In questo articolo parleremo della sindrome da eccesso di manipolazioni vertebrali, un disturbo che si caratterizza per dolori cronici:

  • Alle articolazioni,
  • Alla colonna vertebrale.

Questo succede per l’instabilità della colonna vertebrale o per una sua mobilità eccessiva, causate dalla lassità dei legamenti.

Tale problema può essere dovuto a manipolazioni eccessive, fatte da sé o da un professionista.

Per “manipolazione” intendiamo quel movimento rapido, di piccola ampiezza, fatto con una certa forza, che spesso produce il tipico rumore di scrocchio.

L’obiettivo di queste manipolazioni è quello di “riposizionare” le vertebre che sono leggermente fuori posto (sublussazioni) per alleviare i sintomi causati da queste disfunzioni.

Le zone più colpite dalla sindrome da eccesso di manipolazione sono quelle lombari e cervicali della colonna vertebrale perché sono le parti più frequentemente trattate con manipolazioni veloci.

Una manipolazione ad alta velocità consiste in una spinta forte e improvvisa, con una torsione della colonna per produrre i suoni di scrocchio nelle aree mirate, nel tentativo di riallineare o aggiustare la colonna vertebrale.

Quando si parla di auto-manipolazione, si intende l’atto di eseguire queste manovre da soli, di solito per alleviare un dolore.

La sindrome da eccesso di manipolazione è quindi un insieme di sintomi che si manifestano quando il collo e la colonna vertebrale vengono sottoposti tante volte a manipolazioni rapide e frequenti.

Va detto subito che, in molte situazioni, le manipolazioni osteopatiche e chiropratiche possono essere di grande aiuto.

Tuttavia, in questo articolo spiegheremo come, in alcuni casi, una spinta rapida e forte, soprattutto con torsione, possa causare danni all’articolazione tra le prime due vertebre cervicali (C1 e C2), provocando instabilità cervicale.

Molte persone usano manipolazioni chiropratiche e osteopatiche non solo per trattare dolori localizzati, ma anche per affrontare vari problemi di salute, come:

  • Stanchezza cronica,
  • Problemi digestivi,
  • Asma,
  • Atri disturbi.

Una sublussazione cervicale può infatti alterare il delicato equilibrio tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico.

Equilibrio tra sistema nervoso simpatico e parasimpatico

Una sublussazione (cioè un lieve disallineamento di una vertebra o di un’articolazione) viene comunemente considerata un blocco che non si risolve da solo, a meno che qualcuno non applichi una forza specifica per “rimettere l’osso al suo posto”.

L’instabilità, invece, si riferisce a un movimento eccessivo della colonna o delle articolazioni, che permette alle vertebre di muoversi troppo liberamente, schiacciando:

  • Nervi,
  • Arterie,
  • Vene.

Questo è diverso da un blocco, dove i legamenti lavorano correttamente per tenere ferme le vertebre.

Le manipolazioni ad alta velocità e bassa ampiezza (chiamate così in termini tecnici) aiutano molte persone per un periodo di tempo limitato, soprattutto quelle con blocchi articolari e sublussazioni.

Non migliorano solo il dolore, ma spesso anche disturbi legati:

  • Agli organi interni,
  • Al funzionamento di vari sistemi del corpo.

Questo probabilmente accade grazie all’effetto regolatore che hanno sul sistema nervoso autonomo.

Il meccanismo che spiega come le manipolazioni possano avere un effetto curativo è che una sublussazione specifica provoca un malfunzionamento nel “circuito elettrico” del corpo, influenzando così un organo.

L’idea di fondo è che il corpo sia “fuori asse” e che questo disallineamento osseo sia la causa di vari disturbi:

  • Muscolo-scheletrici,
  • Neurologici,
  • Viscerali.

Numerose ricerche mediche hanno documentato questo fenomeno.

Oggi sappiamo che ogni organo e ogni cellula del corpo, così come le loro funzioni, dipendono dal sistema nervoso autonomo.

Qualsiasi cosa migliori la salute del sistema nervoso autonomo tende a migliorare la salute generale della persona, e viceversa.

