La scoliosi è una deviazione permanente laterale e rotatoria della colonna vertebrale (rachide).

In pratica:

  • Il corpo della vertebra ruota verso la convessità (lato esterno della curva),
  • Mentre la parte posteriore (arco) ruota verso la concavità (parte corta della curva).

La conseguenza è uno sviluppo progressivo di una deformità della vertebra, negli anni.

La scoliosi non migliora:

  1. In piedi,
  2. In posizione sdraiata.

Il rachide può essere inclinato:

  1. A destra,
  2. A sinistra
  3. La colonna dorsale è deviata da un lato e quella lombare è inclinata dall’altro (scoliosi a S italica).

Tanti bambini hanno la scoliosi fisiologica che è di circa 2°, è assolutamente normale e non serve una terapia.

Chi colpisce?
La scoliosi colpisce generalmente:

  1. I bambini più magri ed esili,
  2. Le femmine: 80% circa.

Questa deformità si sviluppa nel bambino, ma rimane anche quando il bimbo diventa adulto, anzi se non è curata può peggiorare perché a volte è degenerativa.

scoliosi,Chi colpisce

Con una terapia mirata e precoce si può:

  • Bloccare la progressione,
  • Migliorare.

 

Qual è la differenza tra scoliosi e atteggiamento scoliotico?

Anche se visivamente possono apparire simili, la scoliosi (dismorfismo) è diversa dall’atteggiamento scoliotico che è invece un paramorfismo (qualcosa vicino alla normalità che è correggibile con manovre esterne).

Il dismorfismo invece non è correggibile, è permanente, non ho delle correzioni:

L’atteggiamento scoliotico è sempre una curva della colonna sul piano frontale, ma:

  1. È correggibile, scompare piegando il busto in avanti
  2. Non c’è rotazione vertebrale o gibbo,
  3. Non è permanente,
  4. Non ci sono alterazioni strutturali
  5. Ha una prognosi migliore.

Differenza tra scoliosi, atteggiamento scoliotico

Un atteggiamento scoliotico può essere dato da diversi fattori:

  • Dismetria degli arti inferiori ( se l’appoggio non è corretto e pari, anche il rachide si inclina per compenso);
  • Postura antalgica (per non sentire il dolore): ad esempio nella lombalgia, in cui, essendoci dolore, la persona mantiene un atteggiamento scoliotico di difesa;
  • Compenso di torcicollo e di difetti visivi.

Quali sono i tipi di scoliosi?

Ci sono scoliosi:

  • Congenite:

    • Idiopatica (non si conosce la causa): rappresenta il 70% dei casi.

    • Da malformazioni del rachide: è il 15% dei casi e può essere causata da:

      • Trisomia 21,
      • 5% dei casi di sindrome di Marfan (la scoliosi superiore a 20° è un criterio diagnostico),
      • Sindrome di Ehler-Danlos.

 

Come cambiano le vertebre in caso di scoliosi?

Il piegamento della colonna vertebrale da un lato si verifica insieme a una rotazione delle vertebre verso il lato convesso, (ovvero quello sporgente) che è proporzionale al grado di inclinazione laterale.

La scoliosi porta ad alcune deformazioni anatomiche di:

  1. Vertebre,
  2. Costole,
  3. Dischi,
  4. Legamenti.

Le vertebre tendono ad assumere una forma cuneiforme soprattutto all’apice della curva, in pratica sono più strette nel verso della curva (concavità).
Nel lato concavo, cioè all’interno della curva:

  1. I forami vertebrali sono più stretti
  2. Le radici nervose (tratto iniziale dei nervi che originano dalla colonna vertebrale) che li attraversano possono rimanere compresse e dare i sintomi della sciatalgia (raro).

Il disco intervertebrale è schiacciato nel lato concavo e decompresso dall’altra parte, quindi il nucleo polposo è spinto all’esterno.

Cosa succede alle coste?

La rotazione delle vertebre provoca la formazione dei gibbi:

  1. Posteriore (cioè la gobba),

  2. Anteriore.

A causa della rotazione, il processo trasverso a livello dorsale spinge le coste e le deforma.

Le coste sono deformate dall’inclinazione delle vertebre: la distanza tra loro:

  1. Nel lato convesso aumenta,
  2. Nel lato concavo diminuisce.

scoliosi, Cosa-succede-alle-coste

A causa della rotazione vertebrale, la gabbia toracica diventa:

  1. Stretta da una parte
  2. Larga dall’altra.

Si forma un Gibbo che si nota facilmente dal lato convesso.

 

Cos’è il gibbo?

