Una frattura del metacarpo è la rottura di una delle ossa del palmo della mano.
Il palmo della mano è formata da 5 ossa metacarpali che connettono il polso alle dita.
Una frattura a questo livello può essere causata da:
- Cadute,
- Schiacciamento,
- Torsione,
- Contatto diretto negli sport.
Nella maggior parte dei casi, una frattura della mano guarirà bene senza un intervento chirurgico.
In tal caso, la terapia consiste in un gesso o un tutore o uno splint.
Per fratture scomposte che non si riescono a ridurre correttamente (cioè se i frammenti non rimangono allineati) può essere necessaria un’operazione.
Anatomia delle ossa della mano
Tra le ossa della mano ci sono:
Falangi
Sono le piccole ossa che formano il pollice e le altre dita.
Ci sono due falangi nel pollice e tre in ciascuna delle dita.
Metacarpi
Si tratta di cinque ossa che si trovano nel palmo della mano.
Ogni metacarpo è diviso in:
- Testa,
- Collo,
- Corpo.
Quale metacarpo si frattura più spesso?
La frattura più frequente è quella del quinto metacarpo, l’osso nella mano collegato al mignolo.
Questa è detta anche “frattura del pugile” e coinvolge il “collo” dell’osso, vicino all’articolazione.
La frattura di un pugile è causata di solito da un pugno contro un oggetto duro quando la mano è chiusa a un pugno.
Come si può sviluppare una frattura al metacarpo?
Ci sono diversi tipi di trauma che possono causare questa lesione, i più frequenti sono:
- Colpo diretto alla mano
- Trauma in rotazione con carico assiale (con una spinta nel perpendicolare all’osso)
- Traumi ad alta energia (per esempio un incidente in automobile).
Qual è la parte dell’osso colpita più spesso?
Il collo metacarpale è la zona più comune di frattura.
Qual è la frequenza della frattura al metacarpo?
Le fratture metacarpali rappresentano il 40% di tutte le lesioni alle mani.
Gli uomini di età compresa tra 10 e 29 anni hanno la più alta incidenza di fratture del metacarpo.
Segni e sintomi di una frattura del metacarpo
Complicanze precoci della frattura del metacarpo
- Deformità (raro),
- Incapacità di muovere almeno un dito,
- Accorciamento di un dito,
- In caso di frattura di un pugile, la nocca del paziente può diventare infossata. Ciò è causato dallo spostamento o dall’angolazione dell’estremità o della “testa” dell’osso metacarpale;
- Sindrome compartimentale, si verifica quando aumenta in modo eccessivo la pressione all’interno di un muscolo;
- Fratture multiple o lussazioni di un articolazione (per esempio tra il polso e il metacarpo);
- Lesioni da schiacciamento.
Come si arriva alla diagnosi?
Esame fisico
Il medico deve chiederti delle informazioni sui sintomi.
Poi effettua un attento esame delle dita e della mano.
Durante l’esame, il dottore cerca:
- Gonfiore o ematomi,
- Deformità,
- Tagli o lacerazioni sulla pelle intorno alla lesione,
- Riduzione del movimento (rigidità),
- Stabilità articolare,
- Intorpidimento delle dita, un segno di possibili danni ai nervi.
In genere, il medico valuta i tendini della mano per assicurarsi che funzionino correttamente.
Inoltre, verifica l’instabilità delle articolazioni vicino alla frattura.
Rischi associati alla lesione
Il medico deve ispezionare la mano alla ricerca di:
- Ferite aperte,
- Lesioni associate.
Cosa può succedere insieme alla frattura?
- Il tendine estensore delle dita può essere lacerato e retratto;
- In caso di lesione cutanea sul dorso della mano e frattura metacarpale, è quasi sempre una frattura esposta;
- La deformità indica la posizione della lesione ossea;
- Una deformità alla base del metacarpo può indicare una lussazione dell’articolazione tra polso e metacarpo;
- L’accorciamento può essere valutato confrontando la mano controlaterale;
- Una rotazione dell’osso si valuta guardando l’unghia in flessione parziale e flessione completa, rispetto al lato controlaterale
Esame del movimento
- In genere non ci sono blocchi di movimento a meno che non siano presenti ferite aperte,
- Bisogna verificare l’integrità dei tendini flessori ed estensori delle dita in presenza di ferite aperte,
Esame dei nervi
- Le ferite dorsali possono danneggiare il ramo sensitivo del nervo radiale e ulnare,
- Le ferite del palmo possono danneggiare i nervi digitali.
