La mobilizzazione passiva consiste nel movimento di un’articolazione in tutte le direzioni possibili, senza contrazione muscolare da parte del paziente.
Può essere eseguita da un fisioterapista oppure da una macchina come il Kinetec.
È meglio non spingere troppo sulle articolazioni rigide con moblità ridotta perché questo può causare molto dolore e una riacutizzazione dei sintomi.

Quando si cerca di mobilizzare le articolazioni dolorose, è difficile far rilassare i muscoli del paziente, quindi un movimento lento è più indicato rispetto ad uno veloce.

Quando serve la mobilizzazione passiva?

Nella maggior parte dei casi si utilizza quando il movimento di un articolazione è limitato, per esempio a causa di un intervento chirurgico, di una grave infiammazione o spasmo muscolare (torcicollo).
Nella fase post-operatoria di trapianto del crociato anteriore, la mobilizzazione passiva precoce ha ridotto la percentuale di complicanze come rigidità o gravi ipotrofie muscolari, inoltre ha favorito la fissazione del neo-legamento.
I risultati sono ottenuti appoggiando tutto il peso corporeo, in stazione eretta, entro il primo mese.
Nei pazienti allettati a causa di patologie gravi, serve per mantenere l’escursione articolare, oltre a prevenire aderenze e retrazioni.

Quali sono gli effetti biologici della mobilizzazione passiva?

Le cellule perisinoviali fanno parte della membrana sinoviale, cioè una struttura articolare che secerne un liquido lubrificante nell’articolazione.
Questo fluido (sinovia) è necessario per avere un movimento fluido e non doloroso.
La mobilizzazione passiva stimola la secrezione del liquido sinoviale.
Il paziente ha dei muscoli contratti per reazione di difesa.
Con la mobilizzazione passiva, questi si rilassano, inoltre i tessuti molli (retratti) si allungano, migliora la circolazione sanguigna e soprattutto il nutrimento del tessuto cartilagineo.
Il dolore diminuisce principalmente ai pazienti che hanno subito un intervento o un infortunio in fase acuta.

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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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