Si tratta di una protuberanza che si forma nel dorso o nella schiena lombare a causa della deviazione delle vertebre.

In pratica, se le vertebre sono ruotate a sinistra, quando il paziente si piega in avanti si può vedere una protuberanza della schiena a sinistra.

Questo perché le coste sono attaccate alle vertebre, quindi se una vertebra ruota, anche la costa segue la stessa direzione.

Nel nostro caso, si sposta posteriormente a sinistra.

 

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Quali sono le caratteristiche più importanti delle scoliosi?

Gli aspetti più importanti che si valutano sono:

  1. Il grado di inclinazione laterale e rotazione delle vertebre,
  2. L’età di insorgenza.

Maggiore è il grado di deviazione della colonna, più il soggetto potrà avere conseguenze in futuro.

Prima compare la scoliosi, peggiore sarà la prognosi perché la crescita tende ad aumentare l’inclinazione del rachide.
La prognosi dipende molto dall’età di insorgenza della scoliosi:

  1. Se la gravità è minore di 20/30° peggiora solo durante l’accrescimento del ragazzo,
  2. Se si superano i 40° la scoliosi peggiora anche in età adulta di circa 1 grado ogni anno.

Caratteristiche importanti scoliosi

Si può suddividere in tre forme in base all’età in cui è comparsa:

Tipo di Scoliosi Età di comparsa
Infantile 0-3 anni
Giovanile 4-9 anni
Adolescenziale > 10 anni
(periodo in cui sono meglio diagnosticate)

 

Classificazione in base all’entità della curva

Tabella sulla gravità della scoliosi

Tipo di Scoliosi Grado
Lieve Meno di 20°
Moderata 20-30°
Grave 30-45°
Molto grave >45°

Per essere considerata scoliosi, la curva dev’essere di almeno 10°.

In caso di scoliosi molto grave, la persona è più bassa.

 

Quali sono i tipi di scoliosi?

Possono nascere due curve contemporaneamente, quindi si parla di scoliosi a S italica, in cui c’è una curva una superiore e una inferiore in senso opposto.
Si può formare una curva unica in un senso.
La scoliosi cervico-dorsale è rara, mentre sono più frequenti le seguenti curve:

  1. Dorsale,
  2. Dorso-lombare,
  3. Lombare.

La forma mista con una curva lombare e l’altra dorsale verso il lato opposto riguarda molti ragazzi.

tipi-di-scoliosi

 

Quali sono le cause di una scoliosi?

Molti studi hanno dimostrato in pazienti che sviluppano la scoliosi la presenza:

  1. Di una muscolatura debole
  2. Di una crescita ossea sproporzionata rispetto all’aumento di tono muscolare.

Questo rafforzerebbe l’ipotesi che all’origine di questa malformazione ci sia la componente muscolo-legamentosa.

Un’insufficienza muscolare rilevante di muscoli addominali e dorso-lombari causano l’inclinazione e rotazione del rachide da un lato.

Secondo Wynne-Davies, la scoliosi può avere anche una componente ereditaria perché nei gemelli è più frequente.

Tuttavia, quando si chiede ai genitori se ci sono precedenti di scoliosi in famiglia, la risposta più frequente è “io avevo la scoliosi, ma sono guarita”.

Questo è impossibile perché dalla scoliosi non si guarisce spontaneamente.

I bambini e ragazzi di solito assumono delle posture molto scomposte e sbilanciate, per esempio:

  1. Le ragazze scrivono inclinando il tronco, il capo e i capelli lunghi da un lato,
  2. Molti appoggiano lo zaino solo su una spalla.

In alcuni casi questi vizi posturali evolvono in scoliosi.

Quali sono i sintomi della scoliosi?

Molti pensano che la scoliosi sia una condanna ad avere mal di schiena perenne.

In realtà gli studi scientifici mostrano che non è vero.

Uno studio fatto su 2442 pazienti con scoliosi idiopatica ha mostrato che:

  1. Solo il 23% aveva mal di schiena alla prima visita,

  2. Un ulteriore 9% aveva dolore alla schiena durante il periodo di osservazione.

sintomi-della-scoliosi

La cosa che lascerà tante persone scioccate è che non c’era nessuna correlazione tra dolore e:

  1. Genere (maschile o femminile),

  2. La storia familiare di scoliosi,

  3. Diversa lunghezza degli arti inferiori,

  4. La gravità della scoliosi,

  5. Il tipo di curva,

  6. L’allineamento della colonna vertebrale (Ramirez et al. – 1997).

La lombalgia è frequente negli adolescenti, con o senza scoliosi (Janicki et al. – 2007).

