trapianto autologo di parte di un tendine che può essere:
- Il Rotuleo,
- Il semitendinoso,
- Il gracile,
- La fascia lata.
È anche possibile utilizzare un crociato della banca dei donatori.
Prima dell’operazione si dovrebbe eseguire un ciclo di fisioterapia per ridurre:
- Il dolore,
- Il gonfiore al ginocchio,
Questo perché non si può operare un’articolazione molto infiammata.
Inoltre, serve rinforzare i muscoli per recuperare più facilmente dopo l’intervento.
Gli obiettivi della fisioterapia pre-intervento sono principalmente:
- Il recupero dell’ampiezza di movimento,
- Il rinforzo dei muscoli della coscia,
- Il raggiungimento di una discreta forma fisica.
Recupero dopo l’intervento chirurgico
Dopo l’intervento, il paziente sta in ospedale o in clinica per una notte.
Poi è dimesso e inizia la riabilitazione in base alle indicazioni del chirurgo, generalmente entro pochi giorni.
Un tempo l’ortopedico prescriveva un tutore per il ginocchio da indossare per il primo mese, ma oggi non si usa quasi più.
Gli studi scientifici mostrano che anche senza tutore i risultati sono gli stessi.
Leggi anche:
- Rottura dei legamenti del ginocchio – riabilitazione
- Distorsione del menisco e dei legamenti
- Rottura del tendine rotuleo
Bibliografia:
- Kyle P. Harris, Jeffrey B. Driban, Michael R. Sitler, Nicole M. Cattano, Easwaran Balasubramanian, and Jennifer M. Hootman (2017) Tibiofemoral Osteoarthritis After Surgical or Nonsurgical Treatment of Anterior Cruciate Ligament Rupture: A Systematic Review. Journal of Athletic Training: June 2017, Vol. 52, No. 6, pp. 507-517.
- Richard B Frobell, Harald P Roos, Ewa M Roos, Frank W Roemer, Jonas Ranstam, professor L Stefan Lohmander, Treatment for acute anterior cruciate ligament tear: five year outcome of randomised trial BMJ 2013; 346.
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