Questa è la guida definitiva sul conflitto (o impingement) femoro-acetabolare.

E voglio essere chiaro riguardo a questo:

In questa pagina ti spiego come riconoscere questo disturbo e perché si sviluppa, così potrai fare le scelte giuste senza farti influenzare dal dolore.

Ok, andiamo nel dettaglio.

Il conflitto femoro acetabolare si verifica quando le ossa che formano l’anca (testa del femore e acetabolo) non combaciano perfettamente.

Nei movimenti (soprattutto quelli estremi) il contatto anomalo tra femore e acetabolo può causare dei danni ad alcuni elementi dell’articolazione, come il cercine (anello di cartilagine fibrosa sul bordo articolare) e la cartilagine.

Perché fa male?

Il cercine è molto vascolarizzato (è servito da tanti vasi sanguigni) ed innervato (arrivano tanti nervi).

Una lesione traumatica a questo livello può causare un forte dolore, perché i nervi trasportano i segnali del dolore.

Inoltre con il tempo si può verificare la formazione di becchi ossei sul bordo dell’articolazione.

Chi colpisce?

Il conflitto femoro-acetabolare è più frequente nei giovani pazienti sportivi o negli adulti intorno ai 50 anni.

Classificazione del conflitto femoro acetabolare

Esistono tre tipi di impingment:

  • Cam,
  • Pincer,
  • Misto.

1) Tipo Cam

“Cam” sigifica che la testa del femore perde la sua normale forma sferica e diventa più ovale.

conflitto-femoro-acetabolare

© shutterstock.com

In pratica c’è una crescita ossea (di alcuni millimetri) tra la testa e il collo del femore.

Quindi la forma della testa femorale cambia.

Questo tessuto osseo eccessivo urta contro il margine superiore dell’acetabolo e provoca una limitazione del movimento.

2) Tipo Pincer

In questo caso la deformazione è data dall’acetabolo che è più profondo.

C’è un conflitto di tipo a tenaglia perché l’acetabolo copre in modo eccessivo la testa del femore.

La conseguenza è la riduzione del movimento.

3) Tipo Misto

In questo caso c’è una testa femorale deformata e anche un acetabolo più profondo del normale (pincer).

Se queste patologie non sono riconosciute, dopo 20-30 anni si sviluppa l’artrosi.

Se la persona affronta il problema precocemente, si può effettuare un intervento in artroscopia per eliminare l’osso in eccesso e riattaccare il cercine.

L’operazione non dà un beneficio assoluto, ma permette di evitare la degenerazione precoce dell’articolazione.

Quali sono le cause del conflitto femoro-acetabolare?

Secondo molti autori, il conflitto è causato dalla crescita eccessiva di tessuto osseo che schiaccia le strutture intorno all’articolazione, in particolare:

  1. La capsula articolare,
  2. Il labbro acetabolare.

Tuttavia,

Secondo l’autorevole professoressa S. Sahrmann, il conflitto femoro-acetabolare può essere causato dalla debolezza e dallo stiramento del muscolo ileo-psoas.

psoas iliaco, muscolo

© fotolia.com

Infatti, questo muscolo si inserisce sulla capsula anteriore dell’anca.

Quindi,

La contrazione del muscolo ileo-psoas tira la testa femorale verso l’alto e l’interno.

In questo modo, permette alla testa del femore di muoversi senza “pizzicare” la capsula.

In conclusione, la debolezza del muscolo ileo-psoas può favorire il conflitto della capsula articolare.

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Quali sono i sintomi del conflitto femoro acetabolare?

Su questo capitolo ci sono versioni contrastanti.

Secondo alcuni autori, il femore gratta contro il bordo dell’acetabolo provocando dolore.

Inoltre dividono questo disturbo in 3 fasi:

  • Fase precoce: dolore inguinale che arriva fino al gluteo, il dolore si presenta solo dopo uno sforzo fisico intenso.
  • Fase intermedia: dolore sia durante uno sforzo fisico che facendo un movimento di flessione e rotazione interna.
  • Fase avanzata: dolore camminando e anche a riposo. Il passo diventa più corto e la punta del piede si sposta verso l’esterno per ridurre la flessione e la rotazione interna (i movimenti più dolorosi). Quindi il paziente zoppica.

Tuttavia, gli studi scientifici mostrano che tante persone con il conflitto femoro-acetabolare non hanno dolore.

Per esempio:

  1. Secondo uno studio di Jung et al. (2011), su 419 persone che non avevano sintomi, il 13.95% aveva un conflitto di tipo CAM patologico, mentre il 14.88% era borderline (al limite).
  2. C’è anche uno studio di Hack et al. (2010) su 200 persone che non hanno mai avuto un intervento all’anca o problemi all’anca nell’infanzia. In base a questa ricerca il 14% delle persone senza sintomi ha la deformità di tipo CAM in almeno un anca.

Quali test fare per il conflitto femoro-acetabolare?

I test ortopedici per questo tipo di patologia permettono di capire il tipo di conflitto in base all’area del dolore:

  • Dolore al gluteo: l’alterazione ossea è a livello dell’acetabolo,
  • Dolore inguinale o trocanterico: conflitto a livello della testa del femore.

