In questo articolo ti mostro in maniera semplice e illustrata gli esercizi di riabilitazione per l’instabilità di spalla:

  1. La fase iniziale,
  2. La fase intermedia,
  3. La fase avanzata (per gli atleti).

Inoltre ti spiego a cosa servono questi esercizi di fisioterapia.

Ok, iniziamo

In cosa consiste la riabilitazione per l’instabilità di spalla?

Ci sono degli esercizi da effettuare in caso di instabilità della spalla per migliorare la forza e il controllo del movimento.

In questo modo è possibile prevenire le lussazioni e le sublussazioni.
Qui sotto c’è il protocollo riabilitativo e la descrizione degli esercizi con le foto.

E’ fondamentale seguire le istruzioni del chirurgo.
In questo articolo ti spiego il protocollo standard, cioè il programma di riabilitazione generale.
Tuttavia, il chirurgo potrebbe consigliare un programma personalizzato.

Gli esercizi di riabilitazione di questo articolo si riferiscono al periodo in cui l’ortopedico ti dice di iniziare la fisioterapia, ma non in fase acuta (i primi giorni dopo una lussazione).
Se non hai mai avuto una lussazione, puoi già iniziare questi esercizi per la sublussazione.

 

Esercizi di fase I per l’instabilità della spalla – fase acuta

Obiettivi:

  1. Diminuire il dolore e l’infiammazione,
  2. Migliorare l’ampiezza di movimento,
  3. Recuperare la forza e ristabilire l’equilibrio muscolare.

Esercizi per migliorare l’ampiezza di movimento

  1. Esercizi pendolari
  2. Sollevamento del braccio con una corda su una puleggia
esercizio per la spalla, con la corda

© Massimo Defilippo

  1. Elevazione a 90 gradi, con progressione fino a 145/150 gradi
  2. Rotazione interna con braccio sul piano scap olare (45 gradi di abduzione*)
  3. Rotazione esterna con braccio sul piano scapolare (45 gradi di abduzione)
  4. Elevazione laterale del braccio a 90 gradi di abduzione.

* L’abduzione è il movimento del braccio verso l’esterno (sollevamento laterale)

Esercizi di rafforzamento
All’inizio, gli esercizi di rafforzamento consistono in contrazioni isometriche (senza movimento) indolori per:

  1. Iniziare a utilizzare i muscoli,
  2. Ritardare la perdita di tono muscolare (Fonte).

Esercizi isometrici del braccio (contrazioni senza movimento)

  1. Flessione (elevazione)
  2. Abduzione
  3. Estensione (spostamento posteriore del braccio)
  4. Rotazione esterna a 0 gradi di abduzione
  5. Rotazione interna a 0 gradi di abduzione
isometrico, spalla, muro

© Massimo Defilippo

 

Esercizi isometrici scapolari

  1. Retrazione (spostamento all’indietro) / protrazione (avanzamento) della scapola
  2. Elevazione / depressione (spostamento verso il basso) della scapola
  3. Spostare un peso con il braccio sul piano scapolare: esercizi a catena cinetica chiusa, cioè con la mano bloccata contro una superficie rigida (per esempio contro un muro) o un oggetto.
  4. Rotazione esterna / interna a 30 gradi di abduzione

È stato dimostrato che gli esercizi a catena chiusa favoriscono il reclutamento dei muscoli della scapola.
In caso di debolezza del trapezio medio e inferiore e / o del dentato anteriore, questi esercizi possono essere utili.
Posizione iniziale:

  1. Quadrupedica (a 4 zampe) con la pancia sulla palla.
  2. Sollevare e distendere una gamba e poi l’altra.
esercizio, instabilità spalla

© Massimo Defilippo

Fonte

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Evitare i movimenti al limite dell’ampiezza di movimento nella prima fase per ridurre la tensione della capsula articolare.

Esercizi della fase II per l’instabilità della spalla – intermedi

Obiettivi:

  1. Recuperare la forza muscolare,
  2. Migliorare il controllo neuromuscolare della spalla, in pratica è la coordinazione dei muscoli che partecipano al movimento,
  3. Migliorare la propriocezione (consapevolezza del corpo nello spazio) e la sensazione del movimento e della contrazione dei muscoli.

Criteri per passare alla Fase II:

  • Ampiezza di movimento passiva quasi completa (la rotazione esterna può essere ancora limitata),
  • Dolore minimo,
  • Buon recupero della forza nella rotazione interna, esterna, la flessione e l’abduzione,
  • Stabilità durante i movimenti.

Progredire alle attività a 90 gradi di abduzione (senza dolore).

Gli esercizi a catena cinetica aperta si effettuano senza supporto per la mano e hanno un maggior carico sulla spalla a causa dell’effetto della gravità.
Nelle fasi iniziali di riabilitazione, gli esercizi per la cuffia dei rotatori si effettuano con il corpo in una posizione stabile e il peso del braccio è appoggiato su:

  1. Un tavolo,
  2. Il pavimento,
  3. Una parete.
rotazione spalla, palla

© Massimo Defilippo

Questo serve per stimolare l’attivazione muscolare e migliorare la stabilità della scapola senza aumentare le forze di taglio sull’articolazione della spalla.

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Inoltre, se l’attivazione della cuffia dei rotatori e del deltoide migliora la stabilità, si consigliano gli esercizi per migliorare il reclutamento di questi muscoli.
Per esempio:

  1. Pestare un elastico con il piede del lato opposto alla spalla da trattare.
  2. Sollevare il braccio verso l’alto e verso l’esterno.
flessione, spalla, elastico

© Massimo Defilippo

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Alcuni studi scientifici sono stati effettuati negli atleti che effettuano sport o attività con le mani sopra la testa e soffrono di sindrome da conflitto e instabilità anteriore.
I risultati mostrano che prevale l’attivazione del trapezio superiore rispetto a:

  1. Trapezio medio,
  2. Trapezio inferiore,
  3. Dentato anteriore.

La ricerca svolta da Cools et al. raccomanda 3 esercizi chiave per attivare in modo ottimale il trapezio medio e inferiore e per ridurre l’utilizzo del trapezio superiore.
Sulla base della loro analisi EMG, questi esercizi sono:

  1. Rotazione esterna dalla posizione sdraiata sul fianco opposto,
  2. Flessione (elevazione) in avanti in posizione sdraiata sul fianco opposto,
  3. In posizione prona, abduzione orizzontale con rotazione esterna.

Tuttavia, nei pazienti che hanno una scapola più bassa e una ridotta rotazione verso l’alto, può essere necessaria l’attivazione del trapezio superiore.
Generalmente questo si verifica nell’instabilità multidirezionale.
Se i pazienti hanno la scapola alata, la posizione più adatta per stabilizzare il tronco e la scapola è quella supina.
Con il gomito piegato a 90 gradi, il paziente deve ruotare il braccio dalla massima rotazione interna alla massima rotazione esterna.
Il braccio è sostenuto contro la gravità per:

  1. Ridurre l’apprensione o l’ansia,
  2. Consentire un movimento ampio,
  3. Migliorare il controllo.
rotazione spalla, supino

© Massimo Defilippo

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Gli esercizi di rotazione si possono eseguire in posizione seduta con il braccio appoggiato su un tavolo.
Il posizionamento di un asciugamano sotto il braccio può dare ulteriore supporto.
Se il gomito è sollevato sopra al livello della spalla, il peso dell’arto è ridotto e la gravità aumenta la compressione della testa dell’omero contro la glena della scapola.
In questo modo la propriocezione e la sicurezza migliorano.

Iniziare il rafforzamento isotonico (contrazione muscolare con movimento)

  1. Rotazione interna con manubrio (sdraiato sul fianco)
  2. Rotazione esterna con manubrio (sdraiato sul fianco del lato sano)
  3. In piedi, sollevamento laterale a 90 gradi
  4. Elevazione fino a 90°
  5. Abduzione orizzontale in posizione prona
  6. Estensione con gomito piegato da prono
  7. Estensioni da prono
  8. Rinforzo del Bicipite
  9. Rafforzamento del trapezio inferiore

Iniziare esercizi eccentrici (con gli elastici) a zero gradi di abduzione
Gli esercizi eccentrici sono caratterizzati da una contrazione muscolare mentre il muscolo si allunga.
Per esempio, dopo aver sollevato un peso piegando il gomito, la contrazione eccentrica si verifica quando stendiamo il gomito lentamente, frenando la caduta del peso.

  1. Rotazione interna
  2. Rotazione esterna

Esercizi con l’elastico nella seconda fase di riabilitazione
Nella secondo fase bisogna ripristinare la forza.
Si consigliano cinque serie da 8-10 ripetizioni, con una resistenza di circa il 60% -70% del massimale della spalla sana.
Si effettuano degli esercizi per rinforzare:

  1. Deltoide,
  2. Trapezio Medio,
  3. Dentato anteriore.

Migliorare il controllo neuromuscolare della spalla

  1. Stabilizzazione ritmica con spinte in tutte le direzioni,
  2. Iniziare la facilitazione neuromuscolare propriocettiva (PNF)
  3. Esercizi a catena cinetica aperta (con la mano libera) all’inizio e a metà ampiezza di movimento
  4. Esercizi contro una resistenza manuale
  5. Esercizi a catena cinetica chiusa:  spinte contro la parete per la stabilità:
    • Iniziare sul piano scapolare
    • Evolvere spingendo contro una palla
  6. Appoggio del peso del corpo su una palla e spostamento del peso

Esercizi della fase III per l’instabilità della spalla – rafforzamento avanzato

I requisiti per entrare in questa fase sono:

  1. Dolore minimo,
  2. Ampiezza completa di movimento,
  3. Mobilità simmetrica della capsula,
  4. Forza pari ad almeno 4/5 dell’altro braccio, buona resistenza e stabilità della muscolatura scapolo-toracica e dell’arto superiore durante i movimenti.

Obiettivi:

  1. Migliorare la stabilizzazione dinamica (durante il movimento)
  2. Preparare il paziente per l’attività fisica o sportiva

Programma:

  1. Continuare il rafforzamento isotonico
  2. Continuare il rafforzamento eccentrico
  3. Effettuare gli esercizi PNF (schema D2) e la stabilizzazione ritmica
  4. Continuare la progressione con le spinte per il controllo neuromuscolare

Catena cinetica aperta
PNF ed esercizi di resistenza ai limiti del movimento

Catena cinetica chiusa

  1. Piegamenti su una superficie instabile
    • Palla medica
    • Tavoletta instabile
  2. Stabilizzazione con una palla contro la parete.

 

Descrizione e foto degli esercizi della fase III per l’instabilità di spalla

piegamenti, lettino, tavolo

© Massimo Defilippo

 

Nelle fasi iniziali, i piegamenti si effettuano con le mani su un tavolo.

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piegamenti, swiss ball

© Massimo Defilippo

 

Dopo si fanno su una palla o una superficie instabile mentre il fisioterapista esegue la stabilizzazione ritmica degli arti superiori coinvolti e non coinvolti, insieme al tronco.
Questo serve per integrare la stabilità dinamica e il rafforzamento del tronco (tavolette instabili, palla, ecc.).

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Fase III – Rafforzamento avanzato
Nella fase di potenziamento avanzato, bisogna lavorare sul miglioramento:

  1. Della forza,
  2. Della stabilità dinamica,
  3. Del controllo neuromuscolare vicino al limite del movimento.

Tra questi esercizi ci sono:

  1. La rotazione esterna e interna con elastico,
  2. Il dribbling con la palla sulla parete,
  3. Esercizi per migliorare la resistenza.

Dopo circa due settimane di esercizi a due mani senza dolore, l’atleta passa agli esercizi pliometrici con una mano, lanciando una piccola palla medica (1kg) contro un piano inclinato.

Ora è il tuo turno

Mi piacerebbe sapere da te:

Da quali esercizi inizierai la riabilitazione?

O forse hai una domanda sull’argomento?

In ogni caso, lascia un commento qui sotto.

Leggi anche:

Bibliografia:

  1. Kevin E. Wilk, PT, DPT, Leonard C. Macrina, MSPT, and Michael M. Reinold, PT, DPT, ATC. Non-Operative Rehabilitation for Traumatic and Atraumatic Glenohumeral Instability. N Am J Sports Phys Ther. 2006 Feb; 1(1): 16–31.
  2. Anju Jaggi and Susan Alexander. Rehabilitation for Shoulder Instability – Current Approaches. Open Orthop J. 2017; 11: 957–971.Published online 2017 Aug 31. doi:  10.2174/1874325001711010957.
  3. Cools AM, Dewitte V, Lanszweert F, Notebaert D, Roets A, Soetens B, Cagnie B, Witvrouw EE. Rehabilitation of scapular muscle balance: which exercises to prescribe?. Am J Sports Med. 2007 Oct;35(10):1744-51. Epub 2007 Jul 2.

 

Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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