Nella parte posteriore del ginocchio, a livello del muscolo Popliteo, si può formare la cisti di Baker.
Si tratta di un estroflessione (protuberanza o dilatazione) della borsa tendinea di uno di questi due muscoli:
- Gastrocnemio,
- Semimembranoso.
La cisti di Baker, nota anche come cisti poplitea, è un disturbo caratterizzato dalla formazione di un accumulo di liquido sinoviale nella fossa poplitea, situata nella parte posteriore del ginocchio.
Essa può manifestarsi come una protuberanza visibile e palpabile, che può variare in dimensioni da piccola a grande, a seconda della quantità di liquido presente.
Questa condizione è spesso associata a patologie del ginocchio, come l’artrite o le lesioni dei legamenti, che possono provocare un aumento della produzione di liquido sinoviale.
La cisti di Baker è un disturbo relativamente comune che può colpire individui di tutte le età, ma è più frequentemente osservata negli adulti di mezza età.
Sebbene possa essere asintomatica in alcune persone, molte avvertono sintomi come dolore, gonfiore e rigidità, che possono influenzare la qualità della vita e limitare le attività quotidiane.
Il gonfiore è un liquido prodotto dalla membrana sinoviale del ginocchio a causa di un’infiammazione (acuta o cronica).
Il liquido sinoviale prodotto in eccesso si accumula e genera una pseudocisti di Baker.
Il problema è che la cisti è collegata con un meccanismo valvolare all’articolazione del ginocchio.
Quindi, può ricevere il liquido, ma non lo può riportare nel ginocchio.
Differenze con altri disturbi del ginocchio
È importante notare che la cisti di Baker è diversa da altri problemi di salute del ginocchio, come le lesioni del menisco o le distorsioni dei legamenti.
Mentre queste ultime sono frequentemente causate da traumi acuti, la cisti di Baker si sviluppa come una risposta a:
- Un’infiammazione cronica,
- Una sovrapproduzione di liquido sinoviale.
La diagnosi differenziale è cruciale per il trattamento appropriato, poiché trattare una cisti di Baker richiede un approccio diverso rispetto a quello utilizzato per le lesioni acute.
Chi colpisce?
Gli adulti sono colpiti soprattutto nell’età tra 35 e 70 anni (Verbner et al. – 2018).
I bambini sono colpiti da cisti poplitee soprattutto nell’età compresa tra 4 e 7 anni.
La cisti di Baker infiammata non è quasi mai bilaterale.
Può colpire il ginocchio destro o sinistro con le stesse probabilità.
In rari casi può causare dei disturbi importanti, ma solo se comprime dei vasi sanguigni.
Come si sviluppa? Fisiopatologia
La cisti di Baker si forma a seguito di un’eccessiva produzione di liquido sinoviale, che si accumula nella fossa poplitea, il cavo situato dietro il ginocchio.
Comprendere i meccanismi che portano a questa condizione è essenziale per la gestione e il trattamento.
Meccanismi di formazione
- Produzione di liquido sinoviale: Il liquido sinoviale è fondamentale per la lubrificazione e la nutrizione delle articolazioni. In condizioni normali, la produzione e il riassorbimento di questo liquido sono bilanciati. Tuttavia, in presenza di infiammazione o lesioni, la membrana sinoviale può produrre una quantità eccessiva di liquido, che non riesce ad essere riassorbito.
- Infiammazione della membrana sinoviale: Condizioni come l’artrite reumatoide, l’osteoartrite e altre malattie infiammatorie possono causare un’infiammazione cronica della membrana sinoviale. Questo processo infiammatorio stimola la produzione di liquido, che può accumularsi e formare una cisti.
- Lesioni articolari: Lesioni acute o traumi al ginocchio, come distorsioni o strappi ai legamenti, possono portare a un’infiammazione della membrana sinoviale. Questa infiammazione può provocare un aumento della produzione di liquido sinoviale, contribuendo alla formazione della cisti di Baker.
Contributo delle patologie sottostanti
Le patologie che colpiscono il ginocchio sono frequentemente correlate alla formazione di cisti di Baker.
Alcuni dei disturbi più comuni includono:
- Artrite reumatoide: Questa malattia autoimmune provoca un’infiammazione cronica delle articolazioni, che può portare a un aumento della produzione di liquido sinoviale e, di conseguenza, alla formazione di cisti.
