Lo splancnocranio è formato da 14 ossa: 6 ossa pari e laterali, tra cui l’osso zigomatico, l’osso nasale, l’osso lacrimale, l’osso mascellare, l’osso palatino ed il cornetto nasale inferiore, mentre ce ne sono 2 impari e mediane, il vomere e la mandibola, l’unico osso mobile del cranio, e l’unico osso isolato che possono chiedere all’esame.

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L’osso mascellare
E’ formato da un corpo centrale avente quattro facce e quattro processi. La faccia anteriore è caratterizzata dal foro infraorbitario, dove passano i vasi ed i nervi omonimi, la faccia posteriore invece, detta anche tuberosità del mascellare a causa della sua forma, presenta diversi fori alveolari dove passano vasi e nervi alveolari superiori posteriori.

Questo è un punto d’anestesia molto importante per i dentisti.
La faccia superiore o orbitaria dell’osso mascellare presenta il solco infraorbitario, che si continua in avanti dal margine posteriore nel canale infraorbitario, il quale si apre nel foro infraorbitario della faccia anteriore.
La faccia mediale presenta l’apertura del seno mascellare, una grossa cavità pneumatica che fa parte dei seni paranasali. Questa cavità ha l’apice diretto lateralmente nel processo zigomatico del mascellare, mentre la base è posta medialmente a formare la parete laterale della cavità nasale, sebbene con il cranio articolato esso comunichi con il meato nasale medio attraverso due piccoli orifizi, uno dei quali è ricoperto da mucosa.
Anteriormente a questo seno abbiamo il solco naso-lacrimale che diverrà il canale naso-lacrimale quando saranno presenti l’osso lacrimale ed il cornetto nasale inferiore.
Tra i processi dell’osso mascellare abbiamo il processo frontale, il processo zigomatico, il processo alveolare, poi il processo palatino che emerge orizzontalmente.
Sul margine mediale del processo palatino è presente un solco chiamato canale incisivo quando si affianca all’omonimo solco presente sull’altro osso mascellare, in particolare esso spunta dietro i denti incisivi.
Posteriormente è presente la sutura intermascellare. Lo iato del seno mascellare appare ampio nell’osso isolato ma è parzialmente chiuso da articolazioni di altre ossa nella struttura cranica, in particolare dal cornetto nasale inferiore, dall’osso palatino e dal processo uncinato dell’etmoide.
Il processo frontale presenta lateralmente una cresta lacrimale anteriore sulla parte orbitale, mentre il margine anteriore (in posizione mediale rispetto alla cresta lacrimale anteriore) di questo processo si chiama incisura nasale, che termina in basso con la protuberanza della spina nasale anteriore.
Il seno mascellare confina con le radici dei denti e con la cavità orbitaria, è importante conoscere questi rapporti per casi clinici che da infiammazioni delle radici dentali possono estendersi fino alla cavità orbitaria, inoltre le sue pareti sono molto esili, che permettono ad un tumore che cresce in quella sede di espandersi in divrse zone rompendo le pareti di questo iato, oppure anche nell’estrazione di un molare bisogna prestare attenzione ad una possibile rottura di questo iato.
L’osso zigomatico
E’ collocato nella parte supero-laterale della testa ed è formato da tre facce e tre processi. La faccia laterale esterna è liscia e leggermente convessa, la faccia orbitaria che partecipa alla struttura orbitaria e la faccia temporale o mediale, in alcune zone corrugata per l’inserzione di altre ossa.
Per quanto riguarda i processi si parla di processo frontale, di processo temporale e di processo mascellare, tutti in comunicazione con le rispettive ossa.
All’interno della faccia orbitaria è scavato il canale zigomatico, che permette il passaggio del nervo zigomatico, che si divide nell’orifizio del canalicolo zigomatico-faciale, che si apre sulla faccia laterale, e l’orifizio del canalicolo zigomatico-temporale, che si apre sulla faccia mediale.

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L’osso nasale
E’ una laminetta quadrilatera con due facce, una anteriore ed una posteriore, e quattro margini: è delimitato superiormente dall’osso frontale, lateralmente dall’osso mascellare, medialmente dall’altro osso nasale ed inferiormente è libero, delimita infatti l’apertura piriforme (a forma di pera) della cavità nasale.

L’osso lacrimale
E’ una laminetta quadrilatera formata da una faccia laterale che guarda nell’orbita ed una faccia mediale che guarda nella cavità nasale.
Nella faccia laterale è presente la cresta lacrimale posteriore, che assieme alla cresta lacrimale anteriore va a delimitare la fossa del sacco lacrimale, dove si raccolgono le lacrime.
In fondo alla fossa del sacco lacrimale è presente un foro che si continua nel canale nasolacrimale, che mette in comunicazione la cavità orbitaria con la cavità nasale.