Vediamo i test principali

  • Segno della “C”. Il dolore si irradia dall’inguine al gluteo secondo un percorso a forma di C .
  • Log-Roll test: è un test di rotazione dell’arto:
    1. Il paziente è in posizione supina (a pancia in su), con le ginocchia distese.
    2. L’esaminatore prende la coscia del paziente e la ruota verso l’interno e verso l’esterno.
    3. Confrontando la gamba interessata con la gamba sana, si osservano le differenze.

  • Test del conflitto femoro-acetabolare anteriore:
    Il test di conflitto o di impingement si effettua spingendo la testa del femore contro il cercine anteriore.

    1. Il paziente è sdraiato a pancia in su con il ginocchio e l’anca piegati a 90°,
    2. L’esaminatore porta la coscia verso l’interno (adduzione) e fa una rotazione interna (sposta il piede verso l’esterno),
    3. Se il paziente sente dolore inguinale, cioè nella parte anteriore dell’anca, il test è positivo.
  • Test del conflitto femoro-acetabolare posteriore:
    1. Il paziente è sdraiato a pancia in su con l’anca in estensione (la coscia dietro all’anca), e le gambe fuori dal bordo del lettino,
    2. L’esaminatore porta la coscia verso l’esterno (fa una rotazione esterna dell’anca), mantenendo l’articolazione in estensione (Grant et al. – 2012).
    3. Se il paziente sente dolore all’anca anteriore o posteriore, il test è positivo.


 

Cosa fare? Fisioterapia per il conflitto femoro-acetabolare

La ricerca scientifica ha dimostrato che cambiando le abitudini quotidiane, il dolore all’anca da conflitto diminuisce significativamente.

Per esempio:

Seduto: evitare di incrociare le gambe appoggiando un ginocchio sull’altro.
Si possono accavallare le gambe, ma solo appoggiando la caviglia sul ginocchio opposto (in rotazione esterna dell’anca).

postura corretta, dolore anca

© Massimo Defilippo

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Sdraiato sul fianco: dormire con un cuscino tra le caviglie e le ginocchia. Evitare un’eccessiva flessione dell’anca durante il sonno.

postura a letto, cuscino tra le ginocchia

© shutterstock.com

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Evitare il ciclismo perché è caratterizzato da un’eccessiva flessione dell’anca.

Dopo aver eliminato i sintomi, bisogna stare attenti quando si ritorna alle normali attività.

Programma di esercizi per il conflitto femoro-acetabolare

Sumo squat

Effettuare il sumo squat (con le gambe molto divaricate e i piedi che guardano in fuori) invece dello squat normale.

sumo-squat

© Massimo Defilippo

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Esercizio da supino (pancia in su)

In posizione supina, la persona deve portare passivamente il ginocchio al petto con l’anca ruotata verso l’esterno e abdotta (in pratica il ginocchio deve guardare in fuori).

Interrompere l’esercizio quando si sente il click.

flessione-anca-supino

© Massimo Defilippo

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Esercizio sul fianco

In posizione sdraiata sul fianco, bisogna effettuare l’abduzione e rotazione esterna con il ginocchio leggermente flesso.

abduzione-rotazione-esterna-sul-fianco

© Massimo Defilippo

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Esercizio da prono (pancia in giù)

In posizione prona:

1. Primo esercizio
Piegare il ginocchio.

Quando il ginocchio è flesso a 90 gradi, ruotare l’anca verso l’esterno (la caviglia va sopra al ginocchio).

rotazione esterna anca, prono

© Massimo Defilippo

2. Secondo esercizio
Appoggiare un cuscino sotto l’addome,

Piegare completamente il ginocchio, estendere e ruotare leggermente l’anca verso l’esterno contraendo il muscolo grande gluteo.

Limitare il movimento di estensione alla posizione neutra dell’anca (il femore è sulla stessa linea della schiena, non sopra).

estensione rotazione esterna anca, prono

© Massimo Defilippo

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Esercizio su una gamba sola

In piedi su una sola gamba, piegare il corpo in avanti e l’altro arto inferiore posteriormente.

Rimanere in equilibrio per 30 secondi.

esercizio glutei, equilibrio

© Massimo Defilippo

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Correzione delle abitudini posturali

Secondo l’autorevole professoressa S. Sahrmann, il conflitto femoro-acetabolare si cura con alcune correzioni posturali ed esercizi che elenco di seguito.

1. Il paziente deve imparare ad alzarsi dalla sedia senza ruotare l’anca verso l’interno. In pratica deve tenere le ginocchia divaricate.

alzarsi-exrarotazione

© Massimo Defilippo

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2. È importante correggere la postura in piedi.
Per questo si chiede alla persona di stare con la schiena contro il muro.
Questo che può servire come riferimento per avere una postura corretta in piedi.
Il paziente può anche stare in piedi guardando uno specchio di fianco a sé.
Il fisioterapista insegna il corretto allineamento.

Poiché la nuova postura è percepita come innaturale, il paziente deve guardare lo specchio per sapere come stare.

3. Durante il cammino, il paziente deve contrarre il gluteo ogni volta che il tallone appoggia per terra.
La contrazione favorisce l’attivazione dei muscoli glutei e riduce l’utilizzo dei muscoli posteriori della coscia.

Esercizi per gli Atleti

Tutti pensano che gli atleti debbano fare degli esercizi con pesi per guarire perché hanno dei muscoli forti, invece possono guarire facendo gli esercizi e le terapie come gli altri.

dOLORE ANCA E GLUTEO, GUIDA passo passo

Leggi anche:

Bibliografia

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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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