La capsulite adesiva o spalla congelata è una patologia che colpisce la capsula articolare della spalla.

La caratteristica principale della capsulite adesiva è la perdita della mobilità e dell’escursione articolare in tutti i piani.

La capsulite o frozen shoulder provoca molto dolore quando si tenta di alzare il braccio, anche se il movimento è passivo.

La rigidità è la conseguenza di retrazioni,di:

  • Capsula,
  • Legamenti,
  • Muscoli.

Capsulite adesiva

Nella capsula adesiva:

  • Si formano delle aderenze cicatriziali,
  • Aumenta la produzione di collagene.

In pratica una risposta infiammatoria dell’organismo provoca la formazione di tessuto fibroso nuovo.

Si formano dei nuovi tessuti e si incollano, come se ci fosse della colla nei tessuti.

La capsula:

  • Diventa più spessa e voluminosa,
  • Perde elasticità e si retrae.

Questo ostacola i movimenti.

 

Anatomia della capsula articolare della spalla

Anatomia della capsula articolare della spalla

La capsula articolare è un manicotto fibroso che circonda e contiene l’articolazione della spalla.

È una struttura molto importante perché tiene unito l’omero alla scapola.

 

Chi colpisce?

Questa patologia è più frequente nelle donne rispetto agli uomini.

Generalmente, l’età di insorgenza è tra i 40 e i 60 anni (Uppal et al. – 2015).

La capsulite adesiva bilaterale si trova in circa il 35% dei pazienti.

 

Fasi della capsulite

Fase Caratteristiche Durata
Prima
  • Fase dolorosa I – inizia con l’insorgere del dolore,
  • Non causa rigidità, ma dolore alla fine del movimento,
  • Nella capsulite primaria passano mesi prima di  bloccarsi.
2-9 Mesi
Seconda
  • Fase rigidità progressiva: la rigidità progredisce limitando il movimento su tutti i piani.
  • Anche il movimento passivo è limitato.Il primo movimento che si perde è quello che si fa per allacciare il reggiseno perché è un movimento ampio.
  • Dopo 30 gironi circa il movimento si blocca.
4-14 Mesi
Terza
  • Fase della risoluzione o scongelamento: lento ripristino del movimento,
  • Il dolore è molto diminuito, ma rimane la rigidità,
  • Il paziente è intollerante al freddo.
12-42 Mesi

 

Quali sono le cause della capsulite adesiva?

Cause-della-capsulite-adesiva

Non esiste una causa certa, ma ci sono alcuni fattori predisponenti.

Le persone che hanno più probabilità di avere la capsulite rispetto agli altri sono:

  • Chi soffre di diabete (circa il 20% della popolazione – Manske et al. – 2008), colesterolo alto e cardiopatie;
  • Chi ha subito un trauma importante o anche lieve, per esempio una frattura o una lussazione;
  • Chi si è sottoposto ad un intervento chirurgico, per esempio la mastectomia,
  • Un iniezione al deltoide, per esempio un vaccino (Bodor et al. – 2007).

Ci sono tante diverse teorie, alcuni autori ritengono che sia di origine:

  • Dismetabolica (problemi di metabolismo),
  • Neurologica (disturbi dei nervi),
  • Endocrina (disturbi delle ghiandole)

Oppure la causa potrebbe essere un effetto collaterale di alcuni farmaci.

 

Quali sono i sintomi della capsulite adesiva?

La capsulite adesiva si divide in tre fasi.

Prima fase

Sintomi della capsulite adesiva

La prima fase (dolorosa o di raffreddamento) consiste nell‘infiammazione della capsula articolare e si verifica una contrattura dei muscoli rotatori della spalla.

Il dolore alla spalla è molto forte e può essere costante e si può avvertire anche di notte.

Questo è l’unico disturbo della spalla che può causare un irradiazione del dolore fino alla mano.

Questa fase può avere una durata da 2 a 9 mesi circa.

Seconda fase

Cause della capsulite adesiva

La seconda fase è quella in cui si verifica il congelamento della spalla.
Il peggioramento è progressivo e raggiunge l’apice dopo circa 1/2 mesi.
La mobilità è ridotta in:

  • Flessione,
  • Abduzione,
  • Rotazione interna ed esterna.