Il sistema nervoso autonomo può risentire di:

  • Tossicità da metalli pesanti,
  • Relazioni stressanti,
  • Alimentazione malsana,
  • Livelli alti di zucchero nel sangue,
  • Infezioni come la malattia di Lyme,
  • Avvelenamenti chimici,
  • Tanti altri disturbi.

Lo sappiamo tutti: quando riposiamo di più, mangiamo meglio e conduciamo una vita equilibrata (e quindi manteniamo il sistema nervoso autonomo in equilibrio), di solito la nostra salute migliora.

 

Cos’è una manipolazione?

La manipolazione si riferisce a:

  • Un thrust improvviso e di piccola ampiezza, eseguito a velocità elevata e spesso accompagnato da un “crack” udibile.
  • È nota anche come:
    • Mobilizzazione di grado V,
    • Aggiustamento chiropratico,
    • Terapia di manipolazione spinale (SMT).

Questa tecnica è utilizzata principalmente nelle professioni chiropratiche e osteopatiche.

Tuttavia, con la sua crescente popolarità, è importante analizzarne gli effetti terapeutici e fisiologici a lungo termine, nonché i rischi associati, come la Sindrome da Eccesso di Manipolazione.

 

I benefici delle manipolazioni

Nonostante i rischi, le manipolazioni possono essere utili. Alcuni benefici includono:

  1. Trattamento delle sublussazioni:
    • Una sublussazione può essere vista tramite radiografie dinamiche come “fissa” o “dinamica”.
    • Le sublussazioni fisse (che persistono in ogni ciclo di movimento) spesso rispondono positivamente a mobilizzazioni o manipolazioni.
  2. Valutazione dei segmenti spinali:
    • Le radiografie dinamiche mostrano:
      • I segmenti che si muovono troppo, causando instabilità.
      • I segmenti bloccati o fusi, che possono essere mobilizzati con tecniche come:
        • Manipolazione,
        • Trazione,
        • Massaggi profondi.
  3. Rettilineazione della colonna:
    • Curve spinali appiattite o segmenti cifotici possono essere visibili e trattati con tecniche mirate.

 

“Sublussazione articolare” e “instabilità articolare” nella Sindrome da Eccesso di Manipolazione

Anche se i termini “sublussazione articolare” (una leggera fuoriuscita di una vertebra o articolazione) e “instabilità articolare” (movimento eccessivo dell’articolazione) sono diversi, anche se può succedere che chi ha una sublussazione ha anche instabilità.

Questo accade perché i legamenti che stabilizzano l’articolazione sono troppo deboli.

Se fatte bene, le manipolazioni chiropratiche o osteopatiche possono:

  • Alleviare dolori cronici.
  • Risolvere mal di testa e altri disturbi.
  • Migliorare il benessere generale.

Tuttavia, manipolazioni troppo aggressive possono causare instabilità spinale.

Se invece sono fatte correttamente, possono dare sollievo rapido o immediato.

Lesione dei legamenti di C1

Casi di manipolazioni eccessive

Vediamo molti pazienti con ipermobilità (eccessiva flessibilità delle articolazioni), che spesso raccontano di aver fatto:

  1. Manipolazioni chiropratiche troppo frequenti.
  2. Lunghi cicli di trattamento (spesso non necessari).

Problema: manipolazioni ripetute, specie se fatte senza personalizzazione, possono peggiorare l’instabilità delle articolazioni.
Soluzione: un buon chiropratico tratta ogni paziente con un approccio personalizzato e cauto, evitando manipolazioni inutili.

 

Sintomi della Sindrome da Eccesso di Manipolazione

La sindrome da eccesso di manipolazione può causare i seguenti sintomi:

  • Ansia.
  • Vista offuscata.
  • Difficoltà cognitive, come perdita di memoria o difficoltà a concentrarsi.
  • Vertigini e capogiri. Questo succede se le vertigini sono di origine cervicale
  • Dolore alle orecchie.
  • Dolore al viso.
    • Le cause del dolore al viso possono essere molte. Nei pazienti che trattiamo, una delle diagnosi comuni è la nevralgia del trigemino, un problema del nervo trigemino che si trova su un lato del viso.
  • Mal di testa/emicranie e mal di testa suboccipitali (alla base del cranio).
    • Il mal di testa può essere una manifestazione significativa dell’instabilità cervicale. Spesso trattare il problema al collo può alleviare, o in alcuni casi risolvere, i mal di testa. Questo problema è uno dei temi che affrontiamo frequentemente nei nostri articoli.
  • Insonnia.
  • Sensibilità alla luce.
  • Sensazione di leggerezza alla testa o svenimenti.
    • Questi sintomi sono tra i tanti “misteriosi” che portano i pazienti nel nostro studio. La sensazione improvvisa di leggerezza alla testa, quando si gira il collo da un lato, o addirittura svenire, può essere identificata in alcuni pazienti come causata dalla compressione di un’arteria da parte delle vertebre cervicali.
  • Problemi di memoria.
  • Nausea.
  • Radicolopatia (irritazione o compressione dei nervi spinali).
  • Acufene (ronzio alle orecchie).
    • Puoi approfondire questo argomento nel nostro articolo: Sostenere il legame tra instabilità cervicale e acufene.

 

I rischi delle manipolazioni aggressive

Le manipolazioni ad alta velocità consistono in:

  • Spinte forti e veloci.
  • Torsioni della colonna vertebrale.
  • Tentativi di riallineare le vertebre e produrre il tipico “scrocchio” (suono di pop o crack).

Queste tecniche, se usate senza criterio, possono causare più danni che benefici, soprattutto se la colonna o i legamenti sono già deboli o instabili.

Manipolazioni fai-da-te: contorcere il collo o la schiena per scrocchiarle da soli può sembrare utile, ma rischia di peggiorare l’instabilità o causare nuove lesioni.

 

Aggravamento del dolore a schiena e collo con manipolazioni eccessive

Studi sui rischi delle manipolazioni eccessive

Numerosi studi hanno evidenziato, nel corso degli anni, come manipolazioni troppo intense o frequenti della colonna vertebrale possano peggiorare i sintomi di dolore alla schiena e al collo.

Uno studio del 1996 condotto dall’Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica di Roma, pubblicato sulla rivista Spinal Cord, ha suggerito che:

  • Le manipolazioni spinali possono peggiorare i sintomi della stenosi spinale inducendo movimenti forzati che superano i limiti fisiologici del complesso vertebrale.
  • Nei pazienti con stenosi del canale vertebrale preesistente o instabilità vertebrale, questi movimenti possono causare o aggravare la Mielopatia (dolore e degenerazione dei dischi intervertebrali).

Sebbene questo sia un problema noto da più di 25 anni, preoccupazioni simili continuano a emergere.

Ad esempio, uno studio di dicembre 2021 pubblicato sul Journal of Orthopaedic Surgery and Research ha discusso i rischi di lesioni derivanti da manipolazioni mal eseguite nelle vertebre C1-C2.

Vertebre cervicali

Rischi specifici nelle manipolazioni cervicali rotatorie

Lo studio del 2021 raccomanda:

  • Una dettagliata anamnesi medica, un esame fisico approfondito e una valutazione radiografica prima di eseguire manipolazioni cervicali rotatorie.
  • I rischi di questa tecnica includono:
    • Ernie intradurali dei dischi cervicali, che possono causare disfunzioni neurologiche progressive.
    • Speroni ossei (osteofiti) nella zona delle vertebre C1-C2, che possono aumentare lo stress sul midollo spinale dopo manipolazioni rotatorie, provocando lesioni gravi.

 

 

 

Sindrome da Eccesso di Manipolazione (Over Manipulation Syndrome)

Definizione:
Un disturbo muscolo-scheletrico causati da manipolazioni eseguite da professionisti o attraverso auto-manipolazione e caratterizzato da:

  • Dolore cronico,
  • Spasmi muscolari,
  • Lassità dei legamenti,
  • Instabilità articolare,

Quando vengono eseguite manipolazioni eccessive, sia da un professionista che tramite auto-manipolazioni, i legamenti cervicali e spinali che supportano la colonna vertebrale si allungano, portando ad una sempre maggiore instabilità articolare.

 

Considerazioni sull’alta cervicale

Le articolazioni cervicali superiori (C1-C2):

  • Sono mantenute in posizione principalmente da muscoli e legamenti, non hanno dischi intervertebrali.
  • Non tollerano bene forze rotatorie eccessive.
  • Rispondono meglio a tecniche mirate e a forza ridotta (“low-force thrusts”).

