La terapia per l’ernia del disco dev’essere personalizzata per ogni paziente.

La prima cosa da fare è capire l’origine del dolore.

Infatti, togliendo la causa del dolore, non ci sarebbe più bisogno di una terapia dato che il dolore scomparirebbe automaticamente.

Purtroppo, oggi invece molte persone cercano la terapia più forte e più innovativa per curare una malattia che nemmeno conoscono.

Per questo ci sono tantissime terapie e ogni anno ne esce una nuova.

 

Cosa fare subito?

La prima cosa da fare è sempre andare dal medico per la diagnosi e la prescrizione della terapia.

1. Se la causa è lo sciatico infiammato, la fisioterapia non può aiutare.

In questo caso, la terapia medica può aiutare a ridurre i sintomi a breve termine.

2. Se invece il dolore non è infiammatorio, ma è muscolare, si può agire con la terapia manuale e gli esercizi.

 

Terapia per far rientrare l’ernia

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È possibile far rientrare l’ernia?

Assolutamente no, cerchiamo di capire perché.

Stiamo parlando di una parte interna gelatinosa (nucleo polposo) che esce ogni volta che si forma una lesione dell’anello esterno del disco.

Quindi, quando c’è la lesione del “recinto” che tiene il nucleo polposo al suo interno, non c’è nessun ostacolo all’ernia.

Dato che la colonna vertebrale è sottoposta a pressione, questo disco è spinto all’esterno ogni volta che:

  • Stiamo in piedi,
  • Ci muoviamo.

Ora, se c’è una lesione esterna al disco, è impossibile che qualcuno dall’esterno del corpo riesca a rimettere il nucleo polposo nella sua sede ed evitare che riesca immediatamente.

 

Chiropratica e osteopatia per l’ernia del disco

La terapia chiropratica

È importante ricordare che i chiropratici possono dare sollievo dal dolore solo a breve termine con queste tecniche.

Non c’è un modo per “rimettere il dentifricio nel tubo” quando si è già formata un’ernia o una protrusione discale.

In altre parole, il chiropratico non può guarire il paziente eliminando la causa del disturbo.

Descrizione del trattamento chiropratico

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Un trattamento chiropratico in genere avviene nel seguente modo:

  • Il professionista effettua una manipolazione su una vertebra ad alta velocità, con un movimento molto corto.
  • Si può sentire uno schiocco che consiste nel rilascio di gas (cavitazione dell’articolazione).
    Il rumore è causato dal rilascio di ossigeno, azoto e anidride carbonica che riduce la pressione articolare.

La maggior parte delle volte si avverte una sensazione di sollievo, anche se può esserci un fastidio (che di solito dura poco) se:

  • I muscoli della colonna vertebrale sono contratti,
  • Il paziente rimane teso durante la manipolazione.

Osteopatia per l’ernia del disco

Il trattamento osteopatico è tra le terapie del dolore è di tipo meccanico, cioè provocato da:

  1. Contratture muscolari,
  2. Rigidità del tessuto connettivo.

Perché?

Il dolore che origina dalla zona lombo-sacrale e scende lungo la gamba non è causato dalla compressione del disco sul nervo sciatico.

Quindi, agire a livello locale è generalmente inefficace.

Con l’osteopatia si agisce a livello della causa, cioè si cerca di migliorare il funzionamento dell’organismo per metterlo in condizione di auto curarsi.

Inoltre, ci sono altre possibili cause, per esempio:

  • Il nervo può essere compresso dal muscolo piriforme o dai legamenti del bacino,
  • Il dolore può avere origine nelle contratture dei muscoli glutei,
  • La sciatalgia può essere provocata dalla da alcune cicatrici addominali o della schiena.

In questo modo diminuisce la tensione sullo sciatico e quindi il dolore si attenua o sparisce.

Sciatalgia-addio

 

Fisioterapia per l’ernia del disco

Il fisioterapista può mostrare posizioni ed esercizi per ridurre al minimo il dolore dell’ernia del disco.

Come può aiutare un fisioterapista?

Fisioterapia per l'ernia del disco

Lo scopo generale del fisioterapista è permettere di svolgere le attività della vita quotidiana.

Il programma di trattamento molto probabilmente è composto da una combinazione di esercizi.

Il fisioterapista crea un programma che comprende:

  • Esercizi che prevedono dei movimenti specifici per alleviare la pressione sul nervo e diminuiscono il dolore oltre agli altri sintomi, soprattutto durante le prime fasi del trattamento.
    Tra questi esercizi ci sono quelli del metodo mckenzie.
  • Esercizi per migliorare la mobilità delle articolazioni e dei muscoli della colonna vertebrale, braccia e gambe.
    Il metodo più utilizzato per questo scopo è quello della “back school”.
    Migliorare il movimento di un’articolazione può essere la chiave per alleviare il dolore.
  • Esercizi di rafforzamento, se i muscoli del tronco sono forti danno un supporto alle articolazioni vertebrali. Inoltre braccia e gambe muscolose aiutano a togliere il carico dalla schiena.
    La ginnastica posturale comprende esercizi di rinforzo di tutta la colonna vertebrale oltre ai muscoli del bacino.