C’è comunque una limitazione del movimento in un lato perché la colonna è ruotata o piegata verso il lato opposto.

 

Qual è la cura per la scoliosi?

La scoliosi dev’essere trattata perché una scoliosi grave può dare problemi respiratori.

Bisogna spiegare ai genitori che non si tratta solo di un discorso estetico, ma anche di un problema di tipo respiratorio.

Infatti, una scoliosi grave provoca riduzione della capacità vitale del polmone.

cura-per-la-scoliosi

Bisogna ricordare che:

  • La diagnosi dev’essere precoce,

  • I controlli devono essere frequenti perché la curva è evolutiva.

Frequenti significa ogni sei mesi se siamo in fase evolutiva.

Quando fare la radiografia di controllo?

Si può decidere di fare una radiografia di controllo:

  1. Una volta all’anno,

  2. Ogni sei mesi se la situazione peggiora.

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Radiografia di una Scoliosi lombare destro-convessa
© Massimo Defilippo

Il trattamento dipende da:

  • Gravità della curva,

  • Età del paziente,

  • Evoluzione della curva, cioè l’andamento presunto della scoliosi (è necessario fare almeno 2 valutazioni successive).

 

La terapia dipende dalla gravità della curva?

Si, è fondamentale i gradi della curva perché in base all’entità ci sono cure diverse.

Di solito, il trattamento della scoliosi è conservativo:

Curva < 20°: trattamento conservativo che consiste nella vigile attesa, cioè aspetti e controlli l’evoluzione. I bambini devono fare attività fisica. Va bene qualsiasi sport. Lo sport non cura la scoliosi, ma permette un rinforzo della muscolatura della schiena e facendo sport si presuppone che la persona sia costretta ad avere atteggiamenti corretti.

terapia-scoliosi

Curva 20°-50°: il trattamento prevede:

  • Ginnastica medica o ginnastica correttiva: È un insieme di esercizi studiati e insegnati dai kinesiologi con cui si tenta di agire sulla colonna vertebrale attraverso la contrazione muscolare.
    Può essere fatta isolatamente (attività motoria + ginnastica medica) o nel periodo in cui si usa un busto.

terapia scoliosi 20 gradi, 40 gradi

  • Busti: con il busto si provocano delle spinte sulle parti sporgenti del tronco per correggere la curva o per evitare un peggioramento (Willers et al. – 1993), è uno degli obiettivi del trattamento della scoliosi. La curva può diminuire di alcuni gradi mentre la schiena si allunga, ma non si corregge mai completamente. Ci sono diversi tipi di busti, che approfondiamo nel paragrafo successivo:

    • Milwauke – corsetti con appoggio occipitomentoniero per curve dorsali,
    • Lionnese
    • Boston – corsetti senza appoggio occipitomentoniero (tipo Boston TLSO) per curve toracolombari e lombari

Questo si tiene solo di notte o di giorno e di notte (in base all’entità della curva). Nel periodo in cui si utilizza, bisogna fare anche la ginnastica medica e respiratoria perché tendono a far indebolire la muscolatura respiratoria. Inizialmente i muscoli erano fatti in gesso, oggi sono in termoplastica, che sono meno visibili e più portabili.

Sono poco tollerati dai ragazzi soprattutto perché la scoliosi si forma soprattutto negli adolescenti.

Curva > 50°: il trattamento prevede:

  • Intervento chirurgico: è indicato quando ci sono curve importanti ed evolutive, nei bambini in accrescimento o quando ci sono forme congenite, quindi:

    1. Adolescenti con deformità (> 50°) e tronco asimmetrico, come: deformità congenite o emispondilia (in cui si forma solo metà del corpo della vertebra);

    2. Se compare dolore: generalmente nella scoliosi non compare, se compare è perché c’è un’infiammazione su un articolazione tra le vertebre;

    3. Lordosi toracica (inversione della curva);

    4. Deformità notevolmente antiestetica.

Bisogna aspettare più possibile a fare l’intervento chirurgico, meglio alla fine della fase di crescita del bambino per non ridurre l’altezza.

Infatti, questo consiste in un’artrodesi vertebrale (unione di più vertebre), generalmente posteriore.

In pratica si effettua:

  • Un trapianto osseo nella parte posteriore degli archi vertebrali interessati dalla scoliosi,

  • L’inserimento di un’impalcatura e di un’asta metallica (in genere di titanio), che blocca le vertebre che stanno all’estremità della curva,

  • Si mette in tensione la colonna per rendere stabile e permanente la correzione.

