La terapia per la frattura scomposta e il tempo di recupero dipendono dalla gravità della lesione.

L’osso si rigenera continuamente, anche quando non è rotto.

Questo processo naturale permette la guarigione spontanea in caso di frattura.

Tuttavia, per la guarigione di una frattura scomposta serve la riduzione dell’ortopedico.

Che cosa significa?

Ridurre una frattura significa correggere l’allineamento dei frammenti dell’osso rotto.

Riduzione-di-una-frattura

Nella maggior parte dei casi la riduzione di una frattura consiste:

  1. Nella trazione dell’arto per ottenere un migliore allineamento,
  2. Nell’immobilizzazione con un gesso o una stecca.

Se la riduzione non può essere raggiunta in modo soddisfacente (l’allineamento non è adeguato o abbastanza stabile), può essere necessaria un’operazione chirurgica.

Solitamente si interviene chirurgicamente fissando i capi ossei con:

  1. Delle viti,
  2. Una placca
  3. Un chiodo endomidollare (che si inserisce nel midollo osseo delle ossa lunghe).

 

Primo soccorso

Non spostare la persona che si trova a terra dopo un trauma, tranne se è necessario per evitare pericoli.
Effettuare le seguenti azioni immediatamente, in attesa di un medico:

  • Bloccare l’emorragia. Applicare una pressione sulla ferita con una benda sterile, un panno o un vestito pulito.
  • Immobilizzare la zona ferita.
  • Non cercare di riallineare le ossa o spingere un osso che è fuoriuscito. Una persona addestrata può applicare una stecca lungo l’area colpita sopra e sotto la zona fratturata se non è presente un medico nelle vicinanze. Un pezzo di cotone può aiutare a ridurre il fastidio della stecca.
  • Applicare un impacco di ghiaccio per limitare il gonfiore ed alleviare il dolore, fino a quando arriva il personale di emergenza. Non applicare il ghiaccio direttamente sulla pelle, ma avvolgere qualche cubetto in un asciugamano o utilizzare una borsa fredda.
  • Se possibile, sollevare le gambe.

Come si fa a guarire presto dopo una frattura?

Innanzitutto ti spiego cosa succede dopo una frattura, così riesci a capire perché alcune cose possono farti guarire prima.

Il processo di autoriparazione della frattura è spontaneo e naturale.

Tuttavia, ciò che facciamo in questo periodo è fondamentale per guarire prima.

 

Come guarisce una frattura?

La guarigione delle fratture è divisa in tre fasi:

  • La fase di infiammazione è il primo stadio di guarigione.
    Immediatamente dopo la frattura si forma un coagulo di sangue che consente l’arrivo di:

    • Cellule infiammatorie (che provocano l’infiammazione),
    • Cellule che ripuliscono l’area.

In questa fase iniziale, gli osteoclasti (cellule che erodono l’osso) sciolgono e riciclano i detriti ossei.

  • La seconda fase “riparativa” inizia circa due settimane dopo la frattura. In questa fase, alcune cellule (osteoblasti e condroblasti) formano il callo osseo, cioè un ponte di tessuto osseo tra i frammenti di osso. Questo si sviluppa sopra al coagulo di sangue e di fibrina che si era formato dopo il trauma.
  • La fase finale è nota come fase di rimodellamento. In questa fase il callo diventa osso maturo e forte.

L’ortopedico ti ha spiegato come fare per ridurre i tempi di guarigione?

Generalmente il medico dice solo di limitare l’utilizzo dell’osso fratturato.

Scopri cosa fare invece!

Esigenze di nutrimento dopo una frattura

In caso di frattura, l’organismo ha maggiori esigenze di nutrienti per ricostruire l’osso.

I primi 2-3 giorni la persona potrebbe non avere fame e avere una sensazione di malessere.

Quindi meglio seguire i segnali del corpo e non forzare la persona ad alimentarsi.

Ma dopo è importante:

  • Introdurre molti aminoacidi (componenti delle proteine) che servono per riparare l’osso.
    Avere una buona circolazione sanguigna perché è fondamentale un apporto di ossigeno e nutrienti che arriva alle cellule attraverso il sangue;
  • Mangiare una quantità elevata di antiossidanti perché il trauma ha provocato un aumento dei radicali liberi.

In caso di fratture multiple, il fabbisogno calorico può arrivare fino a 6000 calorie al giorno (Kakar et al. – 2004).

Cosa mangiare per recuperare prima dopo una frattura?

Circa metà volume dell’osso è composto da proteine.
Numerosi studi scientifici documentano l’accelerazione della guarigione della frattura anche con un aumento di soli 10-20 grammi di proteine al giorno.

Alcuni aminoacidi sono più importanti, in particolare la lisina migliora l’assorbimento del calcio nell’osso.

Esigenze-di-nutrimento-dopo-una-frattura

Alimenti antinfiammatori

Gli antiossidanti riparano i danni provocati dai radicali liberi.

Questi sono prodotti in grande quantità dopo una frattura ossea (Sheweita et al. – 2007).

Quindi si consiglia di mangiare molta verdura che è ricca di antiossidanti.

Alimenti per ridurre il dolore

Si può provare a ridurre il dolore con degli antinfiammatori naturali come:

  1. Bioflavonoidi (pigmenti contenuti nei vegetali, per esempio la quercetina), si trovano per esempio nei meloni, albicocche, carote, mirtillo, ecc.
  2. Acidi grassi omega-3 che si trovano nel pesce, noci, mandorle, nocciole, semi di lino, ecc.

Che minerali servono?

I minerali sono fondamentali perché l’osso è composto soprattutto da minerali, in particolare:

  1. Calcio,
  2. Fosforo,
  3. Magnesio,
  4. Silicio,
  5. Zinco.

Lo zinco è fondamentale per la formazione del callo osseo, si trova soprattutto in:

  1. Carne,
  2. Pesce,
  3. Uova,
  4. Frutta con guscio.

Il calcio e il fosforo sono i principali componenti dell’osso.

Il calcio si trova soprattutto nel latte e latticini, ma questi alimenti possono causare altri problemi di salute.

Quindi si consigliano altri alimenti ricchi di calcio:

  • Semi di sesamo e lino,
  • Mandorle e nocciole,
  • Erbe come il basilico, salvia e origano,
  • Verdure come tarassaco, aglio e spinaci,
  • Legumi come soya e lupini,
  • Altri alimenti come amaranto, sardine e alga agar.

Tra gli alimenti ricchi di fosforo ci sono i cereali e i latticini, che però sconsigliamo perché possono causare un aumento della glicemia o un’infiammazione intestinale.

Gli altri alimenti sono:

  • Frutta con guscio: mandorle, pistacchi, anacardi e pinoli.
  • Legumi: soia, fagioli, fave,
  • Pesce: Spigola, orata, merluzzo.

Quali vitamine sono indispensabili?

Le vitamine fondamentali per recuperare presto dopo una frattura sono:

  • Vitamina C,
  • Vitamina D,
  • Vitamina K,
  • Vitamine B.

In particolare:

  • Uno studio sui ratti ha mostrato che un integratore di vitamina C ha velocizzato la guarigione dopo una frattura. Questo perché la vitamina C permette di sintetizzare (produrre) correttamente il collagene dell’osso.
  • La vitamina D permette di assorbire il calcio e tenere un alto livello nel sangue. La carenza di vitamina D provoca una guarigione non corretta della frattura.
  • La vitamina K è fondamentale per legare il calcio all’osso, inoltre, la vitamina K aiuta a tenere alto il livello di calcio nel sangue perché diminuisce l’eliminazione attraverso le urine.

Uno studio svedese sulle persone con fratture dell’anca del 2006 ha mostrato gli effetti dell’assunzione di integratori con multi-nutrienti, contenenti:

  1. Proteine,
  2. Carboidrati,
  3. Amminoacidi,
  4. Sodio,
  5. Potassio,
  6. Calcio,
  7. Magnesio,
  8. Cloruro,
  9. Oligoelementi,
  10. Vitamine liposolubili,

Solo il 15% dei pazienti che hanno partecipato allo studio avevano sviluppato delle complicanze rispetto al 70% delle persone del gruppo che non ha assunto integratori (Eneroth et al. – 2006).

Carenza di vitamina D ed esposizione al sole

Oggi, molte persone hanno una carenza di vitamina D.

Per formare la forma attiva della Vitamina D, serve l’esposizione al sole.

Perché?

Quando la pelle è esposta alla luce solare, produce vitamina D a partire dal colesterolo.

I raggi ultravioletti B (UVB) del sole colpiscono il colesterolo nelle cellule della pelle e danno l’energia necessaria per la produzione della vitamina D.

La vitamina D permette alle cellule dell’intestino di assorbire:

  1. Calcio,
  2. Fosforo.

Questi sono due minerali essenziali per il mantenimento di ossa forti e sane.

Si trova anche negli alimenti?

Possiamo avere un po ‘di vitamina D anche da alcuni alimenti, in particolare:

  • Pesce azzurro come salmone, sgombro e sardine,
  • Carne rossa,
  • Uova.

Esercizio fisico e guarigione delle fratture

Il tessuto osseo risponde al carico del peso corporeo:

  1. Aumentando la sintesi della matrice cellulare,
  2. Disponendo le fibre collagene in modo corretto per resistere alle forze esterne.

In pratica, il peso corporeo aumenta la concentrazione dei fattori di crescita di osso e cartilagine dal 28 al 50% (Ganadhiepan et al. – 1925).

Inoltre per velocizzare la guarigione è fondamentale avere una buona circolazione sanguigna.

Anche questo si può ottenere con l’esercizio fisico.

Non bisogna limitarsi ai movimenti della parte del corpo fratturata, ma in caso di frattura nell’arto inferiore o superiore bisogna muovere tutto l’arto.

 

Cosa evitare per guarire prima da una frattura?

Farmaci contro il dolore

Farmaci antinfiammatori

L’infiammazione è una reazione naturale dell’organismo che serve per riparare i danni.

In caso di frattura è necessaria per far partire il processo di guarigione.

Molti pensano che l’infiammazione sia una cosa negativa da bloccare, in realtà è esattamente l’opposto.

Infatti, l’infiammazione permette di portare ai tessuti più sangue con:

  1. Ossigeno,
  2. Nutrienti.

Ora ti spiego brevemente e semplicemente quali sono le sostanze che causano l’infiammazione nell’organismo.

Ci sono in particolare due enzimi cicloossigenasi (COX-1 e COX-2) che intervengono nella produzione delle prostaglandine.

Cosa sono?

Si tratta di sostanze composte da acidi grassi insaturi che permettono di creare un’infiammazione.

Quindi permettono di iniziare il processo di riparazione.

Conclusione:

In caso di frattura, si sconsiglia di assumere degli antinfiammatori non steroidei perché inibiscono (bloccano) gli enzimi COX-1 e COX-2 di cui parlavamo alcune righe sopra.

Quindi, possono ritardare la guarigione.

Tra i farmaci da evitare ci sono:

  1. Brufen,
  2. Naprossene,
  3. Aulin,
  4. Aspirina.

L’alternativa accettabile per ridurre il dolore è il paracetamolo (Tachipirina).

Fumo

Numerosi studi scientifici mostrano che il fumo ritarda il processo di guarigione

Secondo uno studio di Schmitz e altri (1999) Ad esempio, nei fumatori con frattura della tibia, i tempi di recupero sono più lunghi del 62%.

Inoltre, Buckley et al. (2004) hanno visto che le complicanze post intervento sono molto più frequenti, in particolare:

  1. Ritardo di formazione del callo osseo,
  2. Infezione,
  3. Mancata unione dei frammenti (pseudoartrosi).

Abuso di alcol

L’alcol in eccesso può essere tossico per l’osso e può aumentare le complicanze nella fase di recupero dopo una frattura, tra cui l’infezione.

Cosa-evitare, guarire-frattura, alcool

 

Tabella riassuntiva

Cosa fare Cosa evitare
Dieta ricca di:

  • Proteine,
  • Minerali,
  • Antiossidanti.
Farmaci antinfiammatori
(non steroidei)
Esposizione al sole Alcool
Esercizio fisico Fumo

 

 

Intervento chirurgico per la frattura scomposta

Quando arriva il paziente in pronto soccorso, l’ortopedico effettua una riduzione chiusa e l’immobilizzazione della frattura sotto anestesia, in pratica:

  • Le ossa sono manipolate finché i frammenti sono allineati correttamente.
  • Si applica un gesso per mantenere la posizione dei frammenti.r

Quando operare?

Le fratture che possono essere operate sono:

  1. Scomposte,
  2. Instabili, cioè c’è il rischio che i frammenti di osso si spostino.

Se è presente il rischio di una mancata guarigione, si consiglia un intervento chirurgico.

Intervento-chirurgico-per-la-frattura-scomposta

A volte, le fratture che sembrano allineate e immobilizzate adeguatamente possono risultare instabili al controllo successivo.

In questi casi bisogna intervenire chirurgicamente.

Nella riduzione aperta si effettua un’incisione in sala operatoria per poter fissare le ossa con:

  • Chiodi,
  • Placche,
  • Viti.

In caso di grave frattura comminuta o esposta, il chirurgo può consigliare un fissatore esterno.

Questo dispositivo forma un impalcatura fuori dall’arto collegata all’osso mediante:

  • Chiodi
  • Fili metallici.
Fissatore-esterno

Fissatore esterno per frattura di tibia e perone

l vantaggio del fissatore esterno è che riduce sensibilmente i tempi di immobilizzazione e di recupero.

 

Terapia fisica e fisioterapia

Circa il 5 – 10% delle fratture ossee non riesce a guarire normalmente.

Le conseguenze possono essere:

  1. Un ritardo nel consolidamento,
  2. Una mancata unione.

In questi casi la fisioterapia è fondamentale per avviare il processo di guarigione.

Per recuperare la forza muscolare e la mobilità delle articolazioni rigide bisogna effettuare degli esercizi specifici di riabilitazione.

Terapia-fisica-e-fisioterapia

Molti non sanno che una frattura all’arto inferiore provoca anche una riduzione dell’equilibrio.

Quindi bisogna fare anche degli esercizi per recuperarlo.

Per esempio?

Prova a rimanere in piedi sul piede dell’arto fratturato.

Vedrai una differenza enorme tra l’arto sano e quello che ha subito la frattura.

 

Ultrasuoni

Uno studio di Della Rocca (2009) sul trattamento delle fratture con ultrasuoni pulsati a bassa intensità mostra che negli animali questa terapia può velocizzare la guarigione.

Tuttavia, come spesso accade ci sono risultati contrastanti.

Infatti, secondo Schandelmaier e altri (2017), questa terapia:

  • Non migliora i risultati,
  • Probabilmente non ha effetto sulla guarigione delle fratture.

 

Onde d’urto

Le onde d’urto generano:

  • Degli stimoli meccanici (forze compressive) dirette,
  • Il fenomeno della cavitazione.

Questi effetti possono provocare delle microfratture (Ogden et al. – 2001).

Ma come? Io vado a curarmi e la terapia provoca delle microfratture?

Si, perché se il processo di riparazione è interrotto, bisogna fare qualcosa per farlo ripartire, per formare di nuovo un’infiammazione acuta.

Da qui, l’organismo riprende il processo di auto-guarigione che era rallentato o interrotto.

Le onde d’urto sono utili:

  1. In caso di mancata unione (pseudoartrosi), cioè se non si forma il callo osseo,
  2. Per le fratture in fase acuta.

Onde-urto, fratture

La terapia è dolorosa sulla frattura, ma secondo Birnbaum e altri, l’anestesia non è necessaria per un numero di colpi minore di 2000.

Sull’efficacia della terapia non ci sono dubbi, per esempio secondo Leal e altri (2015) le onde d’urto dovrebbero essere il trattamento standard per i pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali.

Come impostare i parametri della macchina?

Ci aiutano Vulpiani e altri (2012) che consigliano di fare fino a 3 cicli di terapie con i seguenti parametri:

  1. 3-5 sedute da 2500 – 3000,
  2. Pressione di 0,25-0,84 mJ/mm2,
  3. 48/72 ore tra una seduta e l’altra.

Tuttavia, io aspetto 5/7 giorni tra una seduta e l’altra.

Dopo quanto tempo si vedono i risultati delle onde d’urto?

In caso di mancata unione (pseudoartrosi), i risultati della terapia si vedono dopo 8/10 settimane (Moretti et al. – 2009).

 

Magnetoterapia

Tutti i fisioterapisti e ortopedici conoscono i risultati direi quasi miracolosi di questa terapia.

Tanti studi scientifici sono stati fatti riguardo l’accelerazione della formazione e della guarigione dell’osso.

Secondo Aaron et al. (2004), nel 75/85% dei casi di pazienti con mancata unione, la magnetoterapia ha permesso il consolidamento (la guarigione).

Non solo.

Anche uno studio di Bassett e altri (1981) mostra una percentuale di successo dell’87% nella cura di fratture della difaisi (parte centrale) tibiale con mancata unione dei frammenti ossei.

Come agisce la magnetoterapia?

Non ci sono certezze, ma ci sono diverse teorie, tra cui:

Secondo Boopalan et al. (2009), il meccanismo di guarigione sembra essere un aumento del fattore di crescita TGF-ß a livello della frattura,

Kotani e altri hanno visto in un esperimento di laboratorio un aumento della:

  • Differenziazione (trasformazione) delle cellule che producono il tessuto osseo (osteoblasti),
  • Produzione di matrice ossea (sostanza non cellulare che compone l’osso).

Questi effetti sono confermati da uno studio di Yamamoto e altri (2003).

Infine, secondo Markov, la magnetoterapia agisce sul legame e sul trasporto del calcio.

Come tutti sanno, il calcio è il principale minerale contenuto nell’osso.

 

Prognosi della frattura scomposta

Il tempo di recupero dopo una frattura dipende da molti fattori come:

  • Posizione della frattura
  • Grado di angolazione
  • Deformità del segmento
  • Possibilità di guarigione completa
  • Altre lesioni concomitanti
  • Età e livello di attività del paziente

 

Tempi di recupero

La guarigione della frattura può aver bisogno di parecchie settimane o mesi, in base:

  1. Alla gravità della frattura
  2. Alle condizioni del paziente.

Tuttavia, Il paziente può tornare alle normali attività anche se l’osso non è saldato completamente.

Molti pazienti mi chiedono perché la parte del corpo con la frattura è diventata più grossa?

Non si tratta di gonfiore, ma il corpo produce callo osseo in eccesso, quindi l’osso è più spesso in quella zona.

Quindi è normale e generalmente rimane così anche a distanza di tanti anni, ma non è un problema.

Leggi anche:

Bibliografia:

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Dr. Giovanni Defilippo – Medico

Giovanni Defilippo Mi chiamo Giovanni Defilippo, sono un ex Medico di Base di Rubiera con 40 anni di esperienza.
Mi sono laureato presso l’università degli studi di Bologna nel 1972 … Biografia completa

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