- Osteoartrite: L’usura della cartilagine articolare in seguito all’età o all’uso eccessivo può portare a infiammazione e produzione di liquido sinoviale in eccesso.
- Lesioni al menisco: Un danno al menisco può causare un’infiammazione locale e un aumento della produzione di liquido sinoviale, predisponendo alla formazione della cisti.
Quali sono le cause della cisti di Baker?
La cisti di Baker è provocata da un’accumulo di liquido sinoviale dalla borsa poplitea dei tendini gastrocnemio e semimembranoso.
Ci sono due possibili cause:
- Primaria o idiopatica , quando la causa è (sconosciuta), di solito si verifica nei bambini senza motivo, infatti il ginocchio è sano e il bimbo non ha sintomi;
- Secondaria, se la causa è un’infortunio al ginocchio. SI verifica negli adulti e negli anziani a causa di disturbi infiammatori che provocano l’aumento della produzione di liquido sinoviale.
In questo caso, di solito è la conseguenza di un altra patologia dell’articolazione del ginocchio, per esempio:
- Lesione del menisco,
- Artrite reumatoide,
- Artrite psoriasica,
- Gotta,
- Osteocondrosi dissecante,
- Lesione del Crociato Anteriore, ecc.
Il liquido infiammatorio causato da una patologia articolare si accumula nell’articolazione.
Da qui però non si riassorbe e può convogliare posteriormente al ginocchio.
Fattori di rischio
Identificare i fattori di rischio per la cisti di Baker è fondamentale per la prevenzione e la gestione della condizione. Questi fattori possono essere suddivisi in categorie, tra cui fattori anatomici, patologie preesistenti e stili di vita.
Fattori anatomici
- Età: La cisti di Baker è più comune negli adulti di età compresa tra i 40 e i 60 anni. Con l’invecchiamento, le articolazioni subiscono un’usura che può portare a patologie come l’osteoartrite.
- Sesso: Alcuni studi hanno evidenziato che le donne sono più suscettibili alla cisti di Baker, probabilmente a causa di un’alta incidenza di artrite reumatoide e altre condizioni infiammatorie nelle donne di mezza età.
- Struttura ossea e legamentosa: Anomalie anatomiche, come una predisposizione a lesioni legamentose o alterazioni nella meccanica del ginocchio, possono aumentare il rischio di sviluppare cisti.
Fattori patogenetici
- Patologie articolari: Le persone con artrite, lesioni ai legamenti o altre malattie infiammatorie hanno un rischio significativamente più elevato di sviluppare una cisti di Baker. La presenza di infiammazione cronica porta a una produzione costante di liquido sinoviale.
- Precedenti infortuni: Storia di infortuni al ginocchio, come distorsioni o fratture, può predisporre alla formazione di cisti. La cicatrizzazione dei tessuti danneggiati può portare a infiammazione e a una risposta anomala della membrana sinoviale.
Fattori di stile di vita
- Attività fisica intensa: Gli atleti e le persone che praticano sport ad alto impatto possono essere più a rischio di lesioni al ginocchio, aumentando così le probabilità di sviluppare cisti di Baker.
- Obesità: Un eccesso di peso aumenta lo stress sulle articolazioni, in particolare sulle ginocchia, e può contribuire a condizioni come l’osteoartrite, che a sua volta può portare alla formazione di cisti.
Prevenzione dei fattori di rischio
Per ridurre il rischio di sviluppare una cisti di Baker, è fondamentale adottare strategie preventive. Queste possono includere:
- Esercizio regolare: Mantenere un peso corporeo sano e rafforzare i muscoli delle gambe può ridurre il rischio di infortuni e migliorare la stabilità articolare.
- Stretching e riscaldamento: Eseguire esercizi di riscaldamento prima dell’attività fisica può prevenire lesioni acute.
- Monitoraggio delle condizioni preesistenti: Le persone con artrite o altre condizioni infiammatorie dovrebbero lavorare a stretto contatto con i propri medici per gestire i sintomi e monitorare la salute articolare.
Quali sono i sintomi della cisti di Baker?
Generalmente la cisti non provoca sintomi, ma in alcuni casi li può causare.
Inoltre, ci possono essere delle complicanze che danno un forte dolore.