L’osso palatino
E’ formato da due lamine perpendicolari tra loro, la lamina orizzontale e la lamina perpendicolare, che formano una struttura rassomigliante ad una l maiuscola, con l’angolo di 90 gradi da loro formato che si dirige medialmente.

Dove s’incontrano posteriormente queste lamine emerge un processo piramidale, che s’inserisce nell’incisura dei processi pterigoidei, a livello della fossa pterigoidea.
Il margine superiore della lamina presenta il processo orbitario, più anteriore, che forma una piccola parte del pavimento dell’orbita, poi è presente l’incisura sfenopalatina posteriormente al processo orbitario, che si trasforma in un foro con l’articolazione del corpo dello sfenoide, diventando il foro sfenopalatino, per il passaggio dei nervi e dei vasi omonimi, mentre posteriormente è presente il processo sfenoidale del palatino, che si articola con la faccia inferiore del corpo dello sfenoide.
Sono presenti sulla faccia appiattita anche la cresta etmoidale, che si articola il cornetto nasale medio, e la cresta concale, che si articola con il cornetto nasale inferiore, mentre l’emispina nasale posteriore rappresenta la terminazione mediale della lamina orizzontale per quanto riguarda il suo margine posteriore, che assieme all’emispina nasale posteriore dell’altro osso palatino andranno a formare la spina nasale posteriore.
Il cornetto nasale inferiore è una laminetta ossea ricurva che presenta una faccia laterale ed una faccia mediale. Esso si articola in senso antero-posteriore con l’osso mascellare e con l’osso lacrimale, il processo etmoidale si articola con il processo uncinato dell’etmoide, mentre si articola anche con la cresta concale del palatino.
Il vomere è una lamina di quattro margini e due facce, una a destra ed una a sinistra. Il margine superiore presenta due slargamenti posteriori che sono le ali del vomere, che hanno un solco in mezzo che si articola con il rostro dello sfenoide, formando l’articolazione schindilesi.
Questo osso va a costituire parte del setto nasale, andando in particolare a dividere le due fosse nasali.

La mandibola

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E’ formata fondamentalmente da un corpo a forma di ferro di cavallo aperto posteriormente, con una parte media chiamata corpo e da due rami, porzioni quadrilatere ed appiattite.
La faccia anterolaterale del corpo è formata lungo la linea mediana da una cresta verticale chiamata sinfisi del mento, che corrisponde alla zona di saldatura delle due primitive metà dell’osso mandibolare. Esso termina in basso con una sporgenza, la protuberanza mentale, che a sua volta presenta più inferiormente una zona incava e ai lati di questa zona i due tubercoli mentali, mentre da ciascun lato di essi parte una linea obliqua verso l’indietro detta linea obliqua della mandibola, in cui al di sopra è presente il foro mentale, in cui passano le omonime arterie e l’omonimo nervo.
La faccia posteromediale del corpo mostra nella zona mediana due piccole rilevature, le apofisi geni, in posizione superiore ed inferiore.
È presente anche una linea che è diretta all’indietro e verso l’alto ed è detta linea milo-joidea, dove prende inserzione il muscolo milo-joideo. Al di sopra ed al di sotto di questa linea si trovano rispettivamente la fossetta sottolinguale e la fossetta sottomandibolare, che prendono rapporto con la ghiandola sottolinguale e la ghiandola sottomandibolare.
Il margine superiore del corpo mostra il processo alveolare dove vengono accolti gli alveoli dentali, dove sono contenute le radici dei denti, nell’adulto otto per ogni emimandibola.
I gioghi alveolari sono quei rilievi determinati dagli alveoli dentali sulla faccia anterolaterale del processo alveolare. Il margine inferiore del corpo della mandibola è arrotondato, e presenta vicino alla linea mediana la fossetta digastrica, dove prende inserzione il muscolo digastrico.

I rami della mandibola sono caratterizzati da una faccia laterale caratterizzata dalla presenza di diverse linee rugose, su cui si attacca il muscolo massetere, la faccia mediale presenta invece il canale dentale, che decorre dall’indietro in avanti nello spessore della mandibola, e porta le arterie ed i nervi alveolari inferiori che s’interfacciano con gli alveoli dentali attraverso piccoli forellini scavati alla loro base.
Il contorno mediale di questo canale è delimitato da un piccolo rilievo osseo, di forma triangolare ad apice superiore, che prende il nome di lingula della mandibola.
Il margine anteriore è percorso da una doccia verticale delimitata da due labbri che si continuano con la linea obliqua della mandibola e la linea milo-joidea, il margine posteriore è piuttosto arrotondato, mentre il margine superiore presenta una concavità detta incisura della mandibola, dove al davanti è presente un rilievo triangolare ad apice superiore chiamato processo coronoideo, mentre dietro all’incisura è presente il condilo, ricoperto di fibrocartilagine e deputato all’articolazione con l’osso temporale. Ha la forma di un segmento di ellissoide di rotazione, con l’asse maggiore diretto in senso latero-mediale ed un pò anche dall’avanti all’indietro.
Il margine inferiore del ramo della mandibola è in continuità con il margine inferiore del corpo della mandibola, formando posteriormente il cosiddetto angolo della mandibola.

La cavitá orbitaria
E’ una sorta di piramide quadrilatera la cui base coincide con l’apertura dell’orbita, mentre l’apice è posto indietro sul foro ottico.
Esistono quindi quattro pareti, la parete posteriore, la parete inferiore, la parete mediale e la parete laterale. Il tetto dell’orbita è formato dalla faccia inferiore del frontale e la faccia inferiore della piccola ala dello sfenoide, il pavimento è composto dalla faccia orbitaria del corpo dell’osso mascellare, la faccia orbitaria dell’osso zigomatico ed il processo orbitario dell’osso palatino.
La parete laterale è formata dalla faccia orbitaria dell’osso zigomatico, dalla faccia orbitaria della grande ala dello sfenoide e dalla porzione orbitaria dell’osso frontale, la parete mediale è invece formata da una porzione del processo frontale del mascellare, dall’osso lacrimale, dalla lamina papiracea dell’etmoide e dalla faccia laterale del corpo dello sfenoide.
I punti di comunicazione sono l’orifizio del canale naso-lacrimale sulla faccia mediale dell’osso lacrimale, che si apre nel meato nasale inferiore, poi il canale etmoidale anteriore ed il canale etmoidale posteriore che si aprono a livello della lamina cribrosa dell’etmoide nella fossa endocranica anteriore, il foro ottico si collega con la fossa endocranica media, come la fessura orbitaria superiore, mentre la fessura orbitaria inferiore mette in comunicazione l’orbita con due fosse, una mediale detta fossa pterigopalatina mentre l’altra posta lateralmente è la fossa infratemporale.
Da quest’ultimo foro vi passano i vasi infraorbitari, il nervo zigomatico ed il nervo mascellare.
Dalla parete laterale delle cavità nasali emergono i cornetti nasali, lo spazio compreso tra ogni cornetto rappresenta il meato nasale superiore, medio ed inferiore: questa rappresenta la struttura generale delle cavità nasali. Esse hanno un apertura anteriore, piriforme, delimitata in gran parte dall’incisura nasale dell’osso mascellare, che termina con la spina nasale anteriore, mentre il margine superiore è delimitato dalle ossa nasali.
Il pavimento delle cavità nasali è dato per ¾ dal processo palatino del mascellare, dove posteriormente è presente la lamina orizzontale dell’osso palatino mentre l’apertura del canale inicisivo è sulla parte anteriore.
La parete mediale rappresenta il setto nasale, formato dal vomere (più in basso) e dalla lamina perpendicolare dell’etmoide, che posteriormente si articolano con il corpo dello sfenoide mentre anteriormente formano un angolo occupato dalla cartilagine del setto nasale.
La volta del tetto nasale in senso antero-posteriore presenta l’osso nasale, una piccola parte della spina nasale del frontale, la lamina cribrosa dell’etmoide e la faccia anteriore del corpo dello sfenoide (legata al cornetto nasale superiore) che si continua in basso con la faccia inferiore parzialmente coperta dalle ali del vomere.
Il recesso sfeno-etmoidale rappresenta l’apertura del seno sfenoidale, a livello della faccia anteriore del corpo dello sfenoide, nella volta della cavità nasale.
La parete laterale è formata dalle ossa della parete mediale della cavità orbitaria, dove è presente l’osso mascellare, l’osso lacrimale (che si articola con il processo lacrimale del cornetto nasale inferiore), l’etmoide con il cornetto nasale superiore ed il cornetto nasale medio, lo sfenoide con i processi pterigoidei, il cornetto nasale inferiore e l’osso palatino, queste ultime due ossa non facente parti della parete mediale della cavità orbitaria.
Le aperture posteriori della cavità nasale, dette coane, sono limitate superiormente dalle ali del vomere e dal corpo dello sfenoide, lateralmente dalla faccia mediale del processo pterigoideo, inferiormente dalla lamina orizzontale dell’osso palatino, il margine posteriore del vomere delimita invece il margine mediale.

