I nervi cranici sono dodici paia e non sono tutti nervi misti, ma alcuni di essi sono misti, altri sono solo motori ed altri solo nervi sensitivi.

Il primo paio dei nervi cranici è il NERVO OLFATTIVO, è un nervo sensitivo viscerale, in quanto la prima cellula sensitiva raccoglie informazioni in prossimità del tetto delle cavità nasali, scendendo fino alla parte più alta della parete laterale e della parete mediale, a livello dei cornetti nasali superiori.

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A rivestire queste strutture ossee esiste infatti una mucosa olfattiva, dove l’epitelio di questa mucosa è formato da cellule olfattive che rappresentano i neuroni sensitivi, in periferia abbiamo dunque i primi neuroni sensitivi della via olfattiva, che in caso di danno possono rigenerarsi da cellule basali di sostegno, questo è infatti l’unico caso di rigenerazione di cellule neuronali. I prolungamenti dendritici di queste prime cellule nervose olfattive captano questi stimoli olfattivi che sono trasportati poi lungo gli assoni, in particolare queste cellule sensitive hanno una porzione apicale che recepisce gli stimoli olfattivi ed una porzione basale da cui partono gli assoni che si dirigono al di sopra della lamina cribrosa dell’etmoide dove abbiamo la formazione del bulbo olfattivo che accoglie tutti i neuriti, e sono uno per lato. Il nervo olfattivo è dunque molto corto, i secondi neuroni sensitivi fanno sinapsi a livello del bulbo olfattivo, dunque il nervo olfattivo va dalla mucosa olfattiva al bulbo olfattivo.

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Queste sono fibre amieliniche. L’origine reale di questo nervo è dunque nella mucosa olfattiva mentre l’origine apparente è rappresentata dai filuzzi olfattivi che emergono dalla lamina cribrosa dell’etmoide e si portano al bulbo olfattivo portando segnali sensitivi viscerali.

Il secondo paio di nervi cranici è rapresentato dal NERVO OTTICO, un nervo sensitivo somatico. Se consideriamo la struttura dell’occhio vediamo come la parte più posteriore sia formata da diverse tonache, dalla parte più profonda a quella più esterna ci sono la retina, il corioide e la sclera. Nella retina ci sono le cellule sensitive, in particolare i coni e i bastoncelli sono cellule nervose recettoriali, le prime a ricevere l’informazione sensitiva. Oltre ai coni ed ai bastoncelli che ricevono gli impulsi luminosi, nella retina sono presenti cellule bipolari e cellule gangliari, con quest’ultime poste più profondamente e che non sono caratterizzate da nessun ganglio. Quando la luce entra e va a colpire la retina, passa proprio attraverso questi tre strati di cellule. I coni e i bastoncelli trasmettono l’informazione alle cellule gangliari che formano il nervo ottico con i loro assoni, poi il nervo ottico si porta nella parte più posteriore della cavità orbitaria ed esce dal foro ottico, assieme all’arteria oftalmica. Poi il nervo ottico va a poggiarsi sul solco del chiasma ottico, un punto in cui i due nervi ottici si congiungono. A questo livello parte delle fibre del nervo ottico rimangono omolaterali ed in parte decussano, si formano così due tratti ottici che si continuano all’indietro formati anch’essi da fibre, alcune di provenienza di un nervo ottico ed altre provenienti dall’altro. Successivamente i tratti ottici arrivano ai corpi genicolati laterali, che rappresentano nuclei del talamo, infatti tutte le vie sensitive a parte le vie olfattive fanno interruzione al talamo. L’origine reale di questo nervo è nella retina mentre l’origine apparente è rappresentata dalle fibre nervose che fuoriescono a livello del foro ottico.

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Giovanni Defilippo Mi chiamo Giovanni Defilippo, sono un ex Medico di Base di Rubiera con 40 anni di esperienza.
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