Protocollo di riabilitazione avanzata della spalla post-intervento di riparazione della cuffia dei rotatori che è composta dai seguenti muscoli:

  1. Sovraspinoso,
  2. Sottospinato,
  3. Sottoscapolare,
  4. Piccolo rotondo.


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Fase III di riabilitazione post-intervento alla cuffia dei rotatori

Questa fase inizia dopo aver raggiunto gli obiettivi della fase II, solitamente 6-8 settimane dopo l’intervento chirurgico.
La fase tre è caratterizzata dal rinforzo della cuffia dei rotatori.
Questa fase può iniziare quando il paziente:

  • Ha un’ampiezza di movimento attivo e passivo sufficiente,
  • Non compensa la rigidità del braccio con movimenti della spalla e del torace,
  • Il chirurgo lo permette in base alla gravità dello strappo e le condizioni dei tendini.

A questo punto, il tendine dovrebbe essere fissato all’osso in maniera stabile e può sopportare l’inizio di esercizi di rafforzamento.

Obiettivi della riabilitazione della 3° fase

  • Ampiezza completa di movimento in tutti i piani dello spazio.
  • Forza normale (5 su 5) dei rotatori interni ed esterni con la spalla a 0° di abduzione (braccio contro il torace).
  • Correggere le disfunzioni posturali

Precauzioni
Evitare esercizi in abduzione con elastici e pesi per le prime 9-10 settimane.
Iniziare a rafforzare il sovraspinato molto lentamente, gli esercizi non devono causare dolore e non devono essere troppo duri.

Esercizi consigliati per la terza fase di riabilitazione

Abbraccio dell’orso
L’esercizio dell’abbraccio dell’orso è eseguito:

  • In piedi con la schiena contro il muro,
  • Le ginocchia leggermente piegate,
  • I piedi a una distanza pari alla larghezza delle spalle.
  • I gomiti sono flessi a 45 °,
  • Le braccia in abduzione a 60 ° dal tronco,
  • La spalla è ruotata internamente a 45 °.
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© Massimo Defilippo

Il paziente esegue quindi l’adduzione orizzontale delle spalle, seguendo un arco immaginario finché i pugni si toccano.
Questo movimento somiglia all’abbraccio di un oggetto grande cilindrico.
Il paziente ritorna poi lentamente alla posizione di partenza.

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© Massimo Defilippo

Adduzione con elastico
Attaccare un elastico alla spalliera, all’altezza della spalla.
Posizione del paziente: in piedi con la mano che afferra l’elastico.
L’elastico si trova lateralmente al corpo, dalla parte della spalla operata.
Tirare il braccio interessato verso l’anca.
Il ritorno alla posizione iniziale dev’essere passivo, l’elastico abduce la spalla.
Mantenere il gomito disteso e il pollice rivolto verso l’alto.

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© Massimo Defilippo

Esercizio del saluto
L’elevazione del braccio con il gomito flesso, detto anche come “l’esercizio del saluto“, è un modo efficace per attivare il muscolo sovraspinoso.

Esercizio di rinforzo del tricipite
Il tricipite brachiale è un estensore di:

  • Spalla
  • Gomito

Prendere un manubrio, portare la spalla in estensione (gomito dietro al torace).
Piegare e stendere il gomito.

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© Massimo Defilippo

Fase IV di riabilitazione post-intervento alla cuffia dei rotatori

Comincia dopo il raggiungimento degli obiettivi della Fase III, di solito 12 settimane dopo l’intervento chirurgico.
Dopo questo periodo, si può iniziare il rafforzamento con esercizi più difficili e duri.
La fase di rimodellamento è quasi terminata e il tessuto della cuffia dei rotatori è relativamente maturo, quindi può sopportare maggiori sollecitazioni rispetto alle fasi precedenti.
Il paziente:

  • Non deve sentire dolore nelle attività della vita quotidiana
  • Può effettuare tutti gli esercizi di rafforzamento della fase III senza dolore o compensi.
  • Dev’essere in grado di eseguire i movimenti attivi senza segni di discinesia scapolare (movimento anomalo della scapola rispetto al torace).

Obiettivi di questa fase riabilitativa

  • Recupero completo della forza della cuffia dei rotatori con la spalla a 90° di abduzione.
  • Esecuzione di esercizi propriocettivi e recupero del controllo neuromuscolare.
  • Sviluppo della forza e della tecnica sportiva per il ritorno allo sport.

