Cos’è la tendinite all’arto superiore?

Epicondilite significa infiammazione dei tendini degli estensori e supinatori del polso: estensore radiale breve, estensore ulnare lungo del carpo, estensore comune delle dita, supinatore breve.


Chi soffre di epicondilite non riesce ad aprire la porta o a versare l’acqua dalla bottiglia perché sente un forte dolore, quasi insopportabile.
Spesso non si forma un versamento articolare. Di solito i tendini infiammati non sono quelli degli estensori, ma il supinatore e per saperlo bisogna fare i testi muscolari.
Nello sport il 40/50% dei tennisti amatori ha la tendinite del gomito.
Ogni tennista ha la sua racchetta personale per prevenire l’epicondilite.
Anche il muratore può avere questo disturbo per l’utilizzo della cazzuola.
Spesso soffrono di epicondilite anche i suonatori: chitarra, tromba, saxofono ecc.
La cosa più importante è affrontare il disturbo prima possibile perché le tendinopatie diventano facilmente croniche e si formano delle calcificazioni (deposito di sali di calcio) e degenerazione del tessuto.

 

Epicondilite,tendinite del gomito

© alamy.com

Fisioterapia per le tendiniti dell’arto superiore

La prevenzione è importante per evitare di avere dolore.

Infatti, le terapie potrebbero avere un beneficio temporaneo se non si tolgono le cause.

Si può modificare il gesto sportivo e usare dei tutori, per esempio il bracciale anti-epicondilite che serve a scaricare le forze sull’avambraccio, ma a 2cm di distanza dal gomito.

È come spostare di pochi centimetri l’inserzione dei muscoli verso la mano.

L’atleta con il tutore può giocare a tennis, si deve indossare con il braccio rilassato.

Spesso la causa del dolore è un cattivo utilizzo del gomito causato dallo spostamento millimetrico del radio sull’ulna causato dai traumi o dai microtraumi nel caso del tennista, quindi con la terapia manuale si possono sbloccare le articolazioni.

Con la manipolazione della fascia si eliminano le aderenze che si sono formate nei muscoli e nel tessuto connettivo e che causano dolore, perdita di forza e limitazione del movimento.

Alcune terapie strumentali che si usano in fisioterapia possono essere utili: laser, onde d’urtoultrasuoni.

Una piccola percentuale di pazienti ha beneficio anche con l’applicazione del ghiaccio.

Terapie manuali meno efficaci ma che possono dare sollievo in caso di epicondilite sono le trazioni e il massaggio trasverso profondo.

Ma sul braccio le trazioni non sono utili come nell’arto inferiore perché le articolazioni del braccio e avambraccio sono sempre in trazione a causa del peso corporeo.

Se tutte le terapie conservative non risolvono il problema, dopo un anno si può pensare a un intervento chirurgico, ma sul gomito i risultati sono generalmente scarsi.

L’epitrocleite è la tendinite del gomito nella parte interna, la fitta è localizzata a livello dell’epitroclea, può interessare i tendini pronatori o i flessori del polso e delle dita.

Il caso tipico è il gomito del golfista che è caratterizzato dall’infiammazione di questi tendini nei non professionisti.

La terapia è la stessa dell’epicondilite.

 

Cisti tendinee

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Cisti tendinea al Polso
© Massimo Defilippo

Si tratta di un rigonfiamento di liquido sinoviale dell’articolazione o della guaina tendinea ed è causato da un’infiammazione.
È una formazione piuttosto frequente, ma non è sempre dolorosa, generalmente si trova sul lato dorsale del polso ed è la conseguenza di una tendinite dei tendini estensori.
Nella maggior parte dei casi è palpabile e visibile ad occhio nudo, ma può essere all’interno del polso e non si vede.
Per effettuare la diagnosi si esegue un’ecografia che riesce a visualizzare anche le dimensioni.
A volte le cisti scompaiono spontaneamente, ma spesso ritornano.
Il trattamento della tendinopatia del polso dipende dai sintomi, se non causa dolore o fastidio di solito si aspetta perché forse il paziente guarisce senza terapie o con l’immobilizzazione dell’articolazione.
In caso di forte dolore, l’ortopedico può aspirare il liquido con una siringa, questo trattamento riduce i sintomi, ma non risolve il problema.
Dopo aver provato la fisioterapia, i farmaci e le infiltrazioni, se il paziente non è guarito si può considerare anche l’intervento chirurgico.