Rischi per l’alta cervicale

  • Questa zona è particolarmente vulnerabile ai danni derivanti da tecniche chiropratiche troppo aggressive.
  • La manipolazione specifica delle vertebre cervicali superiori sposta le vertebre di pochissimo (da 1/16 a 1/4 di pollice), dimostrando che “Meno forza è meglio” (“light is right”) per questa parte della colonna.

 

Il “crack” non è un evento isolato

In generale, il “crack” della colonna vertebrale non è un fenomeno che accade una sola volta.

Le auto-manipolazioni tendono a diventare eccessive, e possono svilupparsi in una dipendenza, portando a una condizione chiamata Sindrome da Eccesso di Manipolazione.

 

Danno da manipolazione alle articolazioni cervicali

Ad esempio, una manipolazione ad alta velocità nell’area atlanto-assiale (C1, C2) può rendere questa articolazione instabile.

Questo tipo di manipolazione:

  • Danneggerà i legamenti cervicali che stabilizzano le vertebre cervicali.
  • Tra la testa e C1, o tra C1 e C2, non ci sono dischi intervertebrali, quindi le vertebre sono mantenute in posizione solo dai legamenti.
  • La forza di una manipolazione ad alta velocità su questa zona mette molto stress su questi legamenti, facendoli allungare.

Bacino e colonna lombare

Legamenti capsulari e loro vulnerabilità

Esistono altri legamenti chiamati legamenti capsulari, che mantengono in posizione le articolazioni della colonna vertebrale (o le articolazioni faccette).

I legamenti capsulari sono molto piccoli e possono lacerarsi anche se allungati solo di un centimetro.

Di conseguenza, anche un piccolo allungamento è sufficiente per renderli lassi (più deboli).

 

Quando i legamenti si allungano eccessivamente

Se i legamenti sono continuamente esposti a stress, si allungheranno gradualmente.

Il ripetuto allungamento causato da manipolazioni eccessive ad alta velocità farà sì che i legamenti diventino più lunghi e deformati.

Quando i legamenti cervicali e capsulari si allungano troppo, si perde la capacità di mantenere le vertebre nella posizione corretta.

In questo modo, le vertebre si spostano e cominciano a causare dolore e altri sintomi di instabilità spinale.

 

Il rischio di un ciclo continuo

Puoi immaginare come questo possa portare a un ciclo continuo di auto-manipolazioni: poiché le vertebre ora si spostano più frequentemente, si ha la tendenza a manipolare ancora di più.

Tuttavia, a questo punto, le manipolazioni non serviranno a risolvere il problema, ma peggioreranno solo la situazione.

  • I tentativi di riallineare le vertebre tramite manipolazioni non terranno.
  • Le manipolazioni continueranno a allungare ulteriormente i legamenti, potenziando i sintomi della sindrome da eccesso di manipolazione.

 

Come posso affrontare i sintomi della Sindrome da Eccesso di Manipolazione senza ulteriori manipolazioni?

In molti casi, la chiropratica tradizionale è molto utile.

Un breve trattamento per alleviare il dolore o la tensione è comprensibile.

Tuttavia, se una persona ipermobile continua a sottoporsi a visite ripetute, questo non sarà utile e, come detto prima, peggiorerà l’ipermobilità e l’instabilità articolare.

Se dopo 10 sedute la articolazione non si stabilizza dopo la manipolazione, ciò indica un chiaro danno ai legamenti.

A questo punto, la manipolazione dovrebbe fermarsi e bisogna intervenire per stabilizzare le vertebre, rafforzando i legamenti.

Uno dei trattamenti che può stimolare la riparazione dei legamenti danneggiati è la Proloterapia.

 

La Sindrome da Eccesso di Manipolazione può essere invertita con la Proloterapia

La Sindrome da Eccesso di Manipolazione può iniziare dopo manipolazioni ad alta velocità da parte di un chiropratico o tramite auto-manipolazione.

Sebbene i chiropratici possano offrire un ottimo trattamento in molti casi, esiste il rischio che le strutture legamentose vengano danneggiate, causando instabilità articolare con manipolazioni ripetute.

Se queste manipolazioni vengono fatte in modo continuativo, al punto che l’articolazione continua a sublussarsi (cioè a spostarsi), significa che i legamenti sono allungati eccessivamente.

Tra i trattamenti, la Proloterapia è molto promettente per:

  • Riparare i legamenti,
  • Stabilizzare le articolazioni.

È molto importante che il paziente cessi di ricevere e praticare manipolazioni alle articolazioni, soprattutto durante il trattamento con Proloterapia.

 

Cos’è la Proloterapia?

La Proloterapia è un trattamento che implica una serie di iniezioni rigenerative per stimolare la guarigione delle articolazioni e dei legamenti danneggiati.

Come funziona?

  • Provoca un’infiammazione localizzata simile a quella che il corpo produce quando si guarisce una ferita.
  • Aumenta l’afflusso di sangue e le cellule che il corpo usa per la riparazione del danno.
  • Il corpo invierà collagene per rafforzare il legamento danneggiato. I legamenti sono fatti principalmente di collagene e quando le cellule di collagene maturano, i legamenti diventano più spessi e forti.

 

Perché i chiropratici e i proloterapisti pensano in modo simile?

Proloterapisti ed esperti chiropratici comprendono che l’allineamento osseo, il movimento e le forze sono ciò che determina il corretto funzionamento delle articolazioni, delle strutture articolari e dell’afflusso di nervi al corpo.

 

Quando la Proloterapia è utile?

Quando la manipolazione non risolve un determinato problema, la Proloterapia è una delle opzioni terapeutiche disponibili.

Quando una persona ha instabilità articolare da lungo tempo, la manipolazione ad alta velocità può essere utile, ma solitamente non è risolutiva.

A nostro parere, più a lungo persiste il problema, più è probabile che sia necessario l’intervento della Proloterapia per risolverlo.

Sintesi

  • Le tecniche chiropratiche variano molto.
  • Una forza troppo forte nelle manipolazioni può causare instabilità articolare, soprattutto nella zona cervicale superiore, dove non ci sono dischi o supporto osseo per limitare il movimento.
  • La stabilità in questa zona è fornita dai legamenti.
  • Se un chiropratico usa troppa forza e fa girare la testa in modo violento, potrebbe causare instabilità cervicale superiore.
  • Se senti che la manipolazione ti sta peggiorando, comunicalo subito al chiropratico.

 

La Sindrome da Eccesso di Manipolazione e l’abitudine di “scrocchiare” il collo e la schiena

Molti pazienti che vedo non riescono a smettere di scrocchiare la schiena, il petto, le dita o il collo.

Durante la visita iniziale, è comune vederli:

  • Ruotare continuamente la testa in cerchio.
  • Alzare e abbassare le spalle vicino alle orecchie.
  • Torcere la parte bassa della schiena per dimostrare i movimenti che non riescono più a fare.
  • Spingere il petto in avanti o le braccia all’indietro nel tentativo di ottenere un buon “crack.”

Nel mondo chiropratico, queste persone sono definite “auto-manipolatori” o “chiropratici fai-da-te”. Io scherzosamente chiamo questo fenomeno “dipendenza da scrocchi”.

 

Rischi delle manipolazioni fai-da-te

Molti non sanno che fare manipolazioni da soli (scrocchiarsi il collo o la schiena) può:

  • Danneggiare i legamenti cervicali (specialmente quelli esterni).
  • Traumatizzare i muscoli, specialmente se sono già in spasmo (contratti).

Cosa succede?

  • Maggiore è lo spasmo muscolare, più forza è necessaria per “scrocchiare”, e questa forza può provocare danni.

Colonna vertebrale

 

Come si sviluppa la Sindrome da Eccesso di Manipolazione

Questo disturbo si manifesta spesso con una combinazione di:

  • Dolore severo al collo.
  • Rigidità.
  • Compulsione a muovere il collo per ottenere lo scrocchio.

In passato, questi clienti erano fieri di come riuscivano a far “crack” al collo così forte da far rabbrividire chi li ascoltava.

Tuttavia, con il tempo, hanno smesso di riuscirci e ora cercano un rimedio perché non riescono più a far “snap, crackle, o pop” alla colonna.

