• BALLOTTAMENTO ROTULEO.

Soprattutto in caso di patologie acute, bisogna considerare la presenza o meno di liquido all’interno dell’articolazione, che determina una tumefazione articolare.
Per fare questo usiamo il test del ballottamento rotuleo: il paziente è in posizione supina col ginocchio esteso a 0° à

  • se è presente del liquido, la rotula galleggia, quindi se esercitiamo una pressione spingendo sul ginocchio, la rotula riceve una spinta verso l’alto pari alla forza che le imprimiamo (uguale e contraria);
  • se invece non è presente del liquido, la rotula preme subito contro il femore, dunque non sentiamo il ballottamento.


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Esistono due principali test meniscali per diagnosticare queste rotture:

  • McMurray TEST: paziente in posizione supina, con anca flessa a 90°, ginocchio flesso a 90°; durante l’estensione, si provoca dolore mediale o laterale durante l’intra o extrarotazione della tibia (quindi facendo ruotare la punta del piede verso l’interno o verso l’esterno) à se il dolore è mediale si avrà una lesione meniscale mediale, se il dolore è laterale si avrà una lesione meniscale laterale.


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  • Apley TEST: paziente in posizione prona, anca completamente estesa, ginocchio flesso a 90°; in flessione del ginocchio e compressione della rotula contro il lettino (mettendo così il menisco in compressione), si provoca dolore mediale o laterale durante l’intra o extrarotazione della tibia à anche in questo caso avremo una lesione meniscale mediale o laterale a seconda che il dolore provocato sia rispettivamente mediale o laterale.

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  • Test di Valgo e Varo: il paziente può essere seduto o in posizione supina; dobbiamo flettere il ginocchio a 30° e si crea uno stress in varo e uno stress in valgo. Abbiamo detto che i legamento collaterali sono quelli che danno stabilità nel senso varo-valgo, quindi se c’è una rottura anche solo parziale di uno dei collaterali:
    • se esercitiamo una pressione lateralmente al ginocchio e questo si apre medialmente à significa che c’è una lesione del collaterale mediale;
    • se esercitiamo una pressione medialmente al ginocchio e questo si apre lateralmente à significa che c’è una lesione del collaterale laterale.


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  • Test del Cassetto Anteriore: il paziente è in posizione supina; flettiamo il ginocchio a 90° e tiriamo la tibia in avanti, verso di noi;

se la tibia si muove in modo anomalo (si sente un brusco arresto del movimento) à si avrà una lesione del crociato anteriore.

  • Test del Cassetto Posteriore: il paziente è in posizione supina; flettiamo il ginocchio a 90° e esercitiamo una pressione verso la coscia; Se la tibia si lussa posteriormente à si avrà una lesione del crociato posteriore.
Rottura del crociato posteriore,cartilagine,ginocchio

© alamy.com

  • Lachman Test: paziente con ginocchio flesso di 20-30°; dobbiamo imprimere una forza verso il basso sul femore e una trazione inversa verso di noi sulla tibia, e viceversa; se c’è un movimento eccessivo della tibia rispetto al femore, avremo che:
    • Se la tibia si muove eccessivamente verso di noi à si ha una lesione del crociato anteriore;
    • Se la tibia si muove eccessivamente verso il basso à si ha una lesione del crociato posteriore.


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Il Lachman test ha una sensibilità quasi del 100%.

  • Pivot Shift Test: è un test estremamente specifico.
  • Apley Test: dobbiamo effettuare una rotazione interna del piede, esercitare una compressione dall’interno verso l’esterno ed estendere il ginocchio; se mentre stendiamo il ginocchio da 90° fino a 0° sentiamo un click, significa che la tibia da una posizione di sublussazione è tornata in posizione normale à questo indica una lesione del crociato anteriore.

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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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