Esami diagnostici per la frattura di un metacarpo
La radiografia dà immagini di strutture come l’osso.
Il medico può ordinare la radiografia in diverse proiezioni (anteriore, obliqua, ecc.) per aiutare a identificare alcune caratteristiche della frattura, come:
- La posizione,
- L’estensione della frattura.
Terapia per la frattura del metacarpo
Guarda come guarire velocemente dopo una frattura, clicca qui
Trattamento non chirurgico
Se i frammenti di una frattura non si allineano in una posizione accettabile, il medico può riallineare i frammenti ossei manipolandoli delicatamente senza fare un’incisione.
Questa procedura è chiamata riduzione chiusa.
Un gesso o un tutore può essere applicato per mantenere le ossa allineate mentre guariscono.
Il tutore o il gesso si può estendere dalla punta delle dita quasi al gomito per stabilizzare correttamente le ossa.
Controlli
Il medico probabilmente ordina una seconda serie di radiografie circa 2 settimane dopo.
Questo è importante per assicurarsi che si formi il callo osseo nella posizione corretta.
A seconda della posizione e della stabilità della frattura, potrebbe essere necessario indossare il tutore per 3-6 settimane totali.
Riabilitazione per una frattura del metacarpo
Gli esercizi delicati con le mani di solito possono iniziare dopo 3 settimane dalla frattura.
Anche se la frattura è nel metacarpo, di solito la limitazione del movimento è nelle dita.
Quindi, bisogna fare degli esercizi con le dita.
Quello che ho visto in anni di fisioterapia è che bisogna favorire la guarigione della frattura, ma bisogna curare i danni:
- Dell’immobilizzazione,
- Causati dalla pressione di gessi e tutori.
Infatti, la rigidità è causata soprattutto dal gesso o dal tutore che si tiene 24 ore al giorno.
Inoltre, la pressione di questi oggetti sulla pelle e sui muscoli riduce la circolazione.
Questo provoca maggior rigidità del tessuto connettivo e dolore.
Quindi, oltre agli esercizi associo sempre un trattamento su muscoli e tessuti superficiali:
- Del braccio,
- Dell’avambraccio.
La riabilitazione delle fratture metacarpali serve per il recupero:
- Della piena mobilità,
- Della forza, in particolare dei muscoli intrinseci della mano.
Prima si fanno degli esercizi a corpo libero e poi si utilizzano degli oggetti come:
- Palline terapeutiche,
- Piccoli pesi,
- Reti elastiche.
Trattamento chirurgico
Per curare alcune fratture della mano può servire un intervento chirurgico per riallineare e stabilizzare i frammenti di osso.
Questo si verifica in:
- Fratture aperte in cui pezzi di osso hanno leso la pelle,
- Fratture scomposte con diversi frammenti.
In poche parole, il chirurgo:
- Incide la pelle sopra la frattura,
- Riposiziona i frammenti ossei nella posizione corretta,
- Fissa questi frammenti con bacchette metalliche, chiodi e placche.
Dopo l’intervento chirurgico, potrebbe essere necessario usare un tutore per un certo periodo di tempo in modo da proteggere la frattura.
Se l’osso non si allinea correttamente durante la guarigione, il dito potrebbe perdere alcune funzioni.
In base all’intervento effettuato e alle condizioni del paziente, l’ortopedico indica dopo quanto tempo si possono riprendere le attività quotidiane.
Complicanze tardive delle fratture della mano
Poiché alcune fratture richiedono un’immobilizzazione prolungata in un gesso o tutore, la mano e le dita potrebbero diventare rigide.
Il medico o, in alcuni casi, un terapista occupazionale, un fisioterapista o un terapista della mano, mostrano gli esercizi specifici per aiutare a:
- Ridurre la rigidità,
- Migliorare la funzionalità.
Anche dopo aver seguito attentamente le istruzioni terapeutiche dopo il trattamento della frattura, in alcuni rari casi, il paziente può avere ancora difficoltà con rigidità (perdita di movimento) nella mano.
Questo può capitare a causa di:
- Aderenze che si formano nei tessuti traumatizzati,
- Ostacolo al movimento dato dai mezzi di sintesi usati per stabilizzare i frammenti di osso.
In questo caso, il medico può raccomandare un’operazione chirurgica per ripristinare il movimento e / o la funzionalità del dito.
Tra questi interventi ci sono:
- Rimozione chirurgica dei mezzi di sintesi impiantati (come viti o placche),
- Tenolisi: liberare un tendine dal tessuto cicatriziale.
In genere, queste procedure vengono utilizzate una volta che una frattura è guarita.
Leggi anche: