L’osteopatia è un insieme di tecniche manuali che servono per eliminare alcune cause di dolore muscolo-scheletrico e per risolvere diversi disturbi di organi, visceri e del cranio.
A cosa serve l’osteopatia?
- Il corpo è unico, quindi la terapia non si può concentrare solo sulla zona dolente, ma su tutto il corpo;
- La funzione dipende dalla struttura, non si può pensare di trattare il ginocchio come se avesse la mobilità della spalla;
- L’osteopatia non cura, ma mette il corpo in condizione di curarsi da solo;
- La legge dell’arteria: Un disturbo che rallenta o blocca il flusso del sangue nelle arterie può causare disturbi muscolo scheletrici. Bisogna trattare anche i vasi sanguigni che sono strutture fatte di tessuto connettivo e muscolare.
Questa scienza è riconosciuta da numerosi stati europei ed extraeuropei: Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Svezia, Inghilterra, Canada, Stati uniti, Australia ecc.
Come funziona?
Generalmente, i pazienti pensano che l’osteopata sia il professionista che effettua le manipolazioni vertebrali e fa crick-crack.
Questa è solo una delle tecniche utilizzate, ma non per tutti i pazienti perchè possono esserci alcune controindicazioni.
Oggi tutti sanno che un dolore alla spalla può essere causato dall’articolazione tra scapola e braccio, ma anche da organi interni, disturbi degli arti inferiori (per esempio un cattivo appoggio del piede), da una pericardite o da un tumore all’apice del polmone.
La valutazione è l’attività più importante che deve svolgere un professionista per due motivi: capire se il trattamento è controindicato e trattare la causa del disturbo, invece della conseguenza.
L’osteopatia non cura direttamente il sintomo che avverte il paziente, ma cerca la causa e la elimina, anche se per questo il terapista deve agire su altre parti del corpo, per questo è definita olistica.
L’osteopatia è divisa in tre parti correlate tra loro:
- La parte strutturale lavora sull’apparato muscolare e scheletrico, quindi ossa, articolazioni, muscoli, legamenti, tendini, capsula articolare, nervi ecc.
- La craniale agisce sulle articolazioni del cranio (mandibola, osso zigomatico, ecc.).
- La viscerale lavora sul tessuto connettivo che contiene i visceri e gli organi interni.
L’osteopatia agisce anche sulla circolazione sanguigna dei tessuti, attenua il dolore riferito che può essere la causa dei sintomi del paziente.
Questa terapia è ottima per prevenire ed evitare le recidive.
L’osteopatia si può utilizzare anche per trattare i bambini e i neonati, anzi in questi casi i risultati possono essere migliori perché il corpo è più malleabile.
Cosa sono le manipolazioni vertebrali o thrust?
Per eseguire correttamente queste tecniche, bisogna posizionare l’articolazione del paziente vicino al limite di movimento ed eseguire una rotazione o una trazione passiva ad alta velocità, ma di piccola ampiezza.
Nell’ambito dell’osteopatia, le manipolazioni sono effettuate all’interno del range articolare fisiologico, non si deve mai lussare o sublussare una vertebra, queste sono tecniche ortopediche che devono essere eseguite da medici ortopedici specializzati.
Il thrust è utilizzato perché produce effetti neurofisiologici importanti, questo stimolo rapido distende la capsula articolare e allontana le faccette articolari, in questo modo attiva i corpuscoli di Pacini.
I corpuscoli di Pacini sono una parte del sistema nervoso e inviano al midollo spinale il segnale di inibire i motoneuroni, cioé i fasci di nervi che causano la contrazione del muscolo.
Il segnale provoca il rilassamento del muscolo e il termine dello spasmo.
Gli studi di “Maigne e Guillon” sui cadaveri mostrano anche un effetto sulla pressione interna del disco intervertebrale.
Nella prima fase della manipolazione la pressione discale aumenta e successivamente si riduce.
In caso di protrusione discale, l’effetto può essere un lieve spostamento del disco intervertebrale che smette di premere sul nervo.
Gli effetti della manipolazione vertebrale osteopatica sono:
- Eliminare gli spasmi muscolari,
- Rimettere in asse le faccette articolari per permettere uno scorrimento corretto delle vertebre tra loro,
- Ripristinare il normale flusso sanguigno,
- Ristabilire la soglia del dolore precedente.
Le manipolazioni vertebrali devono essere fatte bene per evitare di causare danni ai pazienti.
Quali sono le indicazioni?
L’osteopatia è indicata nei dolori articolari, muscolari, legamentosi, nervosi, discali ecc. Alcuni squilibri funzionali possono essere risolti con l’osteopatia; disturbi come la gastrite, l’ernia iatale, la stipsi, l’incontinenza urinaria, l’asma, i dolori mestruali e i disturbi di organi genitali.
Il trattamento degli organi interni si può utilizzare anche per pazienti che presentano sintomi lombo-sacrali o dorsali perché spesso il dolore riferito in queste strutture origina dagli organi (stomaco, fegato ecc.).
L’osteopatia craniale agisce sui pazienti che hanno sintomi come: mal di testa, emicrania e sinusite, disturbi dell’udito e insieme all’odontoiatra tratta i disturbi dell’articolazione della mandibola e la malocclusione.
Le manipolazioni vertebrali hanno dei rischi?
Ci possono essere dei rischi legati alla circolazione sanguigna al collo.
Per questo bisogna fare dei test prima di manipolare la cervicale.
Test per l’insufficienza vertebro-basilare
Per scartare l’insufficienza vertebro basilare il medico prescrive l’eco-doppler.
Tuttavia, c’è anche un test fisico per valutare la circolazione delle arterie cervicali.
Consiste nel tenere la posizione di estensione e rotazione del collo per 25 secondi.
Però non è considerato molto affidabile (Cote et al. 1996).
Leggi anche:
Bibliografia
- Jeanette A. Mitchell; Changes in vertebral artery flow following normal rotation of the cervical spine; Journal of Manipulative and Physiological Therapeutics; 347-351, 2002
- R. Grant; Vertebral Artery Testing – the Australian Association protocol after 6 years; Manual Therapy; 1996; 1; 149-153
- Li YK, Zhang YK, Lu CM, Zhong SZ. Changes and implications of blood flow velocity of the vertebral artery during rotation and extension of the head. J Manipulative Physiol Ther. 1999;22:91–95.
- Cote P, Kreitz BG, Cassidy JD, Thiel H. The validity of the extension-rotation test as a clinical screening procedure before neck manipulation. J Manipulative Physiol Ther. 1996;19:159–164.