  • La riabilitazione in acqua può essere un ottimo metodo per rimanere fisicamente attivi quando gli esercizi in palestra fanno male.
    Il body building dev’essere fatto quando non si avverte il dolore e bisogna effettuare i movimenti adeguati per evitare stress sulla schiena e sul collo.
  • Esercizi aerobici, gli studi dimostrano che sono utili per:
    • Alleviare il dolore,
    • Mantenere un peso corporeo adeguato,
    • Migliorare la forza e la mobilità complessiva.

Tutti questi fattori sono importanti nella gestione di un’ernia del disco.

Esercizi per l'ernia del disco

Questo potrebbe sembrare un programma con troppi esercizi, ma si può stare tranquilli perché le ricerche dimostrano che più esercizi si riescono a fare, più velocemente passa il dolore e gli altri sintomi.

Se il paziente è obeso, gli esercizi aiutano a ridurre il peso e quindi diminuisce la pressione sul disco intervertebrale.

 

Terapia fisica e posturale per l’ernia del disco

Tra le prime cose da fare c’è:

Il professionista deve mostrare alcuni piccoli cambiamenti nel modo di sedere, stare in piedi, piegarsi, sollevare gli oggetti e quando si dorme.

Questi accorgimenti servono per contribuire ad alleviare il dolore e ad aiutare a gestire la malattia da soli.

Il materasso è una possibile fonte di mal di schiena, anche se molto rara.

Si dovrebbe considerare la sostituzione solo se il dolore:

  • È più intenso al mattino appena ci si sveglia,
  • Ti alzi con rigidità.

Ci sono altre terapie strumentali come le trazioni e la Tens che sono superati e possono dare solo un sollievo temporaneo.
L’elettrostimolazione con la Tens può interrompere il segnale del dolore per 1/2 ore al massimo.

Le trazioni e la panca ad inversione riducono la pressione sui dischi intervertebrali solo mentre si effettua la terapia, non fanno rientrare l’ernia all’interno del disco.
Quindi, non li sconsiglio, ma non le considero delle terapie efficaci a lungo termine.

Rotolo lombare

Spesso il dolore è dovuto a una postura scorretta da seduti o sdraiati.

Per questo consiglio sempre di utilizzare un rotolo lombare.

Il salvaschiena Ruby ha una parte:

  • Orizzontale per la schiena lombare,
  • Verticale per la zona toracica.

In questo modo va a riequilibrare tutta la colonna vertebrale.

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In alternativa, c’è il rotolo lombare classico composto solo da una parte orizzontale.

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Se la schiena non è rettilinea, questo rotolo può dare sollievo e permetterti di stare seduto per ore senza il dolore.

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Quanto tempo ci vuole per guarire? Prognosi per il paziente con ernia del disco

La prognosi dell’ernia del disco è molto difficile perché ci sono diverse variabili che possono influire sul risultato.

Secondo uno studio di Weinstein et al. (2006) a distanza di due anni dalla diagnosi, il miglioramento dei pazienti operati era praticamente uguale a quello dei pazienti non operati.

La differenza è che l’intervento precoce porta un miglioramento più rapido rispetto alle terapie non chirurgiche (Gibson et al. – 2007).

Tuttavia, si può sentire dolore alla schiena anche dopo l’operazione.

Infatti, l’intervento è più efficace per il dolore alla gamba rispetto al mal di schiena.

Possono essere necessari diversi mesi per tornare alle normali attività senza avere dolore o con un leggero fastidio.

Recupero post-intervento di ernia del disco

La cosa importante è effettuare una buona riabilitazione per:

  • Recuperare più velocemente,
  • Prevenire le recidive.

Nella prima fase dopo l’intervento, le persone che effettuano lavori pesanti che prevedono il sollevamento di pesi dovrebbero modificare l’attività per evitare di danneggiare ancora la schiena.

 

Attività controindicate con l’ernia del disco

Molti pensano che con l’ernia del disco non si possa fare sport o altre attività.

In realtà, imporsi delle limitazioni per paura di stare peggio è uno dei motivi per cui il dolore cronicizza.

Invece, bisogna cercare di muovesi più possibile, sempre rispettando la soglia del dolore.

Leggi anche:

Bibliografia:

  • Mario Muto, Francesco Giurazza, Ricardo Pimentel Silva, and Gianluigi Guarnieri Rational approach, technique and selection criteria treating lumbar disk herniations by oxygen–ozone therapy Interv Neuroradiol. 2016 Dec; 22(6): 736–740.
  • Magalhaes FN, Dotta L, Sasse A, Teixera MJ, Fonoff ET Ozone therapy as a treatment for low back pain secondary to herniated disc: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Pain Physician. 2012 Mar-Apr; 15(2):E115-29.
  • Weinstein JN1, Tosteson TD, Lurie JD, Tosteson AN, Hanscom B, Skinner JS, Abdu WA, Hilibrand AS, Boden SD, Deyo RA. Surgical vs nonoperative treatment for lumbar disk herniation: the Spine Patient Outcomes Research Trial (SPORT): a randomized trial. JAMA. 2006 Nov 22;296(20):2441-50.
  • Gibson JN1, Waddell G. Surgical interventions for lumbar disc prolapse. Cochrane Database Syst Rev. 2007 Apr 18;(2):CD001350.

Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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