In parole semplici, si corregge e poi si bloccano le curve con delle barre.

Una volta le barre erano lunghe e correvano lungo tutta la schiena, diminuendo la mobilità, ora sono più brevi.

Il principio è quello di tirare dal lato concavo e comprimere dal lato convesso, poi si fa un innesto osseo tra una vertebra e l’altra.

Si ha quindi:

  1. Distrazione del lato concavo,

  2. Compressione del lato convesso,

  3. Innesto vertebrale.

La complicanza immediata di un intervento di questo tipo è la paresi temporanea.

La cosa che viene promessa ai bambini è che cresceranno in altezza, ed è la cosa che spesso gli fa accettare l’intervento.

Tabella di riepilogo sul trattamento (anche se con possibili eccezioni)

Grado di Scoliosi Terapia adatta
0 – 20° Vigile attesa
20 – 50° Ortesi
> 50° Trattamento chirurgico

 

Gli esercizi che servono per correggere o interrompere la progressione di una scoliosi lieve o grave, hanno l’obiettivo di:

  • Rinforzare i muscoli più deboli,
  • Allungare quelli che sono corti.

I bambini con la scoliosi sono quelli con una muscolatura poco sviluppata, spesso femmine, quindi il lavoro in palestra è fondamentale anche per chi effettua altre terapie (per esempio l’osteopatia).

 

Quali sport si possono fare?

  • Il nuoto non è adatto per la scoliosi perché provoca un rinforzo simmetrico, mentre questa deformità è asimmetrica.
  • Il tennis può essere indicato, soprattutto se il braccio che si utilizza per giocare è dal lato della convessità.
  • La pallavolo e il basket sono sport adatti.

In generale bisogna parlare con il medico per capire se ci sono sport controindicati, ma non ci sono controindicazioni allo sport in generale, neanche in modo agonistico.

L’attività sportiva non sostituisce la ginnastica correttiva.

 

Perché si mette il busto o corsetto ortopedico?

Il busto è uno strumento che si utilizza nei casi gravi di scoliosi, ma non gravissimi.

In base all’indicazione dell’ortopedico si può usare il busto in:

  • Gesso,
  • Plastica,
  • Metallo.

Il corsetto gessato si applica e si sostituisce periodicamente per un periodo massimo di 5-6 mesi.
Dopo aver portato il gesso si passa al tutore di:

  1. Plastica,
  2. Metallo.

Nei soggetti con una scoliosi non grave si può portare solo quest’ultimo.
Per applicare il corsetto di gesso bisogna mettere il paziente in trazione ed estensione,

Successivamente si adatta il gesso al paziente.

Ci sono tanti tipi di corsetti in plastica o metallo, i più usati sono:

  • Il “Lyonnais”,
  • Il “Milwaukee”
  • Quello lombare “La Padula”.

In base al grado di scoliosi, il medico può consigliare di tenere il corsetto:

  1. Tutto il giorno (almeno 18 ore), se il grado di scoliosi è almeno 35-40°, di solito è inevitabile.
  2. Solo di sera e di notte.

Il tutore Lyonnais (Lionese) è composto da una cintura sotto-ascellare e una a livello del bacino, da qui partono un asta anteriore e una posteriore che arrivano fino all’altezza della clavicola.

Dalle aste verticali partono due fasce rigide che premono:

  1. Sull’area del tronco che sporge 
  2. Sul gibbo.

Busto-o-corsetto-ortopedico-Lionese

 

Dopo aver applicato il tutore, con la radiografia si controlla se la scoliosi è corretta.

Il corsetto  Milwaukee è costituito da:

  1. Un anello a livello del collo,
  2. Una cintura a livello del bacino da cui originano 3 aste che terminano a livello del mento del ragazzo (Kotwicki et al. – 2013).
  3. Una fascia laterale spinge contro le coste nella parte della gabbia toracica che sporge.

Un asta in metallo arriva al mento e provoca la trazione della colonna.
Non si mette in trazione la testa rispetto al bacino passivamente, ma l’appoggio sotto la mandibola stimola il paziente ad un lavoro attivo di auto-trazione.

La percentuale di successo del trattamento con il corsetto Milwaukee è del 77% secondo Lonstein et al. (1994).

Tuttavia, secondo uno studio di Noonan et al. (1996), i risultati non sono confortanti.

Infatti la conclusione degli autori è:

“I risultati di questo studio non concordano con i risultati favorevoli riportati in precedenza con il corsetto e ci sono dubbi sul fatto che la storia naturale della scoliosi idiopatica progressiva è veramente alterata dall’uso del tutore Milwaukee”.