I seni paranasali
Sono diversi, il seno frontale comunica con la cavità nasale attraverso l’etmoide, in particolare si apre nel meato nasale medio, assieme alle cellette etmoidali anteriori e alle cellette etmoidali medie, ed anche il seno mascellare. Le cellette etmoidali posteriori si aprono nel meato nasale superiore mentre il seno sfenoidale si apre nel recesso sfeno-etmoidale che comunica sempre con il meato nasale superiore. A livello del meato nasale inferiore si apre invece il canale naso-lacrimale.
All’interno della cavità nasale, nel meato nasale inferiore si apre il canale naso-lacrimale che mette in comunicazione la cavità nasale con la cavità orbitaria, i forellini olfattivi della lamina cribrosa dell’etmoide mette in comunicazione la fossa endocranica anteriore e la cavità nasale, il foro sfenopalatino (dove passano vasi e nervi omonimi) si collega con la fossa pterigopalatina o pterigomascellare mentre il canale incisivo (dove passano vasi e nervi omonimi) si collega con la cavità orale, in particolare con la volta del palato, anche se questo canale è coperto da mucosa, non c’è un vero e proprio contatto diretto, mentre la coana permettono la comunicazione posteriormente con la rinofaringe.

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La volta del palato
E’ delimitata in avanti e lateralmente dai processi alveolari del mascellare, il limite posteriore è dato invece dal margine posteriore del processo orizzontale del palatino. Le ossa della volta del palato sono caratteristiche perchè si uniscono attraverso una sutura crociata. I punti di comunicazione sono il canale incisivo e negli angoli posterolaterali sono presenti il foro palatino maggiore ed i fori palatini minori o accessori, che mettono in comunicazione con la fossa pterigopalatina la volta del palato.

La fossa temporale è delimitata in avanti, dietro e sopra dalle linee temporali, mentre sotto passa un piano orizzontale immaginario passante per l’arcata zigomatica.
La fossa infratemporale ha varie pareti, ma non è ben delimitata, manca parzialmente della parete posteriore e totalmente della parete inferiore, la parete laterale è data invece dalla faccia mediale del ramo della mandibola e appena superiormente dalla faccia mediale dell’osso zigomatico, e possiamo inserirvi anche il processo zigomatico del temporale, la parete anteriore è invece data dalla faccia posteriore del corpo dell’osso mascellare mentre la parete mediale di questa fossa è data dalla faccia laterale della lamina laterale del processo pterigoideo, dove davanti ad essa c’è la fessura pterigomascellare. La parete superiore della fossa nella porzione più laterale presenta un ampia comunicazione con la fossa temporale, nella porzione più mediale c’è invece la faccia laterale della grande ala dello sfenoide con la sua porzione infratemporale. I punti di comunicazione sono la fessura orbitaria inferiore con la cavità orbitaria, la fossa pterigomascellare è in comunicazione con la fossa infratemporale attraverso la fessura pterigomascellare, il foro ovale ed il foro spinoso si collegano con la fossa endocranica media mentre vi è un’ampia comunicazione con la fossa temporale.
La fossa pterigopalatina o pterigomascellare la descriviamo come una piramide capovolta a base quadrata con quattro pareti, ed è molto importante perchè contiene un ganglio molto importante da cui passano diversi nervi. La base è rivolta in alto, in parte c’è e non c’è, nella porzione più mediale c’è l’origine della grande ala con il corpo dello sfenoide, mentre lateralmente siamo a livello dell’estremità mediale della fessura orbitaria inferiore, il punto di comunicazione con la cavità orbitaria, la parte laterale di questa fessura comunica infatti con la fossa infratemporale. Il margine anteriore del processo pterigoideo con la tuberosità del mascellare formano il vertice della piramide, la parete anteriore è invece data dalla tuberosità dell’osso mascellare (la sua faccia posteriore), mentre la parete posteriore è formata dal margine anteriore del processo pterigoideo, la faccia mediale della fossa pterigopalatina è formata dalla faccia laterale della lamina perpendicolare dell’osso palatino presenta un foro, il foro sfenopalatino, mentre la parete laterale non c’è perchè è in ampia comunicazione con la fossa infratemporale, a livello della fessura pterigomascellare. I punti di comunicazione sono il canale pterigoideo (o canale vidiano, dove ci passano vasi e nervi omonimi) che collega il versante endocranico della base cranica, il foro rotondo si apre nella fossa endocranica media, il foro sfenopalatino (dove ci passano arterie e nervi omonimi) collega la cavità nasale, inoltre abbiamo già detto della fessura orbitaria inferiore e della fessura pterigo-mascellare, mentre l’apice della fossa è collegata attraverso il foro palatino maggiore ed i fori palatini minori con la volta del palato (in questi fori ci apssano vasi e nervi omonimi).
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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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