 

La tendinite della spalla

test per la tendinite o tenosinovite del capo lungo del bicipite

test per la tendinite o tenosinovite del capo lungo del bicipite
© Massimo Defilippo

Il tendine del capo lungo del bicipite brachiale origina dalla scapola e termina nel muscolo bicipite (nella parte anteriore del braccio).
La tendinite della spalla può colpire il tendine del Sovraspinoso o del Bicipite, raramente interessa gli altri muscoli della cuffia dei rotatori (sottospinoso, sottoscapolare, piccolo rotondo).
L’articolazione della spalla è quella più libera di eseguire i movimenti, infatti può compiere la flessione, estensione, adbuzione, adduzione e rotazione interna o esterna.
La causa di tendinite del capo lungo del bicipite è il tipo di attività: sportivi che sollevano molti pesi in palestra, lanciatori ecc.

Generalmente questo tendine si infiamma insieme a quello del muscolo sovraspinoso a causa del sovraccarico della cuffia dei rotatori o di un gesto atletico scorretto.
Quando si lavora con il braccio sopra al livello della spalla, il capo lungo del bicipite si può infiammare.
Questa tendinite nei soggetti adulti, anziani o sportivi può causare il deposito di sali di calcio che ostacolano il movimento del tendine e fanno male, nell’articolazione della spalla il caso più frequente è la tendinopatia del sovraspinoso.
La tendinite del CLB è chiamata anche sindrome del portafoglio perché il dolore compare quando si inserisce la mano nella tasca posteriore del pantalone come quando si estrae il portafoglio.

 

Fisioterapia per la tendinopatia

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Terapia Laser CO2 per i tendini.
© Massimo Defilippo

Nelle tendinopatie della spalla si effettua il trattamento strumentale con la Laserterapia e la terapia manuale per sciogliere le aderenze del tessuto connettivo che intrappolano i nervi e provocano dolore, limitazione del movimento e riduzione della forza.
Una tendinite da sovraccarico, in fase acuta e subacuta dovrà essere curata con la fisioterapia e il riposo.
Se il paziente continua a sovraccaricare un tendine infiammato si rischia di provocare la degenerazione e la formazione di calcificazioni.
In questa fase, si consiglia la fisiokinesiterapica e le terapie fisiche tradizionali come ultrasuoni, laser co2 terapia e onda d’urto.
La Tecarterapia® non è adatta per curare i tendini.

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Macchinari per gli Ultrasuoni e l’elettroterapia.
© Massimo Defilippo

Gli impacchi di ghiaccio servono per curare linfiammazione, ma solo in fase acuta.
Lo stretching può aiutare ad alleviare il dolore, ma non è una terapia provata scientificamente, inoltre il dolore può peggiorare mentre quando si fanno gli esercizi di allungamento del tendine.
Quando si riduce l’infiammazione locale, gli esercizi di fisioterapia e riabilitazione si devono effettuare con un peso che aumenta progressivamente e si solleva lentamente.
Solo se tutte queste terapie non hanno effett, si può andare dal chirurgo.

Se la spalla non ha delle calcificazioni, le possibilità di risolvere il problema sono maggiori.
Per la sindrome da conflitto della spalla è importante eseguire gli esercizi di decoaptazione articolare, cioè una trazione che allontana le ossa di un articolazione.

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Dr. Defilippo Massimo

Massimo Defilippo Mi chiamo Massimo Defilippo, sono un Fisioterapista di Rubiera che effettua fisioterapia ed osteopatia dal 2008.
Mi sono laureato con votazione di 110/110 presso l’università degli studi Magna Graecia …. Biografia completa

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