Quante ore bisogna tenerlo?
Questo corsetto è poco gradito dai bambini e ragazzi perché la parte superiore è visibile e perché dev’essere indossato 24 ore al giorno, si può togliere solo per fare la doccia.

Secondo uno studio di Rowe et al. (1997), l’utilizzo per 8-16 ore dà un risultato peggiore rispetto all’uso per 23 ore al giorno.

Inoltre, l’uso di questo corsetto può causare alcune deformazioni del viso (Olin et al. – 2011), tra cui:

  1. Sporgenza dei denti anteriori, specialmente quelli superiori;
  2. Riduzione di altezza del viso a causa del blocco della crescita mascellare e mandibolare.

Il corsetto La Padula è lombo-dorsale, è utilizzato:

  1. Per la scoliosi dorsale media con poca rotazione,
  2. Per la scoliosi lombare.

Cosa posso fare con il corsetto?

Durante il periodo in cui si indossa il tutore bisogna potenziare la muscolatura per non perdere la forza e quindi rimanere con i muscoli deboli e inadeguati quando si toglie.

Quando usare il corsetto?

Il corsetto dev’essere tenuto per il tempo che prescrive l’ortopedico, spesso fino al termine della crescita del ragazzo, si smette gradualmente di indossare per non vanificare i risultati.

 
Guida al mal di schiena passo passo

 

Come evolverà la scoliosi? La prognosi

Difficile dirlo perché no ci sono regole, ma alcuni fattori danno generalmente una prognosi peggiore.

Fattori prognostici negativi

  1. Genere: le femmine hanno una prognosi peggiore dei maschi;

  2. Età: più è precoce, è più probabile l’evoluzione;

  3. Pre-menarca (prima mestruazione);

  4. Risser 0 (minore è il Risser, peggiore è la prognosi);

  5. Curve doppie peggiori delle curve singole;

  6. Curve toraciche peggiori delle curve lombari;

  7. Curve di entità maggiore.

Leggi anche:

Bibliografia:

  • Wynne-Davies R Familial (idiopathic) scoliosis. A family survey. J Bone Joint Surg Br. 1968 Feb; 50(1):24-30.
  • Willers U, Normelli H, Aaro S, Svensson O, Hedlund R Long-term results of Boston brace treatment on vertebral rotation in idiopathic scoliosis. Spine (Phila Pa 1976). 1993 Mar 15; 18(4):432-5.
  • Morrissy RT, Weinstein SL. Lovell and Winter’s Pediatric Orthopaedics. Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins; 2006. pp. 693–762. 
  • Lonstein JE1, Winter RB. The Milwaukee brace for the treatment of adolescent idiopathic scoliosis. A review of one thousand and twenty patients. J Bone Joint Surg Am. 1994 Aug;76(8):1207-21.
  • Noonan KJ1, Weinstein SL, Jacobson WC, Dolan LA. Use of the Milwaukee brace for progressive idiopathic scoliosis. J Bone Joint Surg Am. 1996 Apr;78(4):557-67.
  • Tomasz Kotwicki,1 Joanna Chowanska,1,2 Edyta Kinel,3Dariusz Czaprowski,4,5 Marek Tomaszewski,1 and Piotr Janusz1 Optimal management of idiopathic scoliosis in adolescence Adolesc Health Med Ther. 2013; 4: 59–73.
  • Rowe DE1, Bernstein SM, Riddick MF, Adler F, Emans JB, Gardner-Bonneau D. A meta-analysis of the efficacy of non-operative treatments for idiopathic scoliosis. J Bone Joint Surg Am. 1997 May;79(5):664-74.
  • Dr William Olin* and Dr Ignacio Ponseti** ORTHODONTIC CONSIDERATIONS FOR THE PATIENT WEARING A MILWAUKEE BRACE Iowa Orthop J. 2011; 31: 22–29.
  • Ramirez N1, Johnston CE, Browne RH. The prevalence of back pain in children who have idiopathic scoliosis. J Bone Joint Surg Am. 1997 Mar;79(3):364-8.
  • Joseph A Janicki, MD1 and Benjamin Alman, MD FRCSC2 Scoliosis: Review of diagnosis and treatment Paediatr Child Health. 2007 Nov; 12(9): 771–776.

Dr. Giovanni Defilippo – Medico

Giovanni Defilippo Mi chiamo Giovanni Defilippo, sono un ex Medico di Base di Rubiera con 40 anni di esperienza.
Mi sono laureato presso l’università degli studi di Bologna nel 1972 … Biografia completa

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