Attività consigliate

  • Recupero del movimento attivo della spalla su tutti i piani.
  • Aumento graduale della velocità di esecuzione degli esercizi.
  • Sincronizzazione del ritmo scapolare di entrambi i lati.
  • Rinforzo muscolare con esercizi in catena cinetica chiusa (con la mano vincolata ad un oggetto) o aperta.
  • Rinforzo dei muscoli del core (torace).
  • Dopo 15 settimane si inizia un programma di lanci (per gli sportivi) che si concentra sul controllo del movimento.

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© Massimo Defilippo

Programma di esercizi della IV fase di riabilitazione post-intervento alla cuffia dei rotatori
Ripetere i seguenti esercizi 10 volte per tre serie al giorno.
Utilizzare un elastico duro.
Rafforzamento della cuffia dei rotatori
Rafforzamento della cuffia dei rotatori eseguendo la rotazione esterna contro la resistenza elastica con il braccio a 45 ° di abduzione.
Utilizzare un elastico con durezza media.

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Esercizio in diagonale con Theraband
Posizione: In piedi.
Un estremo dell’elastico dev’essere fissato a livello dei piedi o ginocchia del paziente.
Tenere un’estremità dell’elastico con la mano del braccio operato.
Posizione di partenza con la mano davanti all’anca opposta.
Spingere la mano verso l’alto e dall’altro lato in diagonale.
Ripetere 10 volte per tre serie.

Esercizio per il dentato anteriore
I piegamenti con il braccio sopra ad un supporto rafforzano il muscolo dentato anteriore.
Aumentare gradualmente la resistenza alla gravità, iniziare:

  1. Contro una parete,
  2. Appoggiando le mani sul bordo di un tavolo,
  3. Infine sul pavimento.
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© Massimo Defilippo

Pugno in avanti
Fissare l’elastico su una spalliera a livello dell’anca
Posizione di partenza: con la spalliera dietro la schiena con un piede davanti all’altro.
Spingere l’estremità dell’elastico in avanti con la mano del braccio operato.
La mano inizia l’esercizio a livello del petto e termina all’altezza del collo.
Alla fine del movimento, il gomito è disteso.

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Piegamento del gomito per il rinforzo del bicipite
Mettere i piedi sull’elastico.
Le ginocchia sono leggermente piegate.
Mantenere i gomiti vicino al torace.
Piegare lentamente il braccio finché la mano tocca la spalla.
Rotazione esterna con elastico
L’elastico è fissato di fronte alla pancia.
Tenere le estremità dell’elastico con le mani
I gomiti sono piegati a 90 ° e uniti al tronco.
Tirare la banda verso l’esterno senza muovere il gomito.
Abduzione orizzontale
Posizione: in piedi con l’elastico fissato davanti al petto.
I gomiti devono stare sempre distesi in avanti.
Tirare l’elastico indietro fino ad arrivare all’altezza delle spalle.

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Rotazione esterna con elastico a 90º
Fissare l’elastico davanti alla spalla.
Posizione: in piedi con la spalla a 90° di abduzione e il gomito piegato ad angolo retto.
Azione: ruotare la spalla esternamente finché la mano arriva al livello della testa.

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© Massimo Defilippo

Rotazione interna con elastico a 90º
Stare con l’elastico attaccato dietro alla spalla.
Posizione: in piedi con il gomito piegato ad angolo retto e la spalla a 90° di abduzione.
È simile all’esercizio precedente, ma il movimento è opposto.
Ruotare la spalla lentamente verso l’interno fino ad arrivare all’altezza della clavicola.

Riabilitazione e recupero del gesto sportivo

Per iniziare il recupero del gesto atletico bisogna avere il permesso dell’ortopedico che ha eseguito l’operazione.
La riabilitazione del lancio consiste in:

  • All’inizio si lancia con entrambe le mani contro un muro,
  • Successivamente si lancia con una sola mano,
  • Infine si lancia ad un partner e con palle sempre più pesanti.
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© Massimo Defilippo

All’inizio, questi esercizi si effettuano sotto l’altezza delle spalle, poi si sale fino a portare la mano sopra la testa.

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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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