Un comportamento compulsivo

Molte persone iniziano anni prima, scoprendo che una piccola torsione del collo produce un “crack” che allevia immediatamente:

  • La tensione muscolare.
  • Il dolore articolare.

Questo sollievo inizialmente dura a lungo, ma con il tempo diventa un comportamento ripetitivo.

Si passa da una frequenza occasionale (una volta al mese o alla settimana) a un’abitudine quotidiana o più frequente.

Con il tempo:

  1. Il sollievo dura sempre meno.
  2. Si applica maggiore forza e torque rotazionale per ottenere lo stesso effetto.
  3. Si sviluppa una dipendenza simile a quella di un ratto da laboratorio che continua a premere una leva per ottenere cibo.

Perché l’auto-manipolazione è rischiosa

Le manipolazioni chiropratiche eseguite correttamente utilizzano:

  • Alta velocità (movimento rapido).
  • Bassa ampiezza (forza limitata).
  • Un angolo di applicazione preciso (“linea di drive”) per minimizzare il rischio.

Prima della manipolazione, il chiropratico spesso utilizza metodi come:

  • Calore umido.
  • Stretching muscolare.
  • Massaggi o rilascio dei tessuti molli.

Queste tecniche rilassano i muscoli e preparano l’articolazione.

Al contrario, chi si auto-manipola non rispetta queste condizioni:

  • Non segue la linea di drive.
  • Non rilassa i muscoli prima della torsione.
  • Applica più forza e rotazione, con una maggiore iperestensione del collo.

Gli effetti negativi nel tempo

Questi movimenti incontrollati possono causare:

  • Infiammazione.
  • Spasmi muscolari.
  • Lassità dei legamenti che sostengono la colonna vertebrale.

I sintomi principali della Sindrome da Eccesso di Manipolazioni

Chi soffre di questo disturbo lamenta:

  1. Dolore muscolare continuo.
  2. Tensione e dolore alle articolazioni spinali.
  3. Una sensazione costante di rigidità al collo, con un desiderio compulsivo di ottenere un nuovo “crack.”

Caratteristiche del dolore:

  • Dolore bilaterale e rigidità attorno alla colonna.
  • Dolore profondo e pulsante nella zona interessata.
  • Nessuna perdita evidente di movimento attivo o passivo della colonna, ma il movimento risulta doloroso.
  • Palpazione che rivela:
    • Ipersensibilità moderata o grave.
    • Tensione muscolare nelle aree laterali (es. inserzioni degli scaleni, del trapezio, del muscolo elevatore della scapola e dei muscoli spleni).
  • Dolore irradiato nella zona suboccipitale o agli arti superiori (non in distribuzione dermatomale).
  • Assenza di debolezza muscolare o segni neurologici come:
    • Perdita di sensibilità,
    • Riflessi alterati.

Cosa succede nel corpo?

Spiego ai miei clienti che il loro corpo cerca di immobilizzare l’area danneggiata, come se fosse un gesso per un osso rotto:

  • L’infiammazione dell’articolazione stimola i recettori articolari, causando una risposta di difesa.
  • La lassità dei legamenti provoca una perdita di stabilità, portando i muscoli a lavorare eccessivamente per impedire il movimento.

Inoltre, il piacere associato allo scrocchio deriva dal rilascio di endorfine, che sono oppioidi naturali prodotti dal corpo.

Questo stimolo:

  1. Attiva il centro del piacere nel cervello, causando una sensazione estremamente piacevole.
  2. Porta a una dipendenza: per ottenere lo stesso sollievo, il corpo richiede scrocchi sempre più frequenti.
  3. Amplifica il contrasto tra il piacere momentaneo e il dolore persistente, alimentando il ciclo di dipendenza senza rendersi conto del danno in corso.

Conclusione

L’auto-manipolazione frequente e non controllata porta a una spirale di danni, tra cui:

  • Infiammazione e dolore cronico.
  • Lassità dei legamenti.
  • Tensione muscolare costante.

Se soffri di questi sintomi, è essenziale interrompere il ciclo di auto-manipolazione e cercare trattamenti adeguati per riparare i legamenti e stabilizzare le articolazioni.

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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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