La differenza principale tra la capsulite adesiva e le altre patologie della spalla è il blocco rigido quando si raggiunge il limite di movimento.

Non è possibile guadagnare ampiezza articolare, anche se si forza il movimento del braccio.

L’ampiezza di movimento passivo(se il braccio te lo muove il fisioterapista) e attivo è la stessa.

La limitazione funzionale può essere molto grave, il paziente non riesce a svolgere i lavori manuali, inoltre può avere difficoltà nelle normali attività della vita quotidiana.

Nella fase II, il primo movimento che si perde è quello che si fa per allacciare il reggiseno perché è un movimento ampio.

Il fatto è che il sollevamento totale del braccio non si fa tutti i giorni, quindi te ne accorgi dopo un po’.

Può diventare impossibile eseguire i movimenti che richiedono la rotazione interna della spalla:

  • Allacciare il reggiseno,
  • Lavare la schiena,
  • Pettinarsi,
  • Estrarre il portafoglio dalla tasca,
  • Afferrare la cintura di sicurezza.

Il secondo stadio ha una durata di circa un anno (4-14 mesi).

Altro parametro per stabilire la fase è l’elasticità del tessuto.

In fase 2, con una presa molto avvolgente e bloccando la scapola, il braccio cede facilmente.

Lui sente un dolore sproporzionato mentre il fisioterapista sente un movimento libero.

Vuol dire che l’infiammazione gli dà il dolore, non la rigidità.

Il dolore è lungo un arco ampio del movimento.

Il paziente continua ad aver dolore anche se torna in posizione neutra.

 

Terza fase

Terza fase della capsulite

La terza e ultima fase (disgelo) consiste nell’aumento dell’elasticità della capsula.

La mobilità dell’articolazione aumenta e il paziente recupera la completa ampiezza di movimento articolare.

Tuttavia è un processo graduale.

Quando il dolore cala da solo siamo in fase III.

Il paziente si lamenta per il blocco del movimento.

Spesso non viene in ambulatorio per il dolore, ma per il blocco del movimento.

In fase 3, quando il fisioterapista muove il braccio del paziente, arriva al blocco e solo lì si sente il dolore.

Il dolore è molto forte, ma appena si torna indietro passa immediatamente.

In fase III il ghiaccio ti da molto fastidio, quindi in fase III tu odi il freddo.

Il freddo è inteso come:

  • Lo spiffero del climatizzatore,
  • Il finestrino dell’auto aperto.

Con il freddo, la rigidità del tessuto peggiora e dà più dolore.

Se dici al paziente di mettere il ghiaccio e riferire la differenza, le possibilità sono:

  • Se non gli da fastidio è ancora in fase II.
  • Se sei in fase III, lo odi e ti copri subito.

La capsulite non lascia segni o cicatrici.

 

Complicanze della capsulite adesiva

Complicanze della capsulite adesiva

Se la capsulite rimane a lungo, si può verificare l’artrosi acromion claveare perché l’articolazione si muove più del dovuto.

Alcuni pazienti hanno sviluppato dolore acromion-claveare.

Si può avere anche dolore cervicale.

 

Differenze tra capsulite e tendinite

La caratteristica più importante della capsulite è la riduzione di ampiezza del movimento passivo della spalla.

Test di movimento attivo e passivo, se non ci sono differenze deve sospettare la capsulite.

Test per la spalla congelata

Una caratteristica della capsulite è che quando si incrociano le mani dietro la schiena la scapola diventa prominente nel lato affetto.

Tutti i movimenti devono essere limitati, in particolare:

  • La flessione o sollevamento del braccio,
  • Le rotazioni.

Una cosa importante è che la tendinite non dura 9 mesi, mentre la capsulite si.

Inoltre:

  • Il dolore da capsulite può arrivare alla mano, se la causa è la tendinite no. Nessuna tendinite dà dolore nel movimento passivo.
  • Il dolore si presenta a fine corsa in tutti i movimenti, mentre nella tendinite solo 1/2 movimenti.

Leggi anche:

Bibliografia:

  • Manske RC, Prohaska D. Diagnosis and management of adhesive capsulitis. Curr Rev Musculoskelet Med. 2008;1:180–189.

Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

RESTA AGGIORNATO

 

Iscriviti alla newsletter per ricevere le ultime news


Fisioterapia Rubiera