Tra i sintomi ci sono:
- Dolore diffuso nella zona posteriore del ginocchio e una sensazione della cisti che “tira”,
- Limitazione articolare (rigidità), soprattutto se la cisti è grande,
- Il ginocchio è gonfio solo nella parte posteriore e interna.
Il dolore aumenta quando il ginocchio è completamente esteso.
Il gonfiore si vede bene soprattutto quando il ginocchio è completamente disteso.
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Se la cisti diventa infetta, può causare una massa dolorosa dietro al ginocchio.
Test di Foucher
Esecuzione:
- Il paziente è sdraiato,
- L’esaminatore è di fianco al paziente,
- Con il ginocchio disteso, la cisti di Baker è dura e fissa perché i muscoli gastrocnemio e semimembranoso si avvicinano alla capsula e comprimono la cisti contro la fascia profonda.
- Mentre con il ginocchio piegato la cisti è morbida.
Invece, la consistenza e la rigidità della protuberanza non cambia in caso di:
- Aneurisma dell’arteria poplitea,
- Cisti avventiziali,
- Sacromi (Herman et al. – 2014).
Infine, la cisti si può rompere.
Complicazioni della cisti di Baker
Tra le complicanze riconosciute ci sono:
- Dissezione: la cisti di solito seziona (divide) nella parte inferiore interna, ma può avvenire anche nelle altre aree.
- Rottura: fuoriuscita del liquido cistico nella fossa poplitea. Inoltre, si forma un edema dei tessuti molli e irregolarità della parete della cisti. Questa complicanza provoca un dolore al ginocchio improvviso e riduzione dell’ampiezza di movimento.
- Compressione: in particolare possono essere compressi la vena e l’arteria poplitea e il nervo tibiale. La compressione dell’arteria tibiale può causare una claudicato intermittente (Fujiyoshi et al. – 2018).
- Sindrome compartimentale: può essere anteriore o posteriore. Può essere causata da un’emorragia eccessiva in caso di rottura della cisti (Erkus et al. – 2019).
- Infezione della cisti.
Fisioterapia per la cisti di Baker
La maggior parte delle cisti si risolvono spontaneamente con il passare del tempo, ma non è possibile stabilire:
- Se succederà,
- In quanto tempo.
Se fosse sintomatica, il riposo può ridurre il dolore.
Per i fisioterapisti, la comprensione della cisti di Baker è cruciale per sviluppare strategie di trattamento efficaci.
I fisioterapisti possono giocare un ruolo chiave nella gestione di questo disturbo, lavorando non solo per alleviare i sintomi ma anche per affrontare le cause sottostanti.
Un approccio multidisciplinare è fondamentale, poiché i fisioterapisti possono collaborare con medici, ortopedici e altri specialisti per garantire una gestione completa.
Obiettivi della fisioterapia
L’approccio fisioterapico alla cisti di Baker è fondamentale per gestire i sintomi e migliorare la funzionalità articolare.
Gli obiettivi principali della fisioterapia includono:
1. Alleviare il dolore
Uno degli obiettivi primari della fisioterapia è ridurre il dolore associato alla cisti di Baker.
Attraverso tecniche specifiche, i fisioterapisti possono aiutare a:
- Modificare le attività: L’educazione del paziente sulle attività da evitare e sull’importanza del riposo è cruciale per ridurre l’infiammazione e il dolore.
- Tecniche manuali: L’uso di tecniche di terapia manuale, come le manipolazioni, può contribuire a ridurre il dolore e migliorare la circolazione nella zona interessata.
2. Ripristinare la mobilità
Un altro obiettivo essenziale è il ripristino dell’ampiezza di movimento del ginocchio.
La rigidità articolare può limitare le normali attività quotidiane, e il fisioterapista utilizzerà diverse tecniche per migliorare la mobilità:
- Esercizi di allungamento dinamico: Alcuni esercizi di allungamento dolci possono essere implementate per aumentare l’elasticità dei muscoli e dei legamenti intorno al ginocchio.
- Esercizi di mobilità articolare: Esercizi specifici che coinvolgono la flessione e l’estensione del ginocchio possono essere utili per ripristinare la normale gamma di movimento.
3. Rafforzare i muscoli circostanti
Rafforzare i muscoli che supportano il ginocchio è fondamentale per migliorare la stabilità articolare e prevenire ulteriori lesioni. Gli obiettivi di rinforzo includono:
- Esercizi di rinforzo: L’introduzione di esercizi specifici per i muscoli quadricipiti, ischiocrurali e del polpaccio può migliorare la forza e la stabilità del ginocchio.
- Programmi di allenamento progressivo: Un approccio progressivo all’allenamento, iniziando da esercizi leggeri e aumentando gradualmente l’intensità, è importante per garantire un recupero sicuro e efficace.
Ruolo del fisioterapista
- Valutazione: I fisioterapisti sono in grado di condurre una valutazione approfondita del ginocchio, identificando la presenza della cisti e valutando la funzionalità articolare. Questo include l’analisi dell”ampiezza di movimento, della forza muscolare e dell’equilibrio.
- Piano di trattamento personalizzato: Sulla base della valutazione iniziale e della prescrizione medica, il fisioterapista può sviluppare un piano di trattamento individualizzato che include tecniche manuali, esercizi terapeutici e strategie di educazione del paziente.
- Educazione e prevenzione: I fisioterapisti educano i pazienti sui fattori di rischio associati alla cisti di Baker, fornendo indicazioni su come evitare lesioni future e migliorare la salute articolare.
Interventi fisioterapici
Una volta completata la valutazione, il fisioterapista svilupperà un piano di trattamento personalizzato basato sulle esigenze del paziente. Gli interventi fisioterapici possono includere diverse tecniche e approcci:
Tecniche manuali
- Massaggio terapeutico: Il massaggio può contribuire a ridurre la tensione muscolare, migliorare la circolazione e promuovere il rilascio di endorfine, alleviando così il dolore.
- Mobilizzazione articolare: Le tecniche di mobilizzazione possono aiutare a migliorare la gamma di movimento e ridurre la rigidità. Queste tecniche sono eseguite delicatamente e possono variare in intensità.
Esercizi terapeutici
- Esercizi di stretching: Tecniche di stretching dinamico possono essere utilizzate per aumentare l’elasticità dei muscoli e migliorare la mobilità articolare in caso di limitazione dovuta a un blocco articolare.
- Esercizi di rinforzo: Un programma di esercizi di rinforzo mirato ai muscoli della coscia e del polpaccio è essenziale. Esercizi come squat, affondi e sollevamenti sulle punte possono essere inclusi.
- Esercizi propriocettivi: Tecniche per migliorare l’equilibrio e la stabilità, come l’uso di tavolette instabili o esercizi su una gamba, possono essere utili per prevenire ulteriori lesioni.
Kinesio Taping per il Cavo popliteo: Utilizzato per drenare i linfonodi del cavo popliteo.
- Azione: drenante.
- Forma: Una striscia a ventaglio.
- Lunghezza: 15-20cm.
Applicare la striscia con il ginocchio in estensione, senza tensione, formando un ventaglio sul cavo popliteo.
Molto utile se associato al doppio ventaglio anteriore di ginocchio.
Riabilitazione post-intervento
I primi giorni dopo l’intervento si applica il protocollo RICE con:
- Riposo,
- Ghiaccio,
- Elevazione dell’arto operato.
il ginocchio viene ingessato o bloccato con un tutore per tre giorni.
Si inizia appena possibile la fisioterapia con la mobilizzazione passiva.
Il paziente dovrà iniziare la mobilizzazione attiva entro quattro giorni dall’intervento.
La seconda settimana, si esegue la mobilizzazione della cicatrice per evitare che si formino fastidiose aderenze cicatriziali che limitano i movimenti.
Il paziente inizia a camminare con le stampelle o bastoni canadesi.
Poi appena il dolore al ginocchio diminuisce si abbandonano gradualmente.
Se un ragazzo pratica sport, può riprendere l’allenamento (calcio, bicicletta o corsa) circa un mese dopo l’intervento chirurgico, in modo graduale.
Quali sono i tempi di recupero? La prognosi
I tempi di guarigione dipendono dalla causa dell’infiammazione.
In caso di lesione del menisco o del crociato, l’ortopedico potrebbe consigliare un intervento chirurgico, quindi bisogna aspettare il post operatorio.
Negli altri casi, si dovrebbe risolvere spontaneamente, ma in tempi variabili